domenica 6 ottobre 2013

Festa del Rosario: ricorrenza carica di importanti valenze simboliche e religiose.



Nicotera. Oggi Nicotera festeggia la Madonna del Rosario (la santa messa sarà celebrata da don Francesco Vardè). Festività antichissima e molto sentita dai fedeli. Il culto mariano è in effetti nella cittadina costiera particolarmente vivo. Ad agosto si svolge infatti la festa patronale dedicata all’assunzione della Madonna in cielo.
La ricorrenza della festa celebrata oggi ha una grande valenza simbolica per la cittadina costiera. Essa, oltre a rappresentare la forza e l’efficacia delle preghiera, tramite il rosario, simboleggia anche la fine di quel ciclo di festività patronali, dei vari quartieri, che iniziano, a Nicotera, il 19 marzo con la festa di San Giuseppe. Tale festività inaugura inoltre la stagione autunnale con i suoi repentini cali della temperatura e le prime piogge. Non è un caso infatti che la Vergine del Rosario era anticamente definita a Nicotera la “Madonna dell’acqua”, proprio perché questa ricorrenza trasportava la città in un clima autunnale e piovoso.
La festa si tiene nella prima domenica di ottobre, ed è ogni anno organizzata dalle suore dell’omonima chiesa.
La presenza a Nicotera delle suore “Figlie della Chiesa” risale esattamente al 13 giugno del 1958 ed è una presenza attiva che non si limita solo alla cura di uno dei luoghi di culto più cari all’immaginario collettivo dei nicoteresi, ma si immerge nell’universo sociale della città mediante attività benefiche e di aggregazione sociale.
Sotto la sapiente e attenta  regia della suore Figlie della Chiesa si è per esempio costituito e va avanti da molti anni il gruppo denominato “amici della parola”, che raccoglie numerosi ragazzi e ragazze del luogo. Gruppo che, oltre a dedicarsi alla riflessione spirituale sul messaggio evangelico, durante tutto il corso dell’anno, dà vita a una moltitudine di attività (momenti di preghiera, incontri, rappresentazioni, ecc.) che non hanno mancato di suscitare l’attenzione di chi frequenta la chiesa in questione, ma anche l’apprezzamento dei laici del luogo e persino dei non credenti, anche perché quest’opera viene portata avanti con sincera e appassionata dedizione e spirito comunitario.
Ogni anno, le suore, insieme ai ragazzi “amici della Parola”, sotto il sole implacabile del mese di giugno, preparano l’«infiorata», ovvero un tappeto di fiori freschi sapientemente steso sull’asfalto dello spiazzale antistante la chiesa, sul quale vi è scritto. con i sgargianti colori dei fiori primaverili, “Gesù nostra speranza”, consuetudine questa in linea con il convegno ecclesiale di Verona.
Col progressivo passare degli anni la consistenza numerica delle suore ha subito un costante decremento tanto che oggi le poche rimaste provvedono alle varie impellenze della piccola e operosa comunità.
Per ciò che concerne la storia e l’architettura dell’antichissima chiesa del Rosario, è il giornalista Giovanni Durante a fornirci preziose informazioni.
«La chiesa del SS Rosario- ha spiegato Durante- è uno dei gioielli architettonici della nostra città. Fu costruita nel XVI° secolo in stile barocco da maestranze locali, sui resti di un edificio più antico, forse un sito cistercense. La chiesa ha un'unica navata e la cupola è ricoperta di affreschi. Sul pavimento vi è una lastra di vetro attraverso la quale si intravede una cripta con gocciolatoio del XIV°. All’interno della chiesa è possibile ammirare alcuni pregevoli dipinti di Domenico e Cosma Russo. Sulla cantoria è conservato un organo musicale del 1839 opera dell’artista napoletano Michele Serra».
Enza Dell’Acqua








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