martedì 1 ottobre 2013

Il delitto La Rosa.



Nicotera. Si svolgerà oggi pomeriggio presso l’ospedale di Catanzaro l’autopsia sul corpo di Roberto La Rosa, il 37enne che sabato scorso è stato assassinato presumibilmente dal rivale in amore, il marito della donna con la quale aveva una relazione. L’esame autoptico sarà svolto dall’anatomopatologa forense Katiuscia Bisogni, dopo il conferimento formale dell’incarico da parte del magistrato titolare dell’indagine. L’esame necroscopico dovrà accertare, insieme agli altri accertamenti tecnico-peritali, la causa della morte e la dinamica del delitto. Al momento, c’è un unico sospettato, A. C., che risulta tuttora irreperibile. Proseguono senza sosta le indagini da parte dei carabinieri nel tentativo di gettare luce su questa tragica storia di sangue che presenta ancora diversi punti oscuri. Gli investigatori della Benemerita avranno un bel po’ da fare per dipanare la matassa: benché il caso si presenti apparentemente di facile soluzione, in quanto fin da subito è stato classificato come omicidio scaturito da un movente passionale, vi sono in realtà alcuni elementi che, al momento, non troverebbero una plausibile spiegazione. Infatti sul luogo del delitto è stato rinvenuto il bossolo di un proiettile, e la profonda ferita cranico-facciale che ha condotto La Rosa al decesso non sarebbe compatibile con un colpo di arma da fuoco ma più verosimilmente con un’arma bianca, nella fattispecie un pesante bastone o una spranga di ferro.
Intanto la vicenda ha gettato nello sconcerto la cittadina costiera. Sabato 28 settembre, ore 15 circa: Nicotera è pronta ad accogliere il convegno della dieta mediterranea corredato da tanti ospiti illustri, quando, sui tetti della città medmea, comincia ad aleggiare a bassissima quota l’elisoccorso. La comparsa del velivolo di rapida assistenza sanitaria annuncia, non senza seminare apprensione nei residenti, che qualcosa di brutto è accaduto e che c’è un ferito grave. Infatti nella centralissima via Dispensario al terzo piano di un palazzo, riverso sul pianerottolo, c’è uomo immerso in un lago di sangue, dall’apparente età di 30 anni: si chiama Roberto La Rosa, e le sue condizioni appaiono ai sanitari, giunti sul posto per prestare i primi soccorsi, subito disperate. L’uomo è trasportato immediatamente all’ospedale di Catanzaro Pugliese Ciaccio dove i medici tentano invano di strapparlo alla morte.
Immediatamente giungono sul posto i carabinieri della stazione di Nicotera, comandati dal luogo tenente Raffaele Castelli, poi arriva il magistrato, quindi gli uomini della scientifica, i giornalisti, tanta gente che vorrebbe capire il perché di quel sangue sui gradini del palazzo e tutto il frastuono e lo sconcerto che accompagna tragici eventi del genere. E così, in una manciata di minuti, la cronaca nera è piombata su Nicotera, con tutta la sua drammaticità, lo sgomento, l’incredulità. Quella cronaca nera, triste protagonista dei notiziari nazionali, oltrepassa lo schermo della tv, e si trasferisce nella vita quotidiana di un assolato paese di provincia, dove diventa drammaticamente reale. Reale il sangue,  reale un giovane uomo assassinato così come lo è il suo presunto assassino, tuttora in fuga dalla mano della giustizia e dalla sua colpa.
Sono dunque tre, al momento, i protagonisti di vicenda. Il classico triangolo amoroso, lui, lei l’altro. Un matrimonio in frantumi: mentre i coniugi avviano le pratiche per la separazione, lei, F.S., inizia una storia d’amore con La Rosa, residente a Torino e conosciuto via web. Il 37enne si trasferisce a Nicotera per vivere la sua relazione con la donna di cui si è invaghito, ed è proprio nella cittadina tirrenica che gli ha dato appuntamento il suo tragico destino.
I funerali di Roberto La Rosa, esplicati tutti gli esami di rito, si svolgeranno, con ogni probabilità a Torino, sua città d’origine.
Enza Dell’Acqua

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