Nicotera-
Salvatore
Rizzo, ex consigliere provinciale, ex sindaco, vicesindaco e assessore, nonché
membro del Comitato pro Marina, decide di rispondere al sindaco Franco Pagano,
dopo che quest’ultimo lo aveva
“bacchettato” per mezzo stampa non avendo gradito le rimostranze e le lamentale sullo stato di degrado in cui
versava la Marina di Nicotera esposte proprio dal Comitato, di cui Rizzo è
esponente. Le parole proferite dal primo cittadino sono parse indigeste all’ex
consigliere che ha ritenuto opportuno replicare.
“Pensavo che il
sindaco- ha dichiarato Rizzo- accettasse con un altro spirito le dichiarazioni
del Comitato pro Marina. Tali dichiarazioni volevano essere di stimolo alla
fattività, visto l’approssimarsi della stagione estiva, invece- ha aggiunto-
com’è sua consuetudine, parte sempre in quarta e invece di prodigarsi ad
invitare il Comitato ad una seria discussione sulle problematiche, preferisce
individuare alcuni componenti del Comitato e sparare a zero a livello
personale”.
“Se lui constata
‘amaramente’ che la memoria è corta- ha dichiarato ancora Rizzo- il
sottoscritto al contrario ricorda che è lui a peccare di amnesie e pecca
talmente tanto che in alcune missive ha dimenticato pure di scrivere il
mittente”.
Rizzo, rivendicando
quanto ha realizzato a beneficio di Nicotera Marina, durante la sua pregressa opera di
amministratore, ha dichiarato: “Devo rammentare al signor sindaco che il sottoscritto
ha fatto per Nicotera Marina forse l’opera più importante degli ultimi 30 anni
e cioè quella di eliminare qualsiasi fonte di inquinamento nel nostro specchio
di mare, eliminando l’impianto di depurazione e collettando tutte le acque
reflue al mega depuratore di Gioia Tauro, sgombrando qualsiasi opera che
potesse dar sospetti sull’inquinamento locale del mare. Io mi sono occupato di
edilizia scolastica e della ristrutturazione in toto della villetta. Tutto
questo- ha continuato l’ex consigliere provinciale- con tanti sacrifici, con
varie riunioni a Catanzaro con gli allora commissari all’Ambiente Gualtieri e
Scalamandrè e con l’ingegner Pasqualino Borgese responsabile tecnico dell’ASI.
Ma, guarda caso, Franco Pagano, di tutto questo (in quell’amministrazione ricopriva
il ruolo di vicesindaco) non ricorda nulla. Evidentemente- ha ribadito Rizzo-
egli era in tutt’altre faccende affaccendato”.
L’ex consigliere è un
fiume in piena, mostra di avere molte frecce al suo arco, mentre un quesito
attende una risposta: “Io mi chiedo- si interroga Rizzo- è possibile che la
stima del sindaco verso di me è cessata nel momento in cui il Comitato mette in
evidenza i vari problemi della Marina? Ricordo male, o sino alla vigilia delle
elezioni veniva a casa mia a chiedere conforto? Io ho tante cose da dire- ha
ribadito l’ex amministratore- ma ciò che mi preme sottolineare è che l’estate è
alle porte, e io mi auguro che lui a settembre ne esca a testa alta. Ma per
quanto riguarda il suo ruolo di sindaco, a livello amministrativo, devo dire
che in soli sette mesi è stato una vera frana”.
Dopo aver proferito
parole di vivo entusiasmo per l’operato del sindaco, Rizzo elenca una serie di
vicessitudini che hanno interessato l’attuale giunta.
Commissioni
elettorali- “Le prime beghe- ha rammentato-
iniziarono con le commissioni elettorali, dove lui, in qualità di presidente,
si comporta come lo Schettino di turno, ovvero deserta le commissioni
elettorali e delega un assessore a presiederle, quando- ha continuato Rizzo- in
una qualsiasi amministrazione, ove esiste un vicesindaco non c’è bisogno di
deleghe ad un assessore”.
La
formazione dell’esecutivo In merito alla lettera piena di
sconforto che l’assessore alla cultura Pina Lapa aveva inviato al sindaco, così
Rizzo: “Alle lamentele di Pina Lapa a causa dello scollamento e
dell’assenteismo della giunta, il sindaco, partendo (ancora una volta) in
quarta bacchetta l’assessore alla cultura e paventa un azzeramento delle
nomine, ma questa evenienza ci porta a delle considerazioni sulla formazione
dell’esecutivo. Al primo degli eletti- osserva l’ex amministratore- viene
conferito l’incarico di assessore, anche al secondo e al terzo va un
assessorato, il quarto e il quinto degli eletti (Cavallari e Dimasi) vengono
stranamente saltati, e anche al sesto degli eletti viene conferito un
assessorato. Al settimo degli eletti la presidenza del consiglio”.
Per Rizzo appare
incomprensibile come Dimasi e Cavallari non abbiano ottenuto alcun assessorato.
“Il quarto e il quinto degli eletti dovrebbero rappresentare la frazione
Marina, ma senza alcun assessorato, dove in tutte le amministrazioni esistite a
Nicotera la frazione più grande (la Marina) veniva indiscutibilmente
rappresentata”.
L’ente
Scardamaglia-Longo “Per quanto riguarda l’Ente
Scardamaglia-Longo, dove il sottoscritto è coinvolto in prima persona- ha detto
Rizzo- vorrei sapere con quali criteri vene eletto il consiglio di
amministrazione. Su sei componenti, cinque tocca eleggerli alla maggioranza e
uno all’opposizione. Il sottoscritto- ha continuato Rizzo- viene scartato
anticipatamente. Perché- si chiede l’ex consigliere rivolgendosi all’attuale
giunta- fate della trasparenza il vostro vessillo, quando i giochi sono già
fatti?” .
La richiesta di Rizzo è
semplice: “Vorrei chiarimenti in merito ai criteri adottati, e poi perché- ha
aggiunto- nel presentare la documentazione sono stati ammessi anche coloro i
quali le hanno presentate incomplete?”.
“Qualsiasi replica il
sindaco faccia a queste mie dichiarazioni- ha concluso l’ex amministratore- io
non risponderò più. E ribadisco: di personale non c’è nulla”.
Enza Dell’Acqua
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