Nicotera.
Fresca
camicia bianca di lino, aria rilassata, decisamente di buon umore. E’ un
sindaco vistosamente animato da una nuova verve quello che incontriamo a
Nicotera Marina, suo adorato paese natale. Franco Pagano, per la prima volta
dopo l’attentato del 26 giugno, si concede una lunga chiacchierata con la
stampa, nella quale discetta sui più svariati argomenti che riguardano la sua
attività amministrativa, quella finora svolta e quella che si appresta ad
affrontare. Il primo cittadino ha spaziato dalla questione Lapa alla formazione
dei gruppi politici consiliari, dall’attentato del 26 giugno all’affaire
Sogefil, non senza tralasciare temi di stretta attualità quali ad esempio il
mare.
I
gruppi politici consiliari Il sindaco comincia proprio dalla
sua recente adesione al Pd, ala renziana, e dalla formazione del gruppo
consiliare del PdL, all’interno della sua giunta, mentre ha annunciato la
nascita, a breve, del gruppo consiliare Pd.
«Gli ultimi eventi che
hanno caratterizzato la vita politica e amministrativa della mia maggioranza-
ha dichiarato Franco Pagano- hanno reso non più rinviabile tali precise scelte
politiche. Ora si passa alla fase due dell’esecutivo: è necessario passare dal
civismo e dall’improvvisazione a una fase caratterizzata politicamente; tutto
ciò per dare maggior forza all’amministrazione e per essere politicamente
corazzati quando si andrà ad interloquire con le istituzioni. E’ noto a tutti che Patto per legalità (la
lista capeggiata dal sindaco che si è presentata alle ultime elezioni) era
composta da sensibilità politiche diverse: una che si richiamava al centro
destra e l’altra al centro sinistra, o, per meglio dire- precisa Pagano-
profusa di una cultura comunista. Nella massima correttezza e lealtà abbiamo
deciso di passare a una nuova fase politica, coinvolgendo le forze politiche di
appartenenza. Abbiamo assistito alla nascita del gruppo consiliare del Pdl,
quanto prima si andrà a formare quello del Pd, che vuole mettere in campo tutte
le potenzialità che l’impostazione politica renziana. Questa nuova fase avviene
con il consenso di tutte le componenti senza strappi e senza polemica alcuna,
nel senso che il cemento che univa i componenti del Patto della Legalità è vivo
e forte più che mai». Secondo indiscrezioni i futuri gruppi consiliari saranno
presto tenute a battesimo da due noti esponenti regionali del Pd e del PdL, che
giungeranno a Palazzo Convento per porre i crismi di ufficialità sui neonati
sodalizi politici.
Pina
Lapa Nel parlare della compattezza della maggioranza, il
discorso non poteva non cadere sull’assessore Pina Lapa, la quale al momento si
configura come un elemento scismatico
all’interno della giunta. Dalle spesse mura di Palazzo Convento è trapelata,
nella scorsa settimana, un’indiscrezione secondo la quale l’assessore alla
cultura, sarebbe “fuori” dalla maggioranza. In merito così si è espresso Franco
Pagano: «L’assessore Lapa non si è mai calata nel ruolo politico che ricopre, e
cioè quello di essere assessore nel comune di Nicotera; essa dovrebbe essere parte
integrante di una maggioranza e di un esecutivo che quotidianamente si trova a
da affrontare problemi gravosi e difficili da gestire, e che cerca di trovare
le giuste soluzioni. Quando si
amministra- ha osservato il primo cittadino-quando si fa parte di una
maggioranza, a volte, se non si condivide qualcosa, proprio per quello di
spirito di maggioranza, vi è l’obbligo morale e politico di adeguarsi. Pina Lapa- ha aggiunto- non si è mai
integrata con la compagine amministrativa di cui fa parte. E’ normale, avendo a
che fare con svariate problematiche, che ci possa essere un modo diverso di
vedere le cose, ma è necessario che vi sia uno spirito unitario che ci deve
accomunare. Questo suo continuo distinguersi, come se la verità fosse da una parte
sola, non è più accettabile. E non è più tollerabile, nemmeno da parte degli
altri consiglieri comunali, che, votando le varie delibere, consentono le
attività amministrative. Non è ammissibile che un componente dell’esecutivo
voti contro la maggioranza di cui fa parte. La politica ha le sue regole e
leggi, anche non scritte, che bisogna osservare, pur con tutta la liberà e
autonomia che ognuno può avere. Io- ha precisato inoltre il sindaco- non
esonero nessuno. Se nell’andare a rimodulare l’esecutivo l’assessore Lapa dovrà
fare un passo indietro, se non sarà presente questo non lo so, di certo non la
toglierò io, ma sarà stata lei a porsi fuori dalla maggioranza, e la
responsabilità non sarà mia, ma esclusivamente sua, perché i suoi comportamenti
non si conciliano con il ruolo che fin qui ha ricoperto. La politica ha delle
leggi che discendono da un obbligo morale, e non solo politico, che è quello di
condividere la compagine di cui si fa parte: non si può stare con un piede in
due scarpe; amministrare porta con se il dover scegliere e decidere. I
comportamenti e le condotte fin qui tenute dalla Lapa- ha sentenziato Pagano-
la portano fuori dall’esecutivo»
L’opposizione
In
merito all’opposizione il giudizio del sindaco non può di certo essere lusinghiero,
fa parte del gioco, solo che Franco Pagano opera un confronto tra le
personalità politiche attuali e quelle di un tempo, almeno 15 anni fa, quando
egli era vicesindaco nella giunta Pontoriero
«15 anni fa- ha
rammentato il sindaco- ci si confrontava con soggettività politiche ben
definite; il confronto si sviluppava su dimensioni diverse, ci si confrontava
politicamente, e il confronto era stimolante; oggi c’è uno sfilacciamento delle
rappresentanze politiche: alle ultime elezioni si sono confrontate
liste civiche, e il civismo pregiudica un confronto più serio, più efficace. Adesso
l’opposizione svolge il suo ruolo, ma contestare in continuazione, vedendo in ogni cosa i mali della
maggioranza, è un po’ eccessivo. Non mi strappo le vesti su eventuali giudizi
negativi dell’opposizione. Il giudizio dell’operato spetta alla cittadinanza,
in generale il mio giudizio sull’opposizione non è certo positivo».
Mare
Sulla
sempre attuale questione mare, il sindaco ribadisce cose già affermate: «Non vi
è nessun dato che possa giustificare tutto questo allarmismo: i dati ufficiali
sono confortanti. In quanto sindaco, per dovere morale e istituzionale devo
difendere il territorio da attacchi ingenerosi. Su questo tema non possono
esserci contrapposizioni e laddove vengano forniti dati diversi da quelli
attualmente in nostro possesso, prenderemo i dovuti provvedimenti. Ai
Masanielli di turno (il riferimento è l’avvocato rosarnese Giacomo Saccomanno,
alla guida di un comitato spontaneo per la tutela del mare) mi sento in dovere
di dire che invece di gridare “al lupo”, di rincorrere farfalle o di percorrere
strade e sentieri percorsi da decenni, che cercasse di dare sostanza alle sue
accuse. Questi Masanielli- ha osservato
ancora Pagano- hanno ricoperto il ruolo di sindaco in comuni viciniori al
Mesima. Il Masaniello in questione- ha aggiunto- è attualmente consigliere
comunale: mi chiedo se all’interno del consiglio comunale di appartenenza si
prodiga in maniera così vigorosa alla causa del mare».
Sogefil
«A
causa si tale vicenda rischiamo il dissesto». Il sindaco comincia a parlare
dell’annosa questione Sogefil paventando il rischio che la cittadina costiera
rimanga stritolata dalla truffa più portentosa degli ultimi tempi, consumatisi
a danno dei comuni calabresi. «La mia maggioranza- ha aggiunto Pagano- è stata
la sola a sollevare il problema, dandone il giusto risalto. La questione
rappresenta per noi un grosso problema e mette a rischio la sostenibilità
economica del Comune. L’aver sottratto ingenti somme alle casse comunali porta
con sé delle criticità finanziarie, che, al momento tamponiamo, ma che alla
lunga può portare a situazioni difficili da gestire. Confido nel recupero della
somma sottratta- ha auspicato il sindaco- se non in tutto almeno in parte. Non
lasceremo nulla di intentato, agiremo in tutte le sedi, non arretreremo di un
millimetro nella ricerca della verità».
L’attentato
«Su
tale accaduto, che ha segnato, non solo la vita amministrativa della città, ma
anche la mia vita e quella della mia famiglia, attendiamo che le forze
dell’ordine, la magistratura riescano ad individuare i colpevoli- ha auspicato
il primo cittadino- La città di Nicotera non è affatto “orfana delle
istituzioni”, sebbene qualche sprovveduto consigliere di minoranza asserisca il
contrario. La mia maggioranza- ha precisato- è interlocutrice credibile e forte
delle istituzioni presenti sul territorio. Laddove si è trattato di tutelare la
nostra città, abbiamo agito con forza e vigore, riuscendo a mantenere in loco
presenze istituzionali di alto livello simbolico, ad esempio la Guardia di
Finanza, ma anche la dirigenza scolastica. Altri amministratori passati invece
sono ricordati per scioglimenti dei consigli comunali e per altre tristi
vicende. La mia amministrazione invece fin qui ha lavorato e continuerà a
lavorare nella massima trasparenza e legalità».
Enza Dell’Acqua
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