giovedì 29 agosto 2013

Intervista al sindaco su Lapa, mare, sogefil, ecc.



Nicotera. Fresca camicia bianca di lino, aria rilassata, decisamente di buon umore. E’ un sindaco vistosamente animato da una nuova verve quello che incontriamo a Nicotera Marina, suo adorato paese natale. Franco Pagano, per la prima volta dopo l’attentato del 26 giugno, si concede una lunga chiacchierata con la stampa, nella quale discetta sui più svariati argomenti che riguardano la sua attività amministrativa, quella finora svolta e quella che si appresta ad affrontare. Il primo cittadino ha spaziato dalla questione Lapa alla formazione dei gruppi politici consiliari, dall’attentato del 26 giugno all’affaire Sogefil, non senza tralasciare temi di stretta attualità quali ad esempio il mare.
I gruppi politici consiliari Il sindaco comincia proprio dalla sua recente adesione al Pd, ala renziana, e dalla formazione del gruppo consiliare del PdL, all’interno della sua giunta, mentre ha annunciato la nascita, a breve, del gruppo consiliare Pd.
«Gli ultimi eventi che hanno caratterizzato la vita politica e amministrativa della mia maggioranza- ha dichiarato Franco Pagano- hanno reso non più rinviabile tali precise scelte politiche. Ora si passa alla fase due dell’esecutivo: è necessario passare dal civismo e dall’improvvisazione a una fase caratterizzata politicamente; tutto ciò per dare maggior forza all’amministrazione e per essere politicamente corazzati quando si andrà ad interloquire con le istituzioni.  E’ noto a tutti che Patto per legalità (la lista capeggiata dal sindaco che si è presentata alle ultime elezioni) era composta da sensibilità politiche diverse: una che si richiamava al centro destra e l’altra al centro sinistra, o, per meglio dire- precisa Pagano- profusa di una cultura comunista. Nella massima correttezza e lealtà abbiamo deciso di passare a una nuova fase politica, coinvolgendo le forze politiche di appartenenza. Abbiamo assistito alla nascita del gruppo consiliare del Pdl, quanto prima si andrà a formare quello del Pd, che vuole mettere in campo tutte le potenzialità che l’impostazione politica renziana. Questa nuova fase avviene con il consenso di tutte le componenti senza strappi e senza polemica alcuna, nel senso che il cemento che univa i componenti del Patto della Legalità è vivo e forte più che mai». Secondo indiscrezioni i futuri gruppi consiliari saranno presto tenute a battesimo da due noti esponenti regionali del Pd e del PdL, che giungeranno a Palazzo Convento per porre i crismi di ufficialità sui neonati sodalizi politici.
Pina Lapa Nel parlare della compattezza della maggioranza, il discorso non poteva non cadere sull’assessore Pina Lapa, la quale al momento si configura  come un elemento scismatico all’interno della giunta. Dalle spesse mura di Palazzo Convento è trapelata, nella scorsa settimana, un’indiscrezione secondo la quale l’assessore alla cultura, sarebbe “fuori” dalla maggioranza. In merito così si è espresso Franco Pagano: «L’assessore Lapa non si è mai calata nel ruolo politico che ricopre, e cioè quello di essere assessore nel comune di Nicotera; essa dovrebbe essere parte integrante di una maggioranza e di un esecutivo che quotidianamente si trova a da affrontare problemi gravosi e difficili da gestire, e che cerca di trovare le giuste  soluzioni. Quando si amministra- ha osservato il primo cittadino-quando si fa parte di una maggioranza, a volte, se non si condivide qualcosa, proprio per quello di spirito di maggioranza, vi è l’obbligo morale e politico di adeguarsi.  Pina Lapa- ha aggiunto- non si è mai integrata con la compagine amministrativa di cui fa parte. E’ normale, avendo a che fare con svariate problematiche, che ci possa essere un modo diverso di vedere le cose, ma è necessario che vi sia uno spirito unitario che ci deve accomunare. Questo suo continuo distinguersi, come se la verità fosse da una parte sola, non è più accettabile. E non è più tollerabile, nemmeno da parte degli altri consiglieri comunali, che, votando le varie delibere, consentono le attività amministrative. Non è ammissibile che un componente dell’esecutivo voti contro la maggioranza di cui fa parte. La politica ha le sue regole e leggi, anche non scritte, che bisogna osservare, pur con tutta la liberà e autonomia che ognuno può avere. Io- ha precisato inoltre il sindaco- non esonero nessuno. Se nell’andare a rimodulare l’esecutivo l’assessore Lapa dovrà fare un passo indietro, se non sarà presente questo non lo so, di certo non la toglierò io, ma sarà stata lei a porsi fuori dalla maggioranza, e la responsabilità non sarà mia, ma esclusivamente sua, perché i suoi comportamenti non si conciliano con il ruolo che fin qui ha ricoperto. La politica ha delle leggi che discendono da un obbligo morale, e non solo politico, che è quello di condividere la compagine di cui si fa parte: non si può stare con un piede in due scarpe; amministrare porta con se il dover scegliere e decidere. I comportamenti e le condotte fin qui tenute dalla Lapa- ha sentenziato Pagano- la portano fuori dall’esecutivo»
L’opposizione In merito all’opposizione il giudizio del sindaco non può di certo essere lusinghiero, fa parte del gioco, solo che Franco Pagano opera un confronto tra le personalità politiche attuali e quelle di un tempo, almeno 15 anni fa, quando egli era vicesindaco nella giunta Pontoriero
«15 anni fa- ha rammentato il sindaco- ci si confrontava con soggettività politiche ben definite; il confronto si sviluppava su dimensioni diverse, ci si confrontava politicamente, e il confronto era stimolante; oggi c’è uno sfilacciamento delle rappresentanze  politiche:  alle ultime elezioni si sono confrontate liste civiche, e il civismo pregiudica un confronto più serio, più efficace. Adesso l’opposizione svolge il suo ruolo, ma contestare in continuazione,  vedendo in ogni cosa i mali della maggioranza, è un po’ eccessivo. Non mi strappo le vesti su eventuali giudizi negativi dell’opposizione. Il giudizio dell’operato spetta alla cittadinanza, in generale il mio giudizio sull’opposizione non è certo  positivo».
Mare Sulla sempre attuale questione mare, il sindaco ribadisce cose già affermate: «Non vi è nessun dato che possa giustificare tutto questo allarmismo: i dati ufficiali sono confortanti. In quanto sindaco, per dovere morale e istituzionale devo difendere il territorio da attacchi ingenerosi. Su questo tema non possono esserci contrapposizioni e laddove vengano forniti dati diversi da quelli attualmente in nostro possesso, prenderemo i dovuti provvedimenti. Ai Masanielli di turno (il riferimento è l’avvocato rosarnese Giacomo Saccomanno, alla guida di un comitato spontaneo per la tutela del mare) mi sento in dovere di dire che invece di gridare “al lupo”, di rincorrere farfalle o di percorrere strade e sentieri percorsi da decenni, che cercasse di dare sostanza alle sue accuse.  Questi Masanielli- ha osservato ancora Pagano- hanno ricoperto il ruolo di sindaco in comuni viciniori al Mesima. Il Masaniello in questione- ha aggiunto- è attualmente consigliere comunale: mi chiedo se all’interno del consiglio comunale di appartenenza si prodiga in maniera così vigorosa alla causa del mare».
Sogefil «A causa si tale vicenda rischiamo il dissesto». Il sindaco comincia a parlare dell’annosa questione Sogefil paventando il rischio che la cittadina costiera rimanga stritolata dalla truffa più portentosa degli ultimi tempi, consumatisi a danno dei comuni calabresi. «La mia maggioranza- ha aggiunto Pagano- è stata la sola a sollevare il problema, dandone il giusto risalto. La questione rappresenta per noi un grosso problema e mette a rischio la sostenibilità economica del Comune. L’aver sottratto ingenti somme alle casse comunali porta con sé delle criticità finanziarie, che, al momento tamponiamo, ma che alla lunga può portare a situazioni difficili da gestire. Confido nel recupero della somma sottratta- ha auspicato il sindaco- se non in tutto almeno in parte. Non lasceremo nulla di intentato, agiremo in tutte le sedi, non arretreremo di un millimetro nella ricerca della verità».
L’attentato «Su tale accaduto, che ha segnato, non solo la vita amministrativa della città, ma anche la mia vita e quella della mia famiglia, attendiamo che le forze dell’ordine, la magistratura riescano ad individuare i colpevoli- ha auspicato il primo cittadino- La città di Nicotera non è affatto “orfana delle istituzioni”, sebbene qualche sprovveduto consigliere di minoranza asserisca il contrario. La mia maggioranza- ha precisato- è interlocutrice credibile e forte delle istituzioni presenti sul territorio. Laddove si è trattato di tutelare la nostra città, abbiamo agito con forza e vigore, riuscendo a mantenere in loco presenze istituzionali di alto livello simbolico, ad esempio la Guardia di Finanza, ma anche la dirigenza scolastica. Altri amministratori passati invece sono ricordati per scioglimenti dei consigli comunali e per altre tristi vicende. La mia amministrazione invece fin qui ha lavorato e continuerà a lavorare nella massima trasparenza e legalità».
Enza Dell’Acqua

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