Nicotera.
Pur
nel clima di confusione in cui annaspa Nicotera in questa delicata fase di
interregno sospesa tra le dimissioni del sindaco e la decisione che dovrà
prendere Roma, la città assiste con apparente indifferenza l’evolversi degli
eventi. Ma soprattutto prova ad immaginare chi sarà il prossimo sindaco che il
destino ha in serbo per lei. Il tessuto politico e sociale nicoterese dovrà partorire il prossimo primo cittadino. Un contesto che non ha oggettivamente brillato di intraprendenza e
solerzia nel difendere una città scopertasi vulnerabile e priva di ogni degna
rappresentazione politica o istituzionale. Preso atto di questo inconfutabile
dato, chi sono attualmente i personaggi politici nicoteresi che potrebbero ambire
alla difficile poltrona? Nelle consultazioni elettorali del 2012 erano ben
cinque gli aspiranti. Quelle cinque liste sembravano l’inconfutabile
segno che c’era una Nicotera armata di una seria passione civica e politica che
avrebbe, una volta per tutte, cambiato le sorti di una città illanguidita e
dolente. L’entusiasmo dei concorrenti però finì presto, i sogni di gloria e la sete di riscatto
impallidirono, schiacciati dai 1350 voti della lista Patto per la legalità, cui
era a capo Franco Pagano. Ma chi potrebbe adesso occupare quel ruolo, non certo
semplicissimo, visto e considerato i riflettori della Prefettura sempre accesi, sospetti non sempre infondati, e una ragguardevole serie di criticità? Già si
mormora in città di alcuni soggetti che starebbero affilando le armi. Alcuni
paiono scontati. Cominciamo dall’eterno aspirante sindaco Enzo Comerci,
attualmente presidente del gruppo politico “Azione democratica per il
Vibonese”. Quante chances abbia Comerci di mettersi alla guida di palazzo
Convento è presto dirlo, certo egli rappresenta l’elettorato di destra un po’
più integralista, oltre che essere titolare di alcune note iniziative per la
salvaguardia dei diritti dei cittadini. Altro papabile Beniamino Lapa, geometra, attualmente uno dei
più noti militanti del Movimento 14 luglio. Figlio di Ciccio Lapa, che ha
rivestito il ruolo di sindaco negli anni ’70, Beniamino ha collaborato, come
consulente tecnico, con la giunta Adilardi, negli anni Novanta. I bene
informati, però, riferiscono che sarà Pina, la sorella, assessore alla Cultura
della giunta Pagano, la vera candidata a sindaco della famiglia. Papabile anche
Antonio Leonardo Montuoro, cognato del consigliere Pino Brosio, nonché uno dei
più accesi sostenitori della Dieta Mediterranea. Montuoro ha spesso sfoggiato
una certa sicurezza nel dichiarare di poter, e saper, risollevare il paese,
anche in virtù della sua vulcanicità di idee. Un’altra sorpresa potrebbe essere
Pino Marasco, ex assessore all’Ambiente della giunta Pagano, della quale si è
distaccato in malo modo quasi due anni fa in seguito ad inconciliabili dissidi
interni. Voci di corridoio riferiscono che potrebbe scendere in campo anche
Salvatore Rizzo, ex consigliere provinciale, già sindaco e assessore, con un’esperienza
politica notevole alle spalle. Rimane da capire se l’associazionismo cattolico, dal quale
è arrivata, per intenderci, l’ex consigliera Anna Maria Giofrè, proporrà un suo
candidato. E se la stessa iniziativa sarà intrapresa dal neo costituito gruppo
civico Movimento 14 luglio.
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