sabato 8 agosto 2015
Migranti 6. I bambini.
Tra i 427 migranti approdati ieri mattina, c’erano anche 10 bambini, questa volta tutti accompagnati. Le complesse operazioni di identificazione svoltesi, per tutta la giornata di ieri, in questura, hanno permesso il ricongiungimento dei minori con i loro genitori. Si sono potuti così ricomporre intere famiglie. Ma purtroppo, capita spessissimo, che tra i migranti vi siano dei minori non accompagnati. Approdano sulle coste italiane senza conoscere mezza parola di italiano, senza saper dire chi sono, senza saper raccontare nulla di sé. In questo caso, per l’ufficio immigrazione della questura di Vibo, la cui dirigente è al dottoressa Concetta Gangemi, il lavoro diventa decisamente più complicato. Lo è già quando si tratta di identificare degli adulti, per i bambini insorgono poi una serie di altri problemi, vista anche la delicatezza dei singoli casi. I minori vengono affidati agli enti preposti; un ruolo notevole viene svolto dai servizi sociali. Di questi giovanissimi immigrati nulla si sa, se non che sono stati imbarcati su un barcone da chi cercava di metterli in salvo. Infanzie rubate, gioventù stritolate dal malaffare, come per quello scafista minorenne, che tentava di mimetizzarsi tra gli 800 migranti approdati a Vibo Marina lo scorso 16 luglio
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