mercoledì 14 agosto 2013

Il sindaco intende "radiare" Pina Lapa



Nicotera. Aria di grande rinnovamento a Palazzo Convento. Come per le grandi pulizie stagionali, pare che ci sia in atto quello che gli inglesi chiamano “space cleaning”, la “pulizia dello spazio”, che ha la finalità di alleggerire l’ambiente di tutto ciò che è di troppo.
E sembrerebbe che il sindaco Franco Pagano stia pensando di effettuare significativi cambiamenti, di «eliminare i corpi estranei» in seno alla maggioranza, «spuntando» cioè quegli elementi che non sono mai riusciti ad amalgamarsi bene con la compagine di governo e con lo spirito del “Patto della legalità”, gruppo politico cui fa capo Franco Pagano. Questo è ciò che trapela da fonti molto ben informate di Palazzo Convento. D’altronde, che la maggioranza si stia incamminando verso un nuovo percorso della sua storia è confermato dalla scelta del primo cittadino di aderire al Pd, di ispirazione renziana.
 Per ciò che concerne invece l’«espulsione» di un elemento della giunta (eufemisticamente definita “rimodulazione delle deleghe”), era questa un’eventualità già annunciata dal sindaco, e finora, causa altre incombenze non di poco conto, sempre rimandata. Ma adesso, riferiscono sempre le gole profonde di Palazzo Convento, l’ora  è vicina.
Il rimpasto sembrava, a parere del sindaco, un atto inderogabile volto a ridare nuovo vigore all’esecutivo. «La maggioranza cui ho l’onore di presiedere è forte e compatta» ha rassicurato Pagano, in questi ultimi giorni.  E proprio il desiderio e la necessità di tutelare la compattezza di tale maggioranza rende improrogabile la defenestrazione di quel «corpo estraneo» che adesso tutti, fuori e dentro le mura di Palazzo Convento, si chiedono chi possa essere.
 Chi sarà dunque radiato? Chi ha più nominations e rischia di fare le valigie e chiudere qui la sua avventura a Palazzo Convento? Chi rischia la poltrona e chi invece può dormire sonni tranquilli. Sarà forse eliminato Melidoni? Conosciuto per avere divina facoltà di dare o togliere la parola, seduto sul suo trono di presidente del consiglio, come un imperturbabile Budda con la kefiah? Sarà invece il mite Cavallaro? O il saggio e diplomatico Marasco? Oppure la scelta potrebbe cadere sul silente Mollese, sempre assorto nei suoi pensieri? Oppure, più verosimilmente, potrebbe fare i bagagli Dimasi il dissidente, che più di una volta si è lasciato andare ad esternazioni poco gradite a Franco Pagano? Potrebbe, ma il suo ringalluzzimento delle ultime ore, lascerebbe presagire il contrario.
 In realtà, e sono sempre gli informatissimi che ruotano intorno alla corte di Franco Pagano a riferirlo, il corpo estraneo in questione è Pina Lapa, l’assessore alla cultura: essa dovrebbe a breve essere deposta dal suo incarico. Pagano non solo le toglierà l’assessorato, ma la inviterà gentilmente a guadagnare la porta d’uscita. La motivazione è semplice: la Lapa non è si sarebbe mai integrata con la giunta, si sarebbe, per l’appunto, sempre comportata da «corpo estraneo», simpatizzando con le varie associazioni cittadine, che potrebbero essere animate da intenti politici; non sintonizzandosi sulla stessa frequenza della compagine guidata da Pagano; percorrendo sentieri lontani dalla filosofia che anima l’amministrazione.
Prova eclatante delle tensioni che vibravano dolenti al di sotto delle apparenze è la famosa lettera che l’assessore alla cultura redasse la scorsa primavera e che inviò non solo al sindaco e alla maggioranza, ma anche all’opposizione, la quale prese la palla al balzo per rivolgere ad un amareggiato sindaco strigliate e filippiche sul suo operato.
Una missiva, quella della Lapa, traboccante di malcontento e di denuncia per il modus operandi della giunta. Secondo l’assessore l’amministrazione non aveva realizzato nulla delle varie promesse fatte agli elettori, e questa inadempienza le cagionava grande turbamento. Pina Lapa denunciava inoltre l’incapacità di interagire con il sindaco, una sorta di incomunicabilità che l’aveva chiusa in un insopportabile isolamento.
Dopo un lungo periodo di tregua, Pagano riapre la questione Lapa, ma a questo punto, a quanto pare, non sono ammessi tentennamenti, l’assessore alla cultura dovrà lasciare Palazzo Convento. Ma cosa avrà scatenato il rintuzzarsi dei fuochi dell’ira? Due eventi sono degni nota. Il primo risale a una settimana fa. Giacomo Saccomanno organizza un incontro in piazza, a Nicotera Superiore, question time: il mare sporco. La Lapa, unico elemento della maggioranza presente, prende la parola e dichiara che il mare «è davvero sporco», benché Franco Pagano avesse invece affermato il contrario, giungendo ad invitare la stampa a non veicolare allarmismi. Altra circostanza: giovedì 8 agosto, consiglio comunale straordinario, si parla della delicata questione del QTRP (quadro territoriale regionale paesaggistico): la Lapa si schiera con la minoranza, che aveva chiesto, senza che la proposta trovasse accoglimento, di posticipare l’approvazione dell’importante documento.
Forse queste due situazioni non sono state determinanti ai fini della scelta di Pagano. Quel che è certo è che presto Pina Lapa dovrà abbandonare la poltrona di amministratore. L’assessorato ala cultura sarà assunto ad interim dal sindaco.

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