Nicotera.
Dieta
mediterranea. Forse il convegno di martedì sera, tenutosi a palazzo Convento,
aiuterà a smorzare definitivamente le polemiche sulla questione della dieta
mediterranea e sul presunto “scippo” di cui Nicotera e i nicoteresi sarebbero
vittime.
La faccenda si è fatta
sempre più incandescente, in un crescendo di polemiche, specie nelle ultime
settimane. Martedì scorso la sala consiliare di palazzo Convento ha ospitato
un’autorevole assise proprio per mettere un po’ di ordine in una questione
intorno alla quale stanno fiorendo incontrastate tutta una serie di
inesattezze.
Il convegno, che ha
avuto per oggetto proprio la presentazione della legge Greco/Sergio, è stato
fortemente voluto dal consigliere regionale Vincenzo Pasqua, affinchè essa fosse
spiegata e illustrata a Nicotera e ai suoi abitanti, e ciò, in primis, per
spirito di servizio nei confronti della sua terra natìa, ma anche per fugare il
campo da ogni confusione o fraintendimento. Un parterre altamente referenziato
ha così esposto alla città le grandi potenzialità di questa enorme risorsa, e
delle sue ricadute economiche sul territorio, ma ci si è anche lungamente
soffermati sulla proposta di legge, del suo stato ancora “in fieri”, delle
modifiche che potranno essere apportate e soprattutto su una cosa, e cioè che
la 54/2015 va a valorizzare Nicotera, orientandosi a dare risalto alla sua
centralità nell’ambito di quel grande bene immateriale dell’umanità- i cui
studi cominciarono proprio nella cittadina costiera.
Il nutrito tavolo dei
relatori era composto da rappresentanti del mondo scientifico e della politica.
Il dibattito ha visto gli interventi del professor Antonino De Lorenzo, uno dei
più importanti studiosi di nutrizione e di dieta mediterranea; del dottor
Felice Spingola, economista; il nutrizionista Daniele
Basta e l’agronomo Giuseppe Perri. A spiegare la legge è intervenuto il suo
firmatario, Orlandino Greco, ma è con l’intervento del consigliere Vincenzo
Pasqua che si è potuto entrare nel vivo della questione e dipanare l’intricata
matassa delle errate informazioni, circolate finora in merito alla vicenda.
La proposta dei legge
Greco /Sergio non decentra o mortifica Nicotera, anzi rappresenta per essa il
punto di partenza. Nicotera è, e rimane, la città della dieta mediterranea di
riferimento. La nuova legge prevede che l’importante bene immateriale
dell’umanità diventi un valore collettivo per tutta la Calabria, partendo
proprio da un marchio che vede protagonista il nome della città. La sua
centralità è dunque assicurata. Ma la polemica si è sviluppa soprattutto
sull’affaire “Fondazione” che, secondo la legge Grillo del 2013, sarebbe dovuta
sorgere a Nicotera, in quanto “comune elettivo” della dieta mediterranea. E qui
la verità che è emersa renderebbe inutile ogni controversia e diatriba in
merito, in quanto la fondazione sancita dalla legge Grillo non è che un
fantasma. Un ente in house, uno di quelli che per decreto legge hanno le ore
contate, che non esiste nell’anagrafe contabile della Regione, che non è
censito. Dunque, stando così le cose, verrebbe da dire “tanto chiasso per
nulla”, perché per la “fondazione” che non c’è non è mai stato stanziato il
becco d’un quattrino, in questi due anni di vita. Nel 2014, quando era ancora
in carica il governo Scopelliti, per essa non è stato preventivato alcun budget,
né il comune di Nicotera, d’altro canto, si è presentato alla Regione per
pretendere di accendere i riflettori sull’ente in house.
Un accordo si è
comunque raggiunto: l’Odmir, l’osservatorio delle dieta mediterranea, potrà
aver sede a Nicotera. E altre migliorie potranno essere accolte, tutte a
beneficio del territorio.
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