giovedì 29 agosto 2013

Il consigliere Brosio sulle dimissioni di Pina Lapa



Nicotera. In merito alle dimissioni di Pina Lapa da assessore alla cultura, fa sentire adesso la sua voce il consigliere d’opposizione Pino Brosrio. L’esponente di Nicotera Mediterranea esordisce sottolineando il fatto che l’abbandono della poltrona assessorile da parte della Lapa non sia stata un sorpresa per nessuno.
Per Brosio l’iniziativa della Lapa può essere raccontata come la cronaca di una dimissione annunciata; un’eventualità da sempre possibile tra i due, una specie di passeggiata su un terreno minato: bastava mettere un piede nel posto sbagliato per creare una deflagrazione. E la deflagrazione alla fine c’è stata: Pina Lapa ha lasciato Palazzo Convento; il sindaco chiuso nel suo ufficio pensa a fortificare le sue mura; la città attende che si assesti un nuovo equilibrio politico.
La scelta della Lapa, secondo il consigliere, «sarebbe stata più efficace se fatta prima dell’annunciata defenestrazione». Il finale sarebbe stato sempre lo stesso, dati i difficili rapporti esistenti tra i due, ma «c’era solo da aspettare per vedere se l’uscita dall’esecutivo della Lapa sarebbe avvenuta su iniziativa del pilota di Palazzo Convento o su volontà dell’ormai ex assessore».
Come riorganizzerà adesso il sindaco la sua giunta? Sulle caselle della scacchiera Pagano ha alfieri, cavalli, torri e pedoni. Poiché l’unica regina ha lasciato Palazzo Convento, al sindaco tocca riordinare la compagine con i pezzi che ha a disposizione. Brosio ipotizza le prossime mosse. «Per forza di cose- osserva Brosio- l’incarico assessorile dovrà andare a Dimasi o a Cavallaro. Dimasi sino ad oggi si è fatto notare per qualche levata di scudo “alla Lapa” anche se il suo disappunto è sempre rientrato velocemente. Il primo cittadino- ipotizza ancora Brosio- potrebbe ingabbiarlo chiamandolo a far parte dell’esecutivo. Cavallaro, comunque, è stato eletto con un maggior numero di voti e potrebbe accampare motivate pretese. Non è da escludere l’ipotesi dell’ingresso in giunta del presidente del consiglio Melidoni con Dimasi o Cavallaro al suo posto. Il sindaco- avverte l’esponente di Nicotera Mediterranea- dovrà ben ponderare i passi che farà se vuole evitare che chiusa una falla se ne apra un’altra».
Formulate le ipotesi di eventuali scenari futuri, Brosio riconosce alla Lapa il dinamismo che animava la sua azione di amministratrice, un dinamismo che però andava a cozzare con «i tempi lunghi delle scelte gestionali». Da qui la strigliata alla maggioranza in merito al rilento nella gestione della cosa pubblica. «I problemi che assillano la città sono tanti- scrive Brosio- e meritano un diverso livello di attenzione. Problemi che Pagano dovrà risolvere non addossando la responsabilità sui ritardi accumulati». Per il consigliere d’opposizione è ora che il sindaco si rimbocchi le maniche e pungoli «adeguatamente i “cavalli” della sua squadra». «Gli stimoli ad accelerare i tempi sulle cose da fare- rammenta Brosio- sono sempre partiti dall’opposizione, e probabilmente non assisteremmo allo scempio e al fallimento della raccolta differenziata in Marina e a Badia se il sindaco avesse accolto gli appelli dei consiglieri di minoranza a far partire il progetto sin dallo scorso inverno per poi arrivare all’estate con un adeguato rodaggio del servizio». La gestione della differenziata, per Brosio, lascia intuire improvvisazione e superficialità, pericolose per il bene comune, ma «in questa occasione, come in tante altre, la maggioranza non ha avvertito la necessità di avviare un confronto con l’opposizione».
«I gruppi presenti in consiglio continueranno a lavorare nell’interesse della collettività- ha promesso Pino Brosio- costringeremo il sindaco a tirare fuori dai cassetti problemi quali quello del Piano strutturale comunale, il porto, la qualificazione urbana. Senza dimenticare il mare, vera e propria Waterloo per la squadra al governo della città. Fermo restando che- conclude Brosio intingendo la penna nel vetriolo- fare opposizione a una maggioranza che non c’è non è cosa facile».
Enza Dell’Acqua

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