Nicotera.
Si
svolgerà oggi pomeriggio presso l’ospedale di Catanzaro l’autopsia sul corpo di
Roberto La Rosa, il 37enne che sabato scorso è stato assassinato
presumibilmente dal rivale in amore, il marito della donna con la quale aveva
una relazione. L’esame autoptico sarà svolto dall’anatomopatologa forense
Katiuscia Bisogni, dopo il conferimento formale dell’incarico da parte del magistrato
titolare dell’indagine. L’esame necroscopico dovrà accertare, insieme agli
altri accertamenti tecnico-peritali, la causa della morte e la dinamica del
delitto. Al momento, c’è un unico sospettato, A. C., che risulta tuttora
irreperibile. Proseguono senza sosta le indagini da parte dei carabinieri nel
tentativo di gettare luce su questa tragica storia di sangue che presenta
ancora diversi punti oscuri. Gli investigatori della Benemerita avranno un bel
po’ da fare per dipanare la matassa: benché il caso si presenti apparentemente
di facile soluzione, in quanto fin da subito è stato classificato come omicidio
scaturito da un movente passionale, vi sono in realtà alcuni elementi che, al
momento, non troverebbero una plausibile spiegazione. Infatti sul luogo del
delitto è stato rinvenuto il bossolo di un proiettile, e la profonda ferita
cranico-facciale che ha condotto La Rosa al decesso non sarebbe compatibile con
un colpo di arma da fuoco ma più verosimilmente con un’arma bianca, nella
fattispecie un pesante bastone o una spranga di ferro.
Intanto la vicenda ha
gettato nello sconcerto la cittadina costiera. Sabato 28 settembre, ore 15
circa: Nicotera è pronta ad accogliere il convegno della dieta mediterranea
corredato da tanti ospiti illustri, quando, sui tetti della città medmea,
comincia ad aleggiare a bassissima quota l’elisoccorso. La comparsa del
velivolo di rapida assistenza sanitaria annuncia, non senza seminare
apprensione nei residenti, che qualcosa di brutto è accaduto e che c’è un
ferito grave. Infatti nella centralissima via Dispensario al terzo piano di un
palazzo, riverso sul pianerottolo, c’è uomo immerso in un lago di sangue, dall’apparente
età di 30 anni: si chiama Roberto La Rosa, e le sue condizioni appaiono ai
sanitari, giunti sul posto per prestare i primi soccorsi, subito disperate.
L’uomo è trasportato immediatamente all’ospedale di Catanzaro Pugliese Ciaccio
dove i medici tentano invano di strapparlo alla morte.
Immediatamente giungono
sul posto i carabinieri della stazione di Nicotera, comandati dal luogo tenente
Raffaele Castelli, poi arriva il magistrato, quindi gli uomini della
scientifica, i giornalisti, tanta gente che vorrebbe capire il perché di quel
sangue sui gradini del palazzo e tutto il frastuono e lo sconcerto che
accompagna tragici eventi del genere. E così, in una manciata di minuti, la
cronaca nera è piombata su Nicotera, con tutta la sua drammaticità, lo
sgomento, l’incredulità. Quella cronaca nera, triste protagonista dei notiziari
nazionali, oltrepassa lo schermo della tv, e si trasferisce nella vita
quotidiana di un assolato paese di provincia, dove diventa drammaticamente
reale. Reale il sangue, reale un giovane
uomo assassinato così come lo è il suo presunto assassino, tuttora in fuga
dalla mano della giustizia e dalla sua colpa.
Sono dunque tre, al
momento, i protagonisti di vicenda. Il classico triangolo amoroso, lui, lei
l’altro. Un matrimonio in frantumi: mentre i coniugi avviano le pratiche per la
separazione, lei, F.S., inizia una storia d’amore con La Rosa, residente a
Torino e conosciuto via web. Il 37enne si trasferisce a Nicotera per vivere la
sua relazione con la donna di cui si è invaghito, ed è proprio nella cittadina
tirrenica che gli ha dato appuntamento il suo tragico destino.
I funerali di Roberto
La Rosa, esplicati tutti gli esami di rito, si svolgeranno, con ogni
probabilità a Torino, sua città d’origine.
Enza Dell’Acqua
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