martedì 18 agosto 2015

Migranti 8. E' nata Blessing.



Si chiama Blessing, è nata ieri all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Occhi scuri, pelle nera, è venuta al mondo nel Paese che ha ospitato i suoi genitori in fuga, quasi un anno fa.  Pesa 2 kili e 800 grammi, un dolce fagottino con tanta voglia di vivere, figlia di due persone in cerca di un domani migliore e figlia adottiva di tutti i briaticesi che ormai da anni convivono con gli ospiti arrivati dal mare. La sua mamma si chiama Mabel, adesso ha 19 anni, è sbarcata sulle coste calabresi il 16 settembre scorso. Insieme a lei altri 506 migranti, tra i quali anche il suo giovane compagno, suo coetaneo e compagno di scuola. Si, perché quando Mabel e il suo fidanzato hanno deciso di tentare il salto nel vuoto, abbandonando la loro terra, avevano da poco conseguito il diploma. Una scelta quasi obbligata, vista e considerata la totale mancanza di prospettive per il futuro offerte dalla Nigeria, loro patria. E poi insieme il viaggio della speranza. Quel lontano martedì di settembre sono giunti in Italia a bordo di un mercantile sporco e macilento, sebbene il nome, “Blue Esmerald”, evocasse un viaggio da sogno in un mare sconfinato e brillante. Era tarda sera. E le operazioni di riconoscimento sono durate tutta la notte. Il giorno dopo il trasferimento al “Costa bella” di Briatico, la struttura turistica da qualche anno convertita a centro di accoglienza per migranti.
Qui è iniziata la sua nuova vita. Mabel si è accorta di essere in dolce attesa a dicembre, nel periodo di Natale. Alla gioia della notizia di una nuova vita che si faceva strada, si sono aggiunte le preoccupazioni per l’incertezza del domani, tutt’altro che definito. Infatti, la domanda presentata per il riconoscimento dello status di rifugiato politico, non è stata accolta. Analoga sorte per la domanda del fidanzato di Mabel.
Ma, nonostante le paure e le insicurezze, è arrivata a infondere coraggio e rinnovata voglia di lottare la piccola Blessing, il cui nome, scelto dai genitori, non a caso significa “benedizione” , ma anche “ringraziamento”. E Blessing è un grazie infinito alla vita, al destino benevolo, alla vita salvata ai suoi genitori e al popolo che l’ha accolta, come propria figlia.
Domani Mabel con la sua piccola Blessing ritornerà al Costa bella. Il suo ricovero in ospedale è durato qualche giorno in più poiché la piccola è nata con taglio cesareo.
Blessing, inconsapevole portatrice di un messaggio di vittoria e della vita che trionfa sulle avversità, è attesa da ospiti e personale con trepidazione e affetto.
A Briatico le strutture adibite a centri di accoglienza sono due, oltre al già citato Costa bella , c’è il Torre Sant’Irene. Sono in tutto 300 gli immigrati, distribuiti nelle due strutture, che qui ricevono assistenza finché non avranno chiarito la loro posizione di fronte allo Stato italiano, se hanno cioè diritto oppure no al riconoscimento dello status di rifugiato politico. Ma mentre si svolge il disbrigo delle complesse pratiche, gli ospiti della struttura, grazie all’Associazione Monteleone Protezione Civile, di cui il presidente è Marco Talarico, possono accedere ad una serie di corsi di formazione, sia linguistica che professionale.
Infatti, in base a una convenzione sottoscritta dalla associazione con il CTP di Tropea, gli immigrati possono usufruire di corsi per imparare la lingua italiana, ma non solo. Sono anche previsti una serie di corsi professionali di piastrellista, cartongessista, conduttori di macchine agricole. Si lavora alacremente per dare un domani anche alla piccola Blessing.

Nessun commento:

Posta un commento