domenica 17 maggio 2015

Mensa scolastica sospesa. La ditta non è a norma.



Nicotera. Il servizio mensa nelle scuole elementari e medie della cittadina costiera è iniziato male ed è finito ancora peggio. Dopo la sospensione e le proteste di inizio anno, ieri è arrivata l’ordinanza, emessa del comune, di procedimento di sospensione cautelativa della refezione scolastica. La motivazione arriva direttamente dall’Asp di Reggio Calabria, provincia di competenza, in quanto la ditta Barano, aggiudicatrice dell’appalto, ha sede a Sant’Eufemia d’Aspromonte. La nota 1033 del 14/05/2015 dell’Unità operativa igiene alimenti e bevande dell’azienda sanitaria reggina indica che il centro di cottura di Bagnara, cui si serve la ditta, «non si riferisce ad un centro cottura abilitato alla produzione e fornitura di pasti a terzi (cioè trasportati e consumati in luogo diverso dalla produzione) bensì ad attività si “somministrazione di alimenti e bevande” in un Motel ristorante». La ditta non ha dunque, si legge nell’ordinanza del Comune, “i requisiti previsti per la preparazione e confezionamento dei pasti dalla normativa vigente in materia e dal capitolato d’appalto”. Nella tutela della salute degli utenti è stata dunque revocato il servizio alla ditta. Meglio tardi che mai, è il caso di dire. In effetti, le proteste dei genitori e le note della dirigente scolastica Violetta Pasqua, indirizzate al comune, già lo scorso gennaio, hanno tentato più volte di mettere in allerta il comune sulla scarsa qualità del cibo. In tali note, infatti, redatte anche in seguito all’istituzione di una Commissione mensa composta dai genitori degli alunni, si faceva presente che il cibo era “scotto e poco appetibile”, oltre che tutta una serie di altre caratteristiche avvilenti, come ad esempio la “scarsissima qualità dei prodotti”. Ora l’Asp di Reggio ha messo la parola fine al servizio offerto all’attività di una ditta che, come anticipato, fin dall’inizio è stata puntellata da ostacoli. A ottobre è stata sospesa in via cautelativa in seguito all’avviso di garanzia al segretario comunale Vincenzo Calzone, reo di aver affidato la refezione alla cooperativa Barano quando ancora non erano esplicate tutte le procedure. Poi è stata ripristinata. Ma già da allora forti erano le lamentele dei genitori sulla qualità del cibo servito ai bambini, tant’è che molti di loro pranzavano con un panino portato da casa.

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