Nicotera
Ieri
sera al centro del consiglio straordinario urgente tenuto in seduta pubblica
tra le tematiche in discussione due hanno tenuto alto l’interesse dei cittadini
in queste ultime settimane: i trasferimenti di due importanti avamposti della
giustizia e del lavoro. Infatti sembra ormai un fatto certo che la Guardia di
Finanza e l’ufficio di collocamento saranno presto trasferiti in altre sedi.
Ciò ha messo in allarme
le opposizioni, le quali, fedeli al motto “l’unione fa la forza”, si sono da
qualche tempo coalizzate in un’unica voce. Quella voce che ha chiesto
all’amministrazione di indire il consiglio straordinario di ieri sera al fine impedire
l’ennesimo scippo ai danni di una città che per troppo tempo ha assistito
impotente a tante depauperazioni.
Un consiglio comunale
che ha visto una minoranza compatta, pur nelle sue fisiologiche diversità.
Un’opposizione solerte e attenta che ha costruito una compattezza programmatica
nella lotta per il benessere della città. Franco Pagano ha voluto ribadire
che, come la minoranza ha trovato una
sua dimensione nel segno dell’unità di intenti, allo stesso modo anche la
maggioranza gode di un rinnovato vigore e ritrovata concordia. Tuttavia, come
in questo bel quadretto di famiglia sorprende l’assenza del consigliere di maggioranza Salvatore
Cavallaro.
Il civico consesso è
iniziato con un minuto di silenzio. Doveroso tributo al militare rimasto ucciso
in Afghanistan nel corso della cosiddetta missione di pace. Espresso il dovuto
cordoglio a un servitore della Patria, si è entrato nel vivo delle questioni.
Primo punto: la Guardia di Finanza. Il primo cittadino ha esordito dicendo che
la giunta si era attivata per salvare l’irrinunciabile presidio di legalità
ancora prima della minoranza. Il primo cittadino ha infatti annunciato di aver
chiesto (e ottenuto) tempestivamente un colloquio con il comandante della
brigata di Nicotera Marina e di aver inviato una nota al Prefetto. Pagano ha
inoltre sottolineato che “le motivazioni del trasferimento della Guardia di
Finanza presso la Tenenza di Tropea non sono quelle sbandierate dai giornali”.
Quali esse siano, in realtà, non è dato sapere, e fino a questo momento
rimangono oscure ai cittadini, che per il momento non possono far altro che
incassare il colpo. Il sindaco ha ribadito altresì la sua viva preoccupazione (
e quella della giunta) per la perdita di una importante postazione di legalità,
ha fermamente ribadito che continuerà a porre in essere quanto necessario per
fermare l’incresciosa eventualità di tale spoliazione. Il suo è un” impegno
solenne” che intende onorare senza esitazione alcuna.
Dovere di buoni
amministratori deve essere quello di centrare tale obiettivo, mentre è un
diritto dei cittadini indignarsi e
protestare contro ciò che si palesa come un’ulteriore depauperamento ai loro
danni. Anche queste parole nell’intervento di Brosio. Un intervento pieno di
sdegno e di furore nel quale il consigliere di minoranza ha elencato le tante
cose portate via da Nicotera (l’ufficio registri, il distretto scolastico, la
pretura, ecc.). “Chiudere le brigata della Guardia di Finanza- ha detto il
consigliere di minoranza- rappresenta un attacco al nostro territorio, un
attacco al nostro diritto alla sicurezza. Nel Vibonese moltissimi Comuni
vengono sciolti per mafia, eppure lo Stato ci priva dei presidi di legalità,
tutto questo- ha aggiunto- rappresenta una grave contraddizione. Anziché
potenziare le roccaforti della legge esse vengono spazzate via. Quel che è
necessario - ha auspicato Brosio- è che i cittadini non accettino passivamente tutto
questo”.
Nella suo accorato
intervento Brosio non ha certo risparmiato i politici, più che mai latitanti in
questa occasione “ma sempre presenti quando c’è di accaparrarsi i voti dei
cittadini”. “Ora più che mai- ha dichiarato Brosio- i cittadini devono reagire
compatti, perché non è ammissibile che Nicotera venga privata di tutto”.
Uguale sentimento di
rammarico per il consigliere Enzo Campisi, il quale ha invitato il sindaco a
fornire le vere motivazioni che soggiacciono al trasferimento dei militari
della Finanza. Ma in questa vicenda dal sapore kafkiano nemmeno il sindaco ne è
a conoscenza. Il consigliere di Nicotera Futura, Anna Maria Giofrè, ha letto in
aula il documento redatto dalla minoranza sull’importanza delle Fiamme Gialle a
Nicotera e dintorni. Documento accolto dal primo cittadino. Ora le mosse da
seguire saranno due: si procederà con la stesura di una lettera che sarà
inviata al Comando generale della Guardia di Finanza e al prefetto Michele di
Bari. Come seconda mossa, si elaborerà un documento pienamente circostanziato
da sottoporre all’attenzione del Ministro dell’Interno.
Per quanto riguarda la
chiusura dell’ufficio di collocamento il sindaco ha detto che nel corso di una
riunione in Provincia con il commissario Ciclosi, quest’ultimo aveva
evidenziato che sarebbe presto iniziata una riorganizzazione degli uffici di
collocamento, che lasciava presagire un certo ridimensionamento dello status
quo, che, così com’è, non può più essere mantenuto. “Tuttavia”, ha aggiunto
Pagano, “io non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale della chiusura
dell’ufficio di collocamento di Nicotera. Su questa eventuale soppressione vi
sono solo delle voci incontrollate”. Ragion per cui, in mancanza di una
comunicazione ufficiale non vi sarà alcuna presa di posizione ufficiale, ma
solo una “proposta” avanzata dal sindaco, secondo la quale l’amministrazione si
attiverà “ufficiosamente” per capire se le voci di un trasferimento di tale
ufficio siano fondate, e eventualmente mettere in atto le giuste strategie per
salvare l’ufficio. Sembrerebbe che sia opportuno agire quando le porte degli
uffici saranno chiuse con i sigilli. La proposta è stata comunque accolta con
voto favorevole dalla minoranza. Il consigliere Anna Maria Giofrè ha voluto
evidenziare che già nello scorso febbraio aveva sollevato la questione ufficio
di collocamento, un ufficio che, come ha ricordato Brosio nel 2012 ha espletato
3465 pratiche: “giovani, disoccupati precari, che hanno potuto sbrigare le
pratiche in paese invece di recarsi a Vibo o a Tropea, questi sono numeri da
sottoporre al Commissario Ciclosi- ha detto Brosio.
Parole dure come pietre
sono state scagliate dal consigliere Enzo Campisi all’indirizzo del primo
cittadino. L’esponente di Fronte Comune ha espresso, senza mezzi termini, tutta
la sua disapprovazione per il modus operandi del sindaco. “Se si protrarrà
questo atteggiamento- ha detto Campisi- prenderò la drastica decisione di non
partecipare più ai consigli comunali. Lei è superficiale- ha sentenziato il
consigliere- vedi la questione dei rifiuti, con quanta superficialità è stata
gestita, mi auguro- ha aggiunto che lei d’ora in poi affronti le problematiche
della città in modo diverso ”. Piccata la replica di Pagano, che ha ribadito di
non accettare lezioni da nessuno, e che a giudicare devono essere solo i
cittadini.
Enza Dell’acqua
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