mercoledì 12 giugno 2013

Consiglio comunale straordinario: Guardia di Finanza e ufficio di collocamento



Nicotera Ieri sera al centro del consiglio straordinario urgente tenuto in seduta pubblica tra le tematiche in discussione due hanno tenuto alto l’interesse dei cittadini in queste ultime settimane: i trasferimenti di due importanti avamposti della giustizia e del lavoro. Infatti sembra ormai un fatto certo che la Guardia di Finanza e l’ufficio di collocamento saranno presto trasferiti in altre sedi.
Ciò ha messo in allarme le opposizioni, le quali, fedeli al motto “l’unione fa la forza”, si sono da qualche tempo coalizzate in un’unica voce. Quella voce che ha chiesto all’amministrazione di indire il consiglio straordinario di ieri sera al fine impedire l’ennesimo scippo ai danni di una città che per troppo tempo ha assistito impotente a tante depauperazioni.
Un consiglio comunale che ha visto una minoranza compatta, pur nelle sue fisiologiche diversità. Un’opposizione solerte e attenta che ha costruito una compattezza programmatica nella lotta per il benessere della città. Franco Pagano ha voluto ribadire che,  come la minoranza ha trovato una sua dimensione nel segno dell’unità di intenti, allo stesso modo anche la maggioranza gode di un rinnovato vigore e ritrovata concordia. Tuttavia, come in questo bel quadretto di famiglia sorprende l’assenza  del consigliere di maggioranza Salvatore Cavallaro.
Il civico consesso è iniziato con un minuto di silenzio. Doveroso tributo al militare rimasto ucciso in Afghanistan nel corso della cosiddetta missione di pace. Espresso il dovuto cordoglio a un servitore della Patria, si è entrato nel vivo delle questioni. Primo punto: la Guardia di Finanza. Il primo cittadino ha esordito dicendo che la giunta si era attivata per salvare l’irrinunciabile presidio di legalità ancora prima della minoranza. Il primo cittadino ha infatti annunciato di aver chiesto (e ottenuto) tempestivamente un colloquio con il comandante della brigata di Nicotera Marina e di aver inviato una nota al Prefetto. Pagano ha inoltre sottolineato che “le motivazioni del trasferimento della Guardia di Finanza presso la Tenenza di Tropea non sono quelle sbandierate dai giornali”. Quali esse siano, in realtà, non è dato sapere, e fino a questo momento rimangono oscure ai cittadini, che per il momento non possono far altro che incassare il colpo. Il sindaco ha ribadito altresì la sua viva preoccupazione ( e quella della giunta) per la perdita di una importante postazione di legalità, ha fermamente ribadito che continuerà a porre in essere quanto necessario per fermare l’incresciosa eventualità di tale spoliazione. Il suo è un” impegno solenne” che intende onorare senza esitazione alcuna.
Dovere di buoni amministratori deve essere quello di centrare tale obiettivo, mentre è un diritto dei cittadini indignarsi  e protestare contro ciò che si palesa come un’ulteriore depauperamento ai loro danni. Anche queste parole nell’intervento di Brosio. Un intervento pieno di sdegno e di furore nel quale il consigliere di minoranza ha elencato le tante cose portate via da Nicotera (l’ufficio registri, il distretto scolastico, la pretura, ecc.). “Chiudere le brigata della Guardia di Finanza- ha detto il consigliere di minoranza- rappresenta un attacco al nostro territorio, un attacco al nostro diritto alla sicurezza. Nel Vibonese moltissimi Comuni vengono sciolti per mafia, eppure lo Stato ci priva dei presidi di legalità, tutto questo- ha aggiunto- rappresenta una grave contraddizione. Anziché potenziare le roccaforti della legge esse vengono spazzate via. Quel che è necessario - ha auspicato Brosio- è che i cittadini non accettino passivamente tutto questo”.
Nella suo accorato intervento Brosio non ha certo risparmiato i politici, più che mai latitanti in questa occasione “ma sempre presenti quando c’è di accaparrarsi i voti dei cittadini”. “Ora più che mai- ha dichiarato Brosio- i cittadini devono reagire compatti, perché non è ammissibile che Nicotera venga privata di tutto”.
Uguale sentimento di rammarico per il consigliere Enzo Campisi, il quale ha invitato il sindaco a fornire le vere motivazioni che soggiacciono al trasferimento dei militari della Finanza. Ma in questa vicenda dal sapore kafkiano nemmeno il sindaco ne è a conoscenza. Il consigliere di Nicotera Futura, Anna Maria Giofrè, ha letto in aula il documento redatto dalla minoranza sull’importanza delle Fiamme Gialle a Nicotera e dintorni. Documento accolto dal primo cittadino. Ora le mosse da seguire saranno due: si procederà con la stesura di una lettera che sarà inviata al Comando generale della Guardia di Finanza e al prefetto Michele di Bari. Come seconda mossa, si elaborerà un documento pienamente circostanziato da sottoporre all’attenzione del Ministro dell’Interno.
Per quanto riguarda la chiusura dell’ufficio di collocamento il sindaco ha detto che nel corso di una riunione in Provincia con il commissario Ciclosi, quest’ultimo aveva evidenziato che sarebbe presto iniziata una riorganizzazione degli uffici di collocamento, che lasciava presagire un certo ridimensionamento dello status quo, che, così com’è, non può più essere mantenuto. “Tuttavia”, ha aggiunto Pagano, “io non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale della chiusura dell’ufficio di collocamento di Nicotera. Su questa eventuale soppressione vi sono solo delle voci incontrollate”. Ragion per cui, in mancanza di una comunicazione ufficiale non vi sarà alcuna presa di posizione ufficiale, ma solo una “proposta” avanzata dal sindaco, secondo la quale l’amministrazione si attiverà “ufficiosamente” per capire se le voci di un trasferimento di tale ufficio siano fondate, e eventualmente mettere in atto le giuste strategie per salvare l’ufficio. Sembrerebbe che sia opportuno agire quando le porte degli uffici saranno chiuse con i sigilli. La proposta è stata comunque accolta con voto favorevole dalla minoranza. Il consigliere Anna Maria Giofrè ha voluto evidenziare che già nello scorso febbraio aveva sollevato la questione ufficio di collocamento, un ufficio che, come ha ricordato Brosio nel 2012 ha espletato 3465 pratiche: “giovani, disoccupati precari, che hanno potuto sbrigare le pratiche in paese invece di recarsi a Vibo o a Tropea, questi sono numeri da sottoporre al Commissario Ciclosi- ha detto Brosio.
Parole dure come pietre sono state scagliate dal consigliere Enzo Campisi all’indirizzo del primo cittadino. L’esponente di Fronte Comune ha espresso, senza mezzi termini, tutta la sua disapprovazione per il modus operandi del sindaco. “Se si protrarrà questo atteggiamento- ha detto Campisi- prenderò la drastica decisione di non partecipare più ai consigli comunali. Lei è superficiale- ha sentenziato il consigliere- vedi la questione dei rifiuti, con quanta superficialità è stata gestita, mi auguro- ha aggiunto che lei d’ora in poi affronti le problematiche della città in modo diverso ”. Piccata la replica di Pagano, che ha ribadito di non accettare lezioni da nessuno, e che a giudicare devono essere solo i cittadini.
Enza Dell’acqua



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