Nicotera.
Preitoni
è una frazione di Nicotera, è sita alle pendici del monte Poro, e conta si e no
150 abitanti. Entrando in paese si ha la sensazione di percorrere uno di quei
luoghi dimenticati da Dio, dove il degrado e l’incuria dominano incontrastati.
Gli sforzi dei residenti per rendere la vita della comunità un po’ più
vivibile, sembrano gesti titanici destinati a fallire di fronte alla realtà di
una paesino che sta cadendo a pezzi. Pur avendo avuto negli ultimi tempi un
vistoso impoverimento demografico, essa continua ad essere abitata da molte
persone, in specie quegli irriducibili, emotivamente legati a un luogo al quale
non sanno dire addio. Quello che adesso chiedono i preitonesi è di essere
ascoltati e di poter mostrare a quanti non se ne siano accorti che il loro
paese sta per essere inghiottito da un incuria divorante che fa sbriciolare,
oltre che le case, anche la speranza e il diritto di vivere in modo dignitoso.
Eppure c’è un momento
in cui qualcuno si accorge che Preitoni esiste, ed è durante il periodo
elettorale. Magicamente allora, tutti i più svariati candidati si avvedono
dell’esistenza della piccola Preitoni, una fucina nella quale è possibile
pescare dei voti. Passate le elezioni, essa viene risucchiata dal dimenticatoio
e con essa tutte le false promesse fatte ai suoi abitanti.
L’impianto
elettrico pubblico Ci conduce in questo viaggio nel borgo
ai piedi del Monte Poro, una piccola delegazione di cittadini, alla quale, nel
corso del nostro reportage, si sono aggiunti altri abitanti, tutti indignati e
desiderosi di denunciare lo stato di abbandono.
I cittadini mettono sul
tappeto i tutti i problemi. Si comincia dall’impianto elettrico pubblico. Un
impianto vecchio almeno di cinquant’anni, che non ha mai conosciuto nessuna
forma di manutenzione. I lampioni si accendono un po’ intermittenza, a volte si
a volte no, dipende dal caso. Può anche capitare che qualche sera il paese
rimanga immerso nel buio. Il grave stato di fatiscenza del sistema elettrico
comporta altresì dei gravi rischi per l’incolumità delle persone, perché i fili
della luce sono spesso pendenti in mezzo alla strada, penzolando lungo i
percorsi ad altezza uomo o sugli infissi delle case. Per questa ragione, alcuni
cittadini hanno tentato di arginare il pericolo sollevando i fili dalla strada
con un sistema di fortuna. «E’ da dieci anni che ci sentiamo dire che
l’impianto pubblico sarà risistemato- ha dichiarato un componente delle
delegazione- ma ancora nulla di fatto».
All’epoca
dell’amministrazione Adilardi è stata vinta una gara di appalto, ma poi, come
al solito, mancavano i soldi per cominciare i lavori. Al tema dell’impianto di
pubblica illuminazione si collega quello della sicurezza. Molte persone anziane
infatti, ha denunciato la delegazione, sono state visitate dai ladri. Alcune di
esse per difendersi dagli assalti dei malviventi hanno messo le grate alle
finestre. La mancanza di illuminazione pubblica favorisce l’azione dei predoni
notturni .
Viabilità
Anche
per quanto riguarda la viabilità e le strade siamo a cinquant’anni fa, ovvero l’ultima
volta in cui si è effettuata una manutenzione del manto stradale. Strade
dissestate, costellate di buche. Ma le buche di Preitoni sembrano crateri. Durante
le piogge burrascose queste voragini si riempiono d’acqua, creando dei pantani
nei quali potrebbero saltellare allegramente le rane. E sempre a proposito di
piogge, essendo il centro storico di Preitoni in pendenza, durante i temporali
si formano dei fiumi che dirompono nella zona più pianeggiante; queste fiumane
di acqua piovana nel centro storico del paese assumono dimensioni allarmanti,
poiché non vi sono delle grate atte ad indebolire la portata delle acque.
La pulizia delle strade
poi è una mansione che ormai da molto tempo attiene ai cittadini, poiché da
queste parti i netturbini non passano mai.
Sistema
idrico La questione dell’acqua che arriva nelle case dei
preitonesi ha dei risvolti davvero impressionanti. Innanzitutto i cittadini ci
ricordano che Preitoni non è allacciato al sistema di depurazione delle acque
che arrivano nelle abitazioni, o, per essere più precisi, non è collegato al
sistema di filtraggio che libera l’acqua dalle scorie. Dai rubinetti casalinghi
sgorga spesso un acqua che somiglia al fango, e a volte è possibile rinvenire
delle conchiglie, il che non lascia presagire niente di buono. Ci racconta un
componente della delegazione di quella volta in cui in casa non arrivava acqua,
smontando il rubinetto trovò dietro al retina di filtraggio un tappo di conchiglie.
Le tubature del sistema
idrico sono obsolete, vecchissime, arrugginite e l’acqua che giunge nelle case
Dio solo sa quanti batteri possa contenere. Eppure ai cittadini giungono
salatissime bollette del servizio idrico integrato. Questi contribuenti,
adempienti ma sconfortati, un bel giorno si sono recati al Comune e hanno
denunciato all’amministratore di turno questo genere di situazione, la risposta
aveva il sapore di una presa per i fondelli: «l’acqua è potabile», si sono
sentiti rispondere. Naturalmente anche per la Sorical l’acqua è potabile.
Eppure qualche cittadino non si è fidato, e si è fatto installare in casa
propria un sistema di filtraggio. Costo: 3500 euro, oltre le spese della
bolletta, ovviamente.
Sistema
fognario Fatiscente, anch’esso. Preitoni, come altre frazioni
nicoteresi, non è collettata, per cui i suoi scarichi defluiscono verso il
mare. Anzi dapprima vanno a finire nei fossi demaniali, e da qui giungono nello
specchio d’acqua di fronte la Marina. Ci sarebbero dei collegamenti predisposti
per condurla alla condotta principale che porta a Gioia Tauro, ma allo stato
dei fatti le acque reflue si gettano in una delle tante fiumane che solcano il
territorio circostante.
Eternit
Tema
questo delicatissimo. Com’è ormai arcinoto il territorio nicoterese è pieno di
amianto, e non solo sui tetti delle case. L’irresponsabilità di taluni spinge a
buttare le pericolose laste di eternit nei luoghi più disparati, senza
considerare quando il loro gesto costituisca un attentato alla salute pubblica.
A Preitoni la situazione appare ancora
più inquietante. Il paese infatti è
strapieno di eternit, esso campeggia sui tetti di case rovinate che sono in
procinto di crollare con tutta la loro copertura di veleno, pronta a sbriciolarsi.
Vi sono inoltre quintalate di eternit presso le discariche abusive; lo si trova
anche nei pressi del bidone della spazzatura vicino la chiesetta di Maria
regina della Pace, motore pulsante della vita sociale preitonese; qui le
automobili, transitando, le riducono in frantumi, con ogni probabilità le fibre
di amianto si espandono nell’aria e il vento le trasporta in ogni dove. Si
ricorda inoltre che nelle vicinanze vi è la tristemente famosa località
Colantoni, trattasi di una discarica che per anni ha macinato di tutto, e
continua a nascondere nel suo ventre veleni mortali.
«A Preitoni- denuncia
la delegazione- quasi in ogni famiglia vi è un malato di cancro». Un
agghiacciante realtà che testimonia come il menefreghismo delle istituzioni e
l’irresponsabilità di certuni abbia condotto a un vero e proprio dramma collettivo.
Case
fatiscenti Anche questo problema merita un
paragrafo a parte. Risale infatti a pochissimo tempo fa un incidente che poteva
avere conseguenze drammatiche. Un cittadino infatti che si trovava nei pressi
di una fontana posta in una piazzola del centro storico, è stato colpito da un
pezzo di cornicione staccatosi da una vecchia casa in procinto di crollare da
un momento all’altro. Il malcapitato è stato ferito al braccio. Prontamente da
parte dei residenti la segnalazione al Comune e ai Vigili, per quello che è un
crollo annunciato. Altre case stanno per avere dei cedimenti strutturali, sotto
il peso del tempo e dell’incuria.
Conclusioni
«Le
istituzioni strappino Preitoni da questo destino di abbandono». Questa la richiesta
dei cittadini preitonesi, perché essi esistono anche quando si chiudono le
campagne elettorali.
Enza Dell’Acqua
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