venerdì 7 ottobre 2016

Lo scatto d'orgoglio del sindaco Franco Pagano.



Nicotera. Da ieri la città non ha più un sindaco. Nicotera vive dunque una specie di fase di interregno. Si attende, infatti, la decisione del Consiglio dei Ministri che in questi giorni dovrebbe deliberare in merito alla richiesta di scioglimento avanzata dal prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona. In caso di parere favorevole, il comune di Nicotera, per la terza volta consecutiva, sarà obbrobriosamente insignito del disonorevole marchio dello scioglimento per mafia. In quel caso, comincerà la fase commissariale, che durerà 18 mesi, salvo proroghe. Se invece Angelino Alfano respingerà la richiesta prefettizia, e il sindaco, non dovesse ritornare sui suoi passi, la città avrà un solo commissario ad acta che la traghetterà fino alle prossime elezioni. Il funzionario governativo ricoprirà un periodo breve, della durata all’incirca di otto mesi. Ma c’è un’altra ipotesi da prendere in considerazione. Sempre nel caso in cui il Consiglio dei Ministri non deliberi lo scioglimento dell’esecutivo Pagano, nella prossima civica assise (perché, ricordiamolo, la giunta è ancora alla guida di palazzo Convento), i consiglieri potrebbero chiedere al sindaco di ripensarci. Franco Pagano potrebbe in questo caso rimontare in sella e riprendere la guida di un’amministrazione comunque allo sbando, fiaccata nell’immagine e nelle forze dagli ultimi turbolenti fatti. Ma se questa ipotesi fosse plausibile, che senso avrebbero avuto adesso le dimissioni del sindaco? Forse potrebbero rappresentare uno scatto d’orgoglio e un tentativo disperato di riqualificare la propria immagine. In ogni caso ogni ipotesi rimane sul tappeto, in attesa di sapere cosa deciderà Roma.
Per quanto riguarda le reazioni, tutto tace. E’ da quel 14 settembre- giorno dell’atterraggio del famigerato velivolo nuziale- che la città ha alzato un muro di silenzio che pare impossibile abbattere. L’atmosfera è irreale. Pare che nessuno si sia accorto di niente: né della bagarre sulla questione dell’elicottero, né adesso con la scelta dimissionaria di Pagano. La politica locale, sempre avvezza a pontificare su qualsiasi evento cittadino a mezzo stampa, in questa occasione si è chiusa in un mutismo senza precedenti. Nemmeno le dimissioni del sindaco ha sciolto le lingue dei politici di paese, quelli, per intenderci, che inviavano note ai giornali ad ogni piè sospinto. Sono diventati delle statue di sale, refrattari ad ogni stimolo, ad ogni evento, al terribile momento di caos che Nicotera sta vivendo. Eppure, un dato merita una riflessione: da un tessuto sociale che si è vestito di ignavia e indifferenza dovrà venire fuori il prossimo sindaco. Incontestabile dato che svela che Nicotera non è ancora pronta al cambiamento.

Nessun commento:

Posta un commento