mercoledì 13 settembre 2017

Comune. Organico azzerato e ricollocato.



Questo articolo è uscito il 23 marzo del 2017
Nicotera. Organico al completo a palazzo Convento. La terna commissariale alla guida del Comune ha sistemato i settori dirigenziali. Tornano al loro posto tutti i dirigenti delle varie aree così come erano prima dello scioglimento, per infiltrazioni mafiose, del consiglio comunale. Lo scorso ottobre, quando la firma del Presidente della Repubblica aveva posto fine al mandato della Giunta Pagano, in ottemperanza alla richiesta del prefetto di Vibo Valentia, la guida del Comune era stata provvisoriamente affidata alla vice prefetto Lucia Iannuzzi. La funzionaria statale aveva, per come stabilisce la procedura in merito, azzerato le nomine dei dirigenti. Dall’area tecnica all’ufficio legale al responsabile della Polizia municipale, i dirigenti erano stati deposti e tutte le deleghe passarono nelle mani del segretario Vincenzo Calzone. La cosa sembrò a tutti ovvia, e non solo perché l’azzeramento delle nomine è un atto dovuto con l’avvicendamento di un nuovo amministratore nella casa municipale, ma anche perché le posizioni di tre dirigenti di aree strategiche dell’ente (vigili urbani, ufficio tecnico, ufficio legale) erano finite non solo al vaglio degli investigatori, per alcune note questioni giudiziarie, ma erano inoltre entrate a pieno titolo nella corposa relazione che decretava lo scioglimento dell’esecutivo Pagano. Sia il dirigente dell’area tecnica Carmelo Ciampa, che il responsabile della Polizia municipale, Gregorio Milidoni, erano coinvolti nella clamorosa vicenda dell’atterraggio dell’elicottero in pieno centro storico, lo scorso 14 settembre. Entrambi, infatti, risultarono indagati per abuso d’ufficio da parte della procura di Vibo Valentia. Ma non solo. Un mese prima dell’arrivo del decreto di scioglimento del consiglio comunale, un'altra batosta si abbatteva sull’ufficio tecnico: il dirigente veniva raggiunto da un avviso di garanzia per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico nell’ambito dell’appalto sui costosi lavori del waterfront a Nicotera Marina. Per quanto riguarda l’ufficio legale, anche l’avvocato Salvatore Campisi veniva contemplato nel decreto di scioglimento, e non solo per la stretta parentela con una persona arrestata per associazione mafiosa, ma anche perché la sua posizione era, per così dire, irregolare, in quanto, benché fosse scaduto il contratto con l’Ente, grazie all’abusato istituto delle proroghe, manteneva il suo posto nell’area legale del Comune. Questa è la premessa. Alla data odierna prendiamo atto che il dirigente Ciampa è stato ricollocato dai Commissari al suo posto. Solo Gregorio Melidoni non rioccupa la poltrona dirigenziale, perché, pare, il suo mandato era provvisorio dal 2003: era dunque comandante facente funzioni in quanto il più anziano dell’organico. Ma ora il suo mandato risulta inconferibile. La morale della favola somiglia a un film già visto: a pagare lo scotto degli scioglimenti per mafia del comune di Nicotera, da undici anni a questa parte, e con ben tre scioglimenti al suo attivo, è sempre e solo la parte politica. Gli uffici dirigenziali, veri motori della macchina amministrativa, rimangano inspiegabilmente intoccabili.

Nessun commento:

Posta un commento