sabato 8 agosto 2015

Nella "preicciola" domina l'incuria.







Nicotera. Della scogliera Provenzana ci siamo interessati molte volte: un luogo suggestivo, sul lato nord della spiaggia nicoterese, formata da scogli millenari, la cui grandezza va poi diminuendo man mano che procede verso l’interno. I sassi diventano più piccoli, e, andando verso Torre Parnaso, i massi diventano nuovamente via via più grandi. L’area di cui ci occuperemo in questo articolo è quella che si trova poco dopo la zona Medameo. Esattamente nei pressi di quegli scogli che qualcuno deturpò, lo scorso aprile, imprimendogli sopra delle scritte con la vernice spray. La tematica in oggetto è sempre la stessa: la mancanza di etica ambientale che rovina una delle area più belle della Costa degli Dei. Le foto che qui proponiamo mostrano il degrado totale in cui versa la “preicciola”; sulle sue pietre arse dal sole si trova di tutto: ogni genere di immondizia, ma soprattutto, a dare sfoggio di sé, sono le decine di pneumatici, depositate dalle mareggiate sulle costa. Osservando da lontano la bianca scogliera la si vede puntellata da centinaia di macchioline nere, ma basta una semplice escursione in pedalò, per vedere da vicino che quelle macchie scure altro non sono che i copertoni dei più svariati automezzi. Ma in genere, sulle pietre della preicciola, si può trovare tutto quanto il mare è capace di consegnare alle sponde che lo circondano, e che è esattamente tutto ciò che viene abbandonato nei vari fossi, che durante le piene diventano dei veri e propri fiumi che portano in mare quanto nei loro alvei vi è abbandonato. Se si considera che l’intero territorio nicoterese è lastricato da decine di fiumane, e che tutte sono lasciate in balia della vegetazione selvaggia e dell’incuria più totale; se si considera, inoltre, che l’etica ambientale di molti è uguale a zero, ecco che il risultato è quello che si vede in queste foto, un risultato assai avvilente, se si pensa che la “preicciola” è spesso oggetto di escursioni in barca da parte dei turisti.
Ma c’è un problema nel problema, ed è quello del mancato smaltimento delle gomme d’auto di cui si trova invasa la scogliera. La loro cospicua presenza rivela che, evidentemente, lo smaltimento delle stesse non avviene secondo le modalità previste dalla legge. Eppure la gestione degli pneumatici fuori uso è regolamentata da precise leggi stabilite dal Codice ambientale. Dati alla mano (forniti dall’Automobil club) le gomme degli automezzi, in Italia, che arrivano fine ciclo sono, ogni anno, oltre 380.000 tonnellate. Per il loro smaltimento esistono anche dei contributi statali a produttori e rivenditori.
Per la tutela dell’ambiente esistono normative ben precise. Quelle attuali sono regolamentate dal Ministero dell’Ambiente  e della tutela del territorio e del mare.
Ma le spiagge ricolme di pneumatici, in seguito alle mareggiate, svelano che qualcosa non va per il verso giusto, e che non sempre le regole vengono rispettate. Sempre in tema di pneumatici, le cronache dello scorso anno ci raccontano che nel mese di giugno divampò un terribile incendio nei pressi dell’ex depuratore, in zona fosso San Giovanni. Sembra che a prendere fuoco fu un enorme cumulo di pneumatici, che si trovavano lì accatastati. Si sviluppò un notevole rogo che diede del filo da torcere ai vigili del fuoco intervenuti per sedarlo.
Il territorio nicoterese è pieno di meraviglie naturali: la scogliera, la pineta, il mare. Posti bellissimi e abbandonati ad un incuria avvilente. Luoghi di incommensurabile fascino che per la loro bellezza potrebbero rilanciare il turismo in una zona economicamente depressa e in cui la discussa questione del mare ha contribuito a far tristemente retrocede ancora di più.
L’assessorato all’Ambiente è affidato a Federico Polito. Il territorio attende cure massicce.

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