mercoledì 30 ottobre 2013

Al via una serie di lavori pubblici: Pisl, toponomastica, sdemanielizzazione dei beni pubblici.



Nicotera. Al via una serie di lavori pubblici che andranno a riqualificare la città. I progetti riguardano sia alcuni punti strategici del centro storico che la necessità, non più procrastinabile, di mettere ordine nell’ambito della toponomastica e onomastica, mentre la novità dell’ultim’ora è rappresentata dall’iniziativa concernente la sdemanielizzazione  e alnazione dei beni comunali. Ma andiamo con ordine.
I Pisl Finalmente è arrivata la prima parte delle prebende regionali. Circa il 20% dei 455 mila euro destinati al progetto integrato di sviluppo locale (per l’esattezza 90 mila euro), sono già nelle casse comunali.
Ricordiamo al lettore cosa siano i Pisl.
 La sigla Pisl  riguarda un progetto destinato ai cosiddetti “borghi di eccellenza”. Si tratta di approvvigionamenti regionali riservati a quei comuni che posseggono edifici e luoghi di interesse storico e artistico, e che necessitano opere di ristrutturazione e riqualificazione. Nicotera, con il suo castello, il suo centro storico, i suoi antichissimi quartieri ha potuto acquisire il punteggio necessario per rientrare nella graduatoria regionale. L’ufficio tecnico del comune di Nicotera ha già inviato il progetto in appalto alla SUAP, in quanto tutte le formalità sono state espletate. La Sovrintendenza alle belle arti l’ha approvato senza prescrizioni accogliendo le indicazioni del Comune. Giusto i tempi tecnici (circa sei mesi) e finalmente inizieranno i lavori. I punti intercettati su cui si effettueranno gli interventi sono: una delle tre torri del castello Ruffo, la Cava Romana, palazzo Polito, l’antro di palazzo Convento.
La nuova toponomastica e onomastica Il recente caos nelle poste ha ricordato agli amministratori della cittadina costiera, l’inderogabile necessità di rimettere ordine nelle vie cittadine attraverso la messa a punto di una nuova toponomastica. Più volte nelle pagine di questo giornale, si è evidenziata la necessità di una rimodulazione della toponomastica cittadina, allo stato confusionaria e, in alcune zone, inesistente. Anche in questo caso, come annunciato dall’assessore ai Lavori pubblici Federico Polito, si è già dato atto di indirizzo all’ufficio tecnico per il progetto preliminare. Tuttavia, una nuova toponomastica era stata già redatta nel 2004. L’opera, attraverso l’attribuzione alle varie vie di nomi di illustri nicoteresi, che hanno segnato con il loro contributo sociale e politico la storia della città, era stata progettata anche come una ricognizione della storia patria cittadina. Il comune, non intende certo ignorare tale portentoso lavoro, tuttavia si prefigge di rivalutarlo e rimodularlo. Il sindaco Franco Pagano infatti intende dare lustro non solo ai nomi dei grandi e illustri prelati e uomini di cultura della storia nicoterese, ma vuole conferire un posto d’onore anche alle persone umili, quelle che hanno una vissuto una vita povera e di stenti, vivendo della carità dei loro concittadini. Nelle intenzioni del sindaco vi è la necessità di dare un riscatto morale post mortem a chi dalla vita ha avuto poco o niente, ma che ha saputo con l’innata saggezza e bontà insegnare qualcosa agli altri.
Sdemanielizzazione e alienazione di beni comunali Questo progetto prevede l’acquisizione, da parte del Comune, del demanio comunale che è stato occupato abusivamente dai cittadini. Una volta acquisito il bene può essere rimesso in vendita. Tale progetto porterà degli incassi nei forzieri comunali, ma servirà inoltre a contrastare il malcostume di taluni di appropriarsi indebitamente del demanio pubblico.
Abbattimento dei costi Federico Polito tiene a precisare che, grazie all’affidamento di tutti i lavori pubblici, anche quelli di lieve entità economica, alle gare d’appalto, si è potuto ottenere un abbattimento dei costi pari quasi 200/300 mila euro (rispetto alle precedenti gestioni e utilizzazioni delle varie ditte che effettuavano lavori per il Comune).
Tanto di guadagnato per il comune di Nicotera, un comune potenzialmente in dissesto, che versa in uno stato di penuria senza precedenti, e che ha probabilmente ha fatto del famoso motto dell’economia d’altri tempi “un soldo risparmiato è un soldo guadagnato” la sua filosofia economica.

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