Nicotera.
Le
dichiarazioni recenti della giunta Pagano, in merito agli interventi posti in
essere nella frazione Marina, sono
entusiaste e traboccanti di ottime intenzioni. L’amministrazione sta investendo,
in effetti, parecchi soldi per la riqualificazione della frazione Marina. A
riprova di ciò ci sono delle determine che parlano di 28 mila euro spesi per dei
lavori inerenti l’area del lido Medameo e località Papatolo. La
riqualificazione della frazione marittima fa parte, nella dichiarazione
d’intenti dell’amministrazione, di un progetto di rilancio turistico di una
gradevole cittadina che da qualche tempo a questa parte sta sbiadendo sempre di
più nel panorama dell’industria turistica.
Eppure, è bastato un
semplice sopralluogo nella frazione Marina per permettere alla cronista di
realizzare il reportage che state leggendo e che mette in luce quanto molto ci
sia ancora da fare. Anzi, la cittadina marittima necessita di cure massicce per
essere risollevata da uno stato di vistoso degrado. L’estate bussa ormai alle
porte e non è molto il tempo rimasto a disposizione degli amministratori per
darle un po’ di decoro.
La
strada che conduce alla pineta. Definire buchi gli
squarci che lacerano l’asfalto di questa strada della frazione Marina sarebbe
eufemistico. Si tratta in effetti di vere e proprie sbrecciature che hanno
ridotto il manto stradale frastagliato e impraticabile. Non si tratta di un
percorso secondario o interpoderale, ma della strada che costeggia la spiaggia,
poco dopo il fosso san Giovanni, e che porta alla pineta. Una strada dunque
abitualmente percorsa, oltre che da semplici automobilisti, anche da cittadini
in bici o dai patiti della corsetta serale. Ma avventurarvisi diventa sempre
più complicato, date le condizioni in cui versa. Le piogge invernali la
riducono un lago melmoso in cui i liquami fognari che saltano fuori dai tombini
si mischiano all’acqua piovana. Per i residenti diventa difficile transitarvi. Ma
se gli effetti delle piogge durano qualche giorno le buche rimangono lì dove sono
a testimonianza di un incuria con cui i cittadini sono costretti a convivere e
decisamente impresentabile agli occhi dei turisti che si spera arrivino da
queste parti.
Lido
Medameo. L’astronave di cemento, come abbiamo battezzato,
qualche tempo fa, l’enorme piattaforma che troneggia nel lido più suggestivo
della frazione Marina, non è ancora stata terminata. Non si è capito quale sia
la sua funzione, di certo non ha contribuito ad abbellire un’area che si apre
su un percorso e un paesaggio mozzafiato. Forse di ingegneria naturalistica
avrebbe dovuto trattarsi, per essere contestualizzata, alla bellezza del luogo,
e di questo sono convinti anche i cittadini della Marina, i quali non sembrano
molto entusiasti di un’opera che è sbucata nel Lido Medameo alla velocità della
luce e che è costata, insieme al
rifacimento di località Papatolo, quei 28 mila euro cui si è fatto accenno poco
fa.
Località
Papatolo. Anche in questa zona sono stati fatti dei lavori. E’
una zona strategica in quanto segna proprio l’ingresso in Marina: un vero e
proprio biglietto da visita. Interventi, dicevamo per quasi 30 mila euro.
Eppure qui l’incuria regna sovrana. Sono state costruite una serie di aiuole,
forse all’interno avrebbe dovuto attecchire il gramignone, o comunque un prato
verde. Al momento c’è solo un manto color paglia.
Il
lungomare. Ha tutte le potenzialità per essere uno
dei più belli della costa tirrenica. Ad esso, qualche anno fa, era stata
destinata una cifra cospicua, quasi un milione di euro per il suo completo
rifacimento, soldi stornati ai tempi dell’ultima terna commissariale antimafia
e del sacco della Sogefil.
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