domenica 23 agosto 2015

Dieta Mediterranea: Nicotera diserta il consiglio straordinario.



Nicotera. Questione dieta mediterranea. Il consiglio comunale di giovedì  ha fatto emergere alcuni aspetti che val la pena sottolineare.
Il caso è scoppiato lo scorso giugno quando è stata presentata una proposta di legge che rivedeva il carattere della 45/2013, firmata da Alfonsino Grillo. Tale proposta di legge, stilata dai consiglieri regionali Orlandino Greco e Sergio Franco, continua a vedere in Nicotera la sede naturale della dieta mediterranea, la novità sostanziale è che cancella la Fondazione e crea l’Odmir, cioè un osservatorio per il monitoraggio e la promozione dell’importante bene immateriale dell’umanità. Un comitato di esperti che, a titolo gratuito, si attiveranno nel proprio ruolo e la cui sede è il consiglio regionale.
La cosa però ha suscitato, tra gli addetti nicoteresi ai lavori, qualche perplessità. Uno dei primi a scendere in campo è stato Antonio Montuoro, presidente dell’Accademia della Dieta mediterranea, nonché cognato del consigliere Pino Brosio.
Questo l’antefatto. Gli eventi recenti vedono un consiglio straordinario, proprio sulla vexata quaestio, indetto immediatamente dal sindaco dopo il suggerimento giuntogli da Montuoro, come ha ammesso lo stesso nel corso di una intervista radiofonica. Pubblica assise ampiamente pubblicizzata in paese, tramite dei manifesti affissi un po’ ovunque. Ma tale capillare informazione non ha ottenuto i risultati sperati. Nel consiglio di giovedì, infatti, non c’erano nemmeno trenta persone. Segno chiaro e inequivocabile che i cittadini hanno preferito disertare un evento che, evidentemente, non incontrava, in questo preciso momento storico, la loro sensibilità. Un’estate difficile in cui mare inquinato e strade invase dalla spazzatura sono stati i veri, terribili, protagonisti; in cui la questione depurazione è balzata in primo piano, in cui la città era (ed è) sporca, spesso maleodorante, in cui l’acqua al manganese in Marina continua a sgorgare nelle case dei cittadini, nell’indifferenza generale. Ma, soprattutto, è doveroso sottolineare che nel consiglio sulla dieta mediterranea mancavano gli attori protagonisti di questa notevole risorsa, e cioè commercianti, operatori turistici, ristoratori, agricoltori. Insomma, tutto quel mondo produttivo che dovrebbe essere il vero motore dell’importante risorsa e opportunità.
A presenziare c’era invece la parentela dei consiglieri, oltre che delle sedie vuote, simbolo di quell’incomunicabilità tra Palazzo e cittadini che si fa sempre più notevole.
Forse il problema vero, non è che «la collettività non ha compreso bene il favore che noi abbiamo», come argomentato da Antonio Montuoro,  uno dei più vivaci apasionados in difesa della legge 45/2013,  durante il suo intervento. Anzi, si direbbe che la collettività abbia compreso benissimo che le priorità di Nicotera siano altre.
Due posizioni insomma, quella del consiglio e quella dei cittadini, che sembrano viaggiare in due direzioni ostinate e contrarie e che faticano ad incontrarsi.
In pratica, non si sono visti consigli straordinari per la questione mare o spazzatura. Il sindaco ha preferito indire un consiglio su una questione che poi è una “non questione”, e cioè :la legge Greco/Franco dello scorso 30 giugno non mette in discussione la centralità di Nicotera nell’ambito della dieta mediterranea. Sostituisce, semplicemente, la “Fondazione”, che dal 1° gennaio del 2015 ha di fatto sede a Nicotera, con l’Odmir.
Ritenere che la fondazione potrebbe essere una risorsa o un volano di sviluppo per il territorio non è un principio sbagliato,  tuttavia la questione della dieta mediterranea fino ad oggi è stata gestita in ristrettissime cerchie e intrecci familiari, come nelle più consolidate tradizioni di paese, che nulla hanno a che vedere con gli interessi di Nicotera, città economicamente allo sbando. 

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