martedì 5 maggio 2015

Nicotera. Tragedia in Via Castello (edizione regionale).



Tragico fatto di sangue ieri mattina a Nicotera. Salvatore Licordari, 79 anni, docente in pensione, vedovo e padre di tre figlie, ha tentato di uccidere la sorella Ines, anch’essa ex insegnate, e poi si è gettato dal terzo piano della sua abitazione. Giunti immediatamente sul posto i carabinieri della locale stazione di Nicotera, guidati dal comandante Raffaele Castelli e i colleghi Compagnia di Tropea coordinati dal capitano Francesco Manzone. Ai militari dell’Arma dunque il compito di stabilire cosa è accaduto nell’appartamento della centralissima via Castello. Da quanto si è potuto apprendere, Salvatore Licordari ha attinto la sorella con dei fendenti all’addome e poi, credendola morta, si è buttato dal balcone. Il volo dal terzo piano non ha lasciato scampo all’insegnante in pensione, il quale è morto sul colpo, verosimilmente a causa delle ferite interne cagionate dal violento impatto con il suolo. I medici della Guardia medica, il dottor Puglisi e la dottoressa D’Ambrosio, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Ma non era finita lì. I soccorritori, infatti, varcata la soglia del portoncino del palazzo, hanno trovato riversa sulle scale Ines, 92enne e affetta da patologie motorie. La donna, creduta morta dal fratello, aveva trovato la forza di dirigersi, seppur dolorante e sanguinante, verso le scale, probabilmente per sfuggire all’improvvisa follia omicida del fratello e per chiedere aiuto. E sulle scale l’hanno trovata i medici e i carabinieri, piena di lividi e ferite, in preda a un comprensibile spavento ma consapevole di essere scampata a una terribile fine. L’anziana è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale di Vibo. Qui i medici hanno potuto accertare che le condizioni dell’ex professoressa non erano critiche, sebbene il suo viso era segnato da vistosi lividi e presentava dei tagli, fortunatamente superficiali, sull’addome. Di più difficile guarigione potrebbero essere invece i segni che la donna probabilmente ha già impressi nella mente: terrore e spavento per un’aggressione inaspettata da parte di un fratello con il quale c’erano sempre stati rapporti di grande affetto. I famigliari accorsi sul posto non si spiegano come sia potuta accadere una cosa del genere: Salvatore Licordari era sempre stata una persona tranquilla e garbata. Niente lasciava presagire una simile tragedia. Anche perché, da quanto affermato dagli stessi parenti, Licordari non era depresso né seguiva una cura farmacologica. Forse non era più sereno come un tempo, poiché aveva subìto, negli ultimi tempi, due interventi delicati al cuore che lo avevano provato psicologicamente.
Un fatto è però emerso con chiarezza: sembra che negli ultimi tempi i rapporti tra Licordari e la sorella- i due abitavano nello stesso appartamento- non fossero più sereni come un tempo, e ciò a causa della presenza della badante, non gradita a Ines. Per il professore in pensione, invece, tale figura era di grande supporto nella vita quotidiana. Gli attriti, negli ultimi tempi, erano sorti proprio per questo motivo. Ma nessuno poteva immaginare un così tragico epilogo.
Tanti i conoscenti del professore giunti ieri mattina sul luogo della tragedia. Grande impressione e costernazione nel vedere quel lenzuolo bianco che copriva il corpo di una delle persone più stimate del paese.
Prevista per stamattina l’autopsia, disposta dalla procura di Vibo Valentia. Sarà eseguita dal perito Katiuscia Bisogni.

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