Tragico fatto di sangue
ieri mattina a Nicotera. Salvatore Licordari, 79 anni, docente in pensione,
vedovo e padre di tre figlie, ha tentato di uccidere la sorella Ines, anch’essa
ex insegnate, e poi si è gettato dal terzo piano della sua abitazione. Giunti
immediatamente sul posto i carabinieri della locale stazione di Nicotera,
guidati dal comandante Raffaele Castelli e i colleghi Compagnia di Tropea
coordinati dal capitano Francesco Manzone. Ai militari dell’Arma dunque il
compito di stabilire cosa è accaduto nell’appartamento della centralissima via
Castello. Da quanto si è potuto apprendere, Salvatore Licordari ha attinto la
sorella con dei fendenti all’addome e poi, credendola morta, si è buttato dal
balcone. Il volo dal terzo piano non ha lasciato scampo all’insegnante in
pensione, il quale è morto sul colpo, verosimilmente a causa delle ferite
interne cagionate dal violento impatto con il suolo. I medici della Guardia
medica, il dottor Puglisi e la dottoressa D’Ambrosio, giunti sul posto, non
hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Ma non era finita lì. I soccorritori,
infatti, varcata la soglia del portoncino del palazzo, hanno trovato riversa
sulle scale Ines, 92enne e affetta da patologie motorie. La donna, creduta
morta dal fratello, aveva trovato la forza di dirigersi, seppur dolorante e
sanguinante, verso le scale, probabilmente per sfuggire all’improvvisa follia
omicida del fratello e per chiedere aiuto. E sulle scale l’hanno trovata i
medici e i carabinieri, piena di lividi e ferite, in preda a un comprensibile
spavento ma consapevole di essere scampata a una terribile fine. L’anziana è
stata trasportata in elisoccorso all’ospedale di Vibo. Qui i medici hanno
potuto accertare che le condizioni dell’ex professoressa non erano critiche,
sebbene il suo viso era segnato da vistosi lividi e presentava dei tagli,
fortunatamente superficiali, sull’addome. Di più difficile guarigione
potrebbero essere invece i segni che la donna probabilmente ha già impressi
nella mente: terrore e spavento per un’aggressione inaspettata da parte di un
fratello con il quale c’erano sempre stati rapporti di grande affetto. I
famigliari accorsi sul posto non si spiegano come sia potuta accadere una cosa
del genere: Salvatore Licordari era sempre stata una persona tranquilla e
garbata. Niente lasciava presagire una simile tragedia. Anche perché, da quanto
affermato dagli stessi parenti, Licordari non era depresso né seguiva una cura
farmacologica. Forse non era più sereno come un tempo, poiché aveva subìto,
negli ultimi tempi, due interventi delicati al cuore che lo avevano provato psicologicamente.
Un fatto è però emerso
con chiarezza: sembra che negli ultimi tempi i rapporti tra Licordari e la
sorella- i due abitavano nello stesso appartamento- non fossero più sereni come
un tempo, e ciò a causa della presenza della badante, non gradita a Ines. Per
il professore in pensione, invece, tale figura era di grande supporto nella
vita quotidiana. Gli attriti, negli ultimi tempi, erano sorti proprio per
questo motivo. Ma nessuno poteva immaginare un così tragico epilogo.
Tanti i conoscenti del
professore giunti ieri mattina sul luogo della tragedia. Grande impressione e
costernazione nel vedere quel lenzuolo bianco che copriva il corpo di una delle
persone più stimate del paese.
Prevista per stamattina
l’autopsia, disposta dalla procura di Vibo Valentia. Sarà eseguita dal perito
Katiuscia Bisogni.
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