Nicotera
La
sala consiliare di Palazzo Convento era gremitissima giovedì scorso, dove dalle
ore 16 ha avuto inizio il corso teorico-pratico di disostruzione pediatrica.
L’iniziativa era rivolta a quanti vivono ed operano a stretto contatto con i
bambini: genitori, nonni, zii, ma anche educatori, maestre e quanti svolgono il
loro lavoro con i piccoli, che, come ci ricordano drammaticamente le cronache,
a causa di un boccone mal deglutito possono andare incontro all’asfissia e, se
non si interviene in modo corretto e
tempestivo, alla morte.
L’evento, che è stato
organizzato dall’International Inner Wheel (la più grande organizzatrice di
service al mondo), come ha spiegato la presidente, professoressa Piera Mobrici
Fumarola, nel salutare i numerosissimi presenti ad apertura dei lavori,
“intende fornire delle nozioni circa le manovre da adottare per intervenire
efficacemente in caso di ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree dei
bambini e dei lattanti ed illustrare le manovre accessorie di rianimazione
cardiopolmonare collegate”.
Un corso dunque di
grande utilità pratica, che non poteva non avvalersi della preziosa
collaborazione della Croce Rosa, comitato provinciale di Vibo Valentia, di cui
la presidente, la professoressa Maria Silvestro, nel ringraziare i presenti
nella sala consiliare di Palazzo Convento, le zelanti organizzatrici dell’evento
e gli istruttori, ha espresso il suo plauso alla sezione della Croce Rossa di Nicotera,
la quale, “gode di buona salute”, anche in virtù del grande spirito
rigenerativo che la anima, visto e considerato che si è arricchita di nuove unità.
Inoltre Maria Silvestro ha voluto ribadire il ruolo della Croce Rossa in ambito
sociale. “La Croce Rossa deve porsi, e questo lo dice il Nuovo Regolamento,
come base sociale e culturale dei giovani:- ha ribadito la presidente- la
cultura salva la Calabria. La cultura intesa come formazione e informazione,
perché chi è informato è colto, conosce
l’argomento, lo affronta, lo dissemina e quindi fa del suo sapere un tesoro da
diffondere a tutti gli altri”.
“D’ora in poi le forze
governative saranno meno pronte nel sociale perché meno finanziariamente
fornite- ha continuato Maria Silvestro- e allora deve intervenire la solidarietà,
deve intervenire il pronto intervento dell’uomo che vuole dare parte del suo
tempo agli altri, e questa è la Croce Rossa”.
Presenti anche
l’assessore alla cultura Pina Lapa, e il sindaco Franco Pagano, il quale ha
lodato l’iniziativa e lo spirito che la anima. “Come istituzione- ha detto il
primo cittadino- noi non possiamo che accogliere, positivamente questo evento:
importante l’aspetto prettamente medico-tecnico, che è quello di dare le
corrette informazioni sui primi interventi di disostruzione pediatrica”. Franco
Pagano ha voluto altresì ribadire di voler fare proprie le parole di Maria
Silvestro, in merito al trinomio società, solidarietà e cultura. “Noi come amministrazione
comunale siamo impegnati a dare un senso completo a queste parole,- ha dichiarato il primo cittadino- oggi più
che mai siamo impegnati a dare sostegno al prossimo”.
Espletate le dichiarazioni iniziali di
rito e i ringraziamenti a tutti i convenuti, si è entrati nel vivo del corso. I
due relatori, il dottor Salvatore Braghò e il dottor Giuseppe Manfrida, sono
stati coadiuvati dai volontari di soccorso abilitati come istruttori nazionali
per la disostruzione delle vie aeree ( la dottoressa Maria Grazia Ferraro,
Pasquale Inzillo, Domenico Cortose, Santo Gentile).
Brillante e molto esaustiva è stato
l’intervento del dottor Braghò, il quale con estrema chiarezza e competenza, ha
spiegato ad una attentissima platea come intervenire nel caso in cui un bambino
malauguratamente dovesse ingerire un corpo estraneo. Gli istruttori, servendosi
di manichini, hanno mostrato ai numerosissimi presenti la parte pratica della
spiegazione fornita dal dottore Braghò. Le modalità di intervento, il modo di
afferrare il piccolo, le giuste manovre da attuare e quelle da evitare poichè
potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.
Il dottor Manfrida ha invece illustrato le
modalità di intervento qualora la disgraziata evenienza di soffocamento dovesse
incorrere ad un lattante. Seguito in ieratico silenzio, il noto pediatra ha
parlato anche della cosiddetta Sids, ovvero della sindrome della morte in
culla. Tragica fatalità questa che disgraziatamente si verifica fra i neonati, senza che la scienza finora abbia
stabilito un esaustivo perché. Il pediatra ha spiegato eventuali precauzioni da
prendere nel mettere a letto il piccolo.
Una manifestazione di grande utilità
pubblica. Un corso “salva vita” che ha voluto profondere a chiunque ciò che da
sempre è esclusiva competenza dei medici. Nei casi di soffocamento da corpo
estraneo è necessario intervenire tempestivamente, non c’è tempo di aspettare i
soccorsi ed è necessario che chiunque sia abilitato a disostruire le vie aeree
di un bambino, ma anche di un adulto.
E i numeri delle morti
per ostruzioni delle vie aeree sono agghiaccianti: le statistiche dicono
infatti che un bambino ogni settimana muore a causa di questa disgraziata
evenienza (secondo la Società italiana di pediatria, il 27% dei decessi
accidentali).
Per evitare questa orribile conta di
piccoli morti, ormai da anni la Croce Rossa è impegnata in una capillare
campagna di informazione e formazione. Promotore di questa iniziativa il dottor
Marco Squicciarini, volontario della Croce Rossa Italiana, che ormai da anni profonde grande impegno
nell’insegnare le giuste tecniche salvavita.
Interesse e coinvolgimento emotivo da
parte di tutti i presenti, specie quando sono state lette le toccanti storie di
bambini sfortunati, che non ce l’hanno fatta, ma anche quelle di chi è stato
salvato perché sul suo cammino c’era un angelo che ha saputo come restituirgli
la vita.
Alla fine del corso, a tutti i
partecipanti è stato dato un attestato di partecipazione, mentre al presidente
del comitato provinciale della Croce Rossa, Maria Silvestro, ai dottori
Giuseppe Manfrida e Salvatore Braghò e alla dottoressa Maria Grazia Ferraro,
sono state consegnate delle targhe di ringraziamento da parte
dell’International Inner Wheel.
A ritirare la targa della dottoressa
Maria Grazia Ferraro è stato però il figlio, il piccolo Pietro, perché la
dottoressa, che avrebbe dovuto effettuare la parte pratica del corso, ha dovuto
lasciare la sala consiliare, perché il suo dovere di medico ha avuto la
precedenza. Infatti mentre si svolgeva la manifestazione la dottoressa, insieme
ad un altro solerte volontario della Croce Rossa, si trovava al secondo piano
di Palazzo Convento, dove un dipendente ha avuto un malore, ed è stato
trasportato in ospedale.
Enza Dell’Acqua
Nessun commento:
Posta un commento