sabato 8 agosto 2015

In azione la banda dello specchietto rotto.



Nicotera. In azione a Nicotera la banda dello specchietto retrovisore rotto, che ha già messo a punto diverse rapine. Il trucco, per la verità, è piuttosto datato, ma è una tecnica ancora molto in voga e che riesce a mietere molte vittime. I malcapitati sono in genere persone anziane che si fanno circuire dai delinquenti appostati in punti strategici. E la location prediletta della banda dello specchietto è la strada provinciale nei pressi della stazione, in quanto la carreggiata si presta al loro scopo.
La truffa consiste nel far credere alle vittime di aver rotto, transitandovi accanto, lo specchietto retrovisore di un’auto. All’uopo l’autovettura “infortunata” è posta nei pressi dove la strada si restringe, e dove le automobili sono costrette a sfiorarsi. Il truffatore, individuata la vittima, in genere sola e anziana, la costringe a fermarsi e le fa credere di aver cagionato un danno alla sua automobile. A quel punto, cominciano le trattative per un’eventuale assicurazione. Ma il malvivente si dimostra benevolo con la persona autrice del sinistro e propone un patteggiamento, che in genere va dai 50 ai 100 euro.
Il malcapitato pur di evitare un esoso aumento della propria assicurazione, sceglie la strada del “patteggio”. Una volta presi i soldi, il malviventi ed eventuali complici si dileguano nel nulla. Solo dopo la persona capisce di essere stata vittima di una truffa. L’ultimo colpo la banda dello specchietto retrovisore lo ha messo a punto ieri mattina. Ore 8. Una signora anziana percorre la provinciale che da Nicotera Superiore porta a Nicotera Marina. Improvvisamente viene fermata da due soggetti. A questo punto il copione si ripete: i malviventi reclamano l’assicurazione, la signora, presa in contropiede, è confusa e diviene facilmente circuibile,  poi i truffatori propongono di aggiustare tutto: 70 euro e “facciamo finta che non sia successo nulla”.
Qualche giorno addietro, è toccato ad un agricoltore che si ritirava a casa con la sua motoape. Mentre ad un altro anziano signore è successo per ben due volte. La prima volta è andata bene ai truffatori, ma la seconda il signore ha manifestato l’intenzione di chiamare i Carabinieri, al che i malviventi hanno preso la via della fuga.
Da quel che è dato sapere la truffa ha luogo anche in alcuni punti strategici di Tropea e Capo Vaticano, là dove le carreggiate si prestano alla solita messinscena. Sulla febbrile attività delinquenziale stanno indagando i Carabinieri i quali sperano di poter beccare sul fatto i truffatori, per questo è essenziale che i malcapitati chiamino immediatamente le forze dell’Ordine semmai si ritrovino coinvolti in un tale circostanza.

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