Nicotera.
In
merito alle dimissioni di Pina Lapa da assessore alla cultura, fa sentire
adesso la sua voce il consigliere d’opposizione Pino Brosrio. L’esponente di
Nicotera Mediterranea esordisce sottolineando il fatto che l’abbandono della
poltrona assessorile da parte della Lapa non sia stata un sorpresa per nessuno.
Per Brosio l’iniziativa
della Lapa può essere raccontata come la cronaca di una dimissione annunciata;
un’eventualità da sempre possibile tra i due, una specie di passeggiata su un
terreno minato: bastava mettere un piede nel posto sbagliato per creare una
deflagrazione. E la deflagrazione alla fine c’è stata: Pina Lapa ha lasciato
Palazzo Convento; il sindaco chiuso nel suo ufficio pensa a fortificare le sue
mura; la città attende che si assesti un nuovo equilibrio politico.
La scelta della Lapa,
secondo il consigliere, «sarebbe stata più efficace se fatta prima
dell’annunciata defenestrazione». Il finale sarebbe stato sempre lo stesso,
dati i difficili rapporti esistenti tra i due, ma «c’era solo da aspettare per
vedere se l’uscita dall’esecutivo della Lapa sarebbe avvenuta su iniziativa del
pilota di Palazzo Convento o su volontà dell’ormai ex assessore».
Come riorganizzerà
adesso il sindaco la sua giunta? Sulle caselle della scacchiera Pagano ha
alfieri, cavalli, torri e pedoni. Poiché l’unica regina ha lasciato Palazzo
Convento, al sindaco tocca riordinare la compagine con i pezzi che ha a
disposizione. Brosio ipotizza le prossime mosse. «Per forza di cose- osserva
Brosio- l’incarico assessorile dovrà andare a Dimasi o a Cavallaro. Dimasi sino
ad oggi si è fatto notare per qualche levata di scudo “alla Lapa” anche se il
suo disappunto è sempre rientrato velocemente. Il primo cittadino- ipotizza ancora
Brosio- potrebbe ingabbiarlo chiamandolo a far parte dell’esecutivo. Cavallaro,
comunque, è stato eletto con un maggior numero di voti e potrebbe accampare
motivate pretese. Non è da escludere l’ipotesi dell’ingresso in giunta del
presidente del consiglio Melidoni con Dimasi o Cavallaro al suo posto. Il
sindaco- avverte l’esponente di Nicotera Mediterranea- dovrà ben ponderare i
passi che farà se vuole evitare che chiusa una falla se ne apra un’altra».
Formulate le ipotesi di
eventuali scenari futuri, Brosio riconosce alla Lapa il dinamismo che animava
la sua azione di amministratrice, un dinamismo che però andava a cozzare con «i
tempi lunghi delle scelte gestionali». Da qui la strigliata alla maggioranza in
merito al rilento nella gestione della cosa pubblica. «I problemi che assillano
la città sono tanti- scrive Brosio- e meritano un diverso livello di
attenzione. Problemi che Pagano dovrà risolvere non addossando la
responsabilità sui ritardi accumulati». Per il consigliere d’opposizione è ora
che il sindaco si rimbocchi le maniche e pungoli «adeguatamente i “cavalli”
della sua squadra». «Gli stimoli ad accelerare i tempi sulle cose da fare-
rammenta Brosio- sono sempre partiti dall’opposizione, e probabilmente non
assisteremmo allo scempio e al fallimento della raccolta differenziata in
Marina e a Badia se il sindaco avesse accolto gli appelli dei consiglieri di
minoranza a far partire il progetto sin dallo scorso inverno per poi arrivare
all’estate con un adeguato rodaggio del servizio». La gestione della
differenziata, per Brosio, lascia intuire improvvisazione e superficialità,
pericolose per il bene comune, ma «in questa occasione, come in tante altre, la
maggioranza non ha avvertito la necessità di avviare un confronto con
l’opposizione».
«I gruppi presenti in
consiglio continueranno a lavorare nell’interesse della collettività- ha promesso
Pino Brosio- costringeremo il sindaco a tirare fuori dai cassetti problemi
quali quello del Piano strutturale comunale, il porto, la qualificazione
urbana. Senza dimenticare il mare, vera e propria Waterloo per la squadra al
governo della città. Fermo restando che- conclude Brosio intingendo la penna
nel vetriolo- fare opposizione a una maggioranza che non c’è non è cosa
facile».
Enza Dell’Acqua
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