Nicotera.
In azione a Nicotera la banda dello specchietto retrovisore rotto, che ha già
messo a punto diverse rapine. Il trucco, per la verità, è piuttosto datato, ma
è una tecnica ancora molto in voga e che riesce a mietere molte vittime. I
malcapitati sono in genere persone anziane che si fanno circuire dai
delinquenti appostati in punti strategici. E la location prediletta della banda
dello specchietto è la strada provinciale nei pressi della stazione, in quanto
la carreggiata si presta al loro scopo.
La
truffa consiste nel far credere alle vittime di aver rotto, transitandovi
accanto, lo specchietto retrovisore di un’auto. All’uopo l’autovettura
“infortunata” è posta nei pressi dove la strada si restringe, e dove le
automobili sono costrette a sfiorarsi. Il truffatore, individuata la vittima,
in genere sola e anziana, la costringe a fermarsi e le fa credere di aver
cagionato un danno alla sua automobile. A quel punto, cominciano le trattative
per un’eventuale assicurazione. Ma il malvivente si dimostra benevolo con la
persona autrice del sinistro e propone un patteggiamento, che in genere va dai
50 ai 100 euro.
Il
malcapitato pur di evitare un esoso aumento della propria assicurazione,
sceglie la strada del “patteggio”. Una volta presi i soldi, il malviventi ed
eventuali complici si dileguano nel nulla. Solo dopo la persona capisce di
essere stata vittima di una truffa. L’ultimo colpo la banda dello specchietto
retrovisore lo ha messo a punto ieri mattina. Ore 8. Una signora anziana
percorre la provinciale che da Nicotera Superiore porta a Nicotera Marina. Improvvisamente
viene fermata da due soggetti. A questo punto il copione si ripete: i
malviventi reclamano l’assicurazione, la signora, presa in contropiede, è
confusa e diviene facilmente circuibile,
poi i truffatori propongono di aggiustare tutto: 70 euro e “facciamo
finta che non sia successo nulla”.
Qualche
giorno addietro, è toccato ad un agricoltore che si ritirava a casa con la sua
motoape. Mentre ad un altro anziano signore è successo per ben due volte. La
prima volta è andata bene ai truffatori, ma la seconda il signore ha
manifestato l’intenzione di chiamare i Carabinieri, al che i malviventi hanno
preso la via della fuga.
Da
quel che è dato sapere la truffa ha luogo anche in alcuni punti strategici di
Tropea e Capo Vaticano, là dove le carreggiate si prestano alla solita
messinscena. Sulla febbrile attività delinquenziale stanno indagando i
Carabinieri i quali sperano di poter beccare sul fatto i truffatori, per questo
è essenziale che i malcapitati chiamino immediatamente le forze dell’Ordine
semmai si ritrovino coinvolti in un tale circostanza.
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