Nicotera. Dopo la commissione di accesso agli atti e i carabinieri in seguito al caso elicottero, gli investigatori tornano al Comune. Precisamente i militari della Guardia di Finanza in Forza al Nucleo Polizia tributaria.
In tutto 27 unità, dislocate tra il comune,
la stazione unica appaltante e il water front appena ultimato a Nicotera
Marina. Il sopralluogo nei pressi dell’opera costata 700 mila euro non è stato affatto
casuale. Anzi, proprio il costoso lavoro nella frazione marittima è al centro
del blitz che ha portato le Fiamme Gialle nel comune costiero, e che le ha
viste al lavoro fino al tardo pomeriggio. I militari sono usciti dalla casa
comunale alle sette di sera portando con sé una ragguardevole mole di
documenti. L’attività investigativa nasce su impulso della Procura di Vibo
Valentia a seguito dell’apertura di un inchiesta finalizzata a capire se e come
siano stati commessi degli illeciti nella realizzazione dell’opera realizzata
con fondi europei, dalla gara d’appalto all’uso dei materiali usati. Il tutto è
partito a seguito di una denuncia fatta da un imprenditore che aveva
partecipato al bando di gara. Aggiudicataria dell’appalto era stata la ditta
vibonese Chiariello Group. L’imprenditore querelante, assai poco persuaso della
regolarità della procedura, ha presentato un esposto in Procura, corredando la
denuncia con una serie molto circoscritta di dati, foto ed elementi che, nelle
sue intenzioni, andavano ad attestare le gravi irregolarità verificatesi nel
corso della fase appaltante.
Ma adesso, dunque, parrebbe
che la denuncia dell’imprenditore abbia avuto degli importanti sviluppi. La
cosa, anzi, si sta velocemente allargando a nuovi livelli. Infatti, compito
delle Fiamme Gialle non sarà solo quello di accertare la regolarità nella
procedura della gara, ma anche diversi aspetti della realizzazione dell’opera.
Tra i vari reati, infatti, che potrebbero essere rilevati vi è quello di truffa
in pubbliche forniture e frode per l’erogazione di denaro pubblico. Ma non
solo. Alla polizia tributaria guidata dal maggiore Alessio Iannone anche il compito di stabilire se vi siano state
irregolarità nell’attribuzione dell’opera in virtù della generosa offerta al
ribasso proposta dalla ditta aggiudicataria. I finanzieri, come precisato, si
sono recati presso il water front oggetto dei costosi interventi. Pare abbiano
verificato con i loro occhi ciò che il Quotidiano da tempo aveva denunciato, ovvero
gli incipienti segni di un degrado galoppante, totalmente ingiustificabile in
un opera ancora nemmeno consegnata: crepe nell’asfalto, incuria generalizzata,
e illuminazione praticamente assente. Aspetto, quest’ultimo, che rende la zona,
al calar della sera, malsicura e impraticabile. Ora tutto è passato al setaccio
della Guardia di Finanza, e l’inchiesta sembra presagire nuovi
sviluppi.
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