venerdì 14 giugno 2013

P.I.S.L., Castello Ruffo, Cava Romana e Palazzo Polito



Nicotera- Nel consiglio comunale di sabato il terzo punto ha riguardato i Pisl.
Pisl Il 14 marzo scorso presso Palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia l’assessore al bilancio Giacomo Mancini ha siglato l’accordo di programmazione negoziata con i comuni capofila del Pisl (progetto integrato di sviluppo locale). Il progetto è destinato ai cosiddetti “borghi di eccellenza”. Anche il comune di Nicotera potrà beneficiare delle prebende regionali: circa 455 mila euro. Entro il 31 dicembre di quest’anno l’Ente dovrà avviare i bandi di gara, ed entro il 31 dicembre 2015 spendere tutte le risorse. Nel corso dell’ultimo consesso civico l’assessore Polito ha delineato il progetto relativo ai “borghi di eccellenza”, e come il Comune intende sfruttare l’approvvigionamento regionale. Fermo restando che la convenzione tra Regione ed Ente è ancora nella fase cartacea e che l’iter che conduce alla messa in opera del progetto prevede ancora nuove peripezie burocratiche.
Nel corso della seduta consiliare  Polito ha esposto quali saranno i punti focali della città che beneficeranno dei Pisl.
Castello Ruffo E’ previsto un intervento su una delle tre torri dello storico maniero. I lavori di ristrutturazione sono finalizzati alla creazione di una pinacoteca. Mauro Francini, l’architetto dei Pisl, dovrebbe a scegliere l’area che dovrà essere rimessa a nuovo.
 Il castello di Nicotera si può comunque dire che non gode di buone condizioni di salute, e scegliere quale parte sistemare, a scapito di altre, non è certo una decisione semplice. Inoltre non si può non tener conto che l’antica fortezza è di proprietà della famiglia Murmura, e quindi facilmente intuibile che condizione imprescindibile per poter beneficiare dei fondi dei Pisl è che il Comune debba avere una convenzione con i possessori dello stabile, ovvero di essere, anche se temporaneamente, grazie ad una stipula che garantisce un usufrutto temporaneo, proprietario dell’immobile. Questa infatti la “conditio sine qua non” che soggiace ai Pisl.
La cava romana Trattasi di un antico “laboratorio” dove si lavorava il granito e dove venivano costruite le mastodontiche colonne che impreziosivano i templi delle capitali del mondo antico. Siamo nell’epoca in cui Nicotera si chiamava Medma ed era una splendida città della Magna Grecia. Purtroppo il terreno in cui si ergono le granitiche vestigia,, sfidando le ingiurie del tempo, non è del comune di Nicotera, ma per esso, proprio come per il castello, deve essere messa in conto la stipula di una convenzione con un privato. I finanziamenti dei Pisl sulla cava romana prevedono una sua messa in sicurezza.
Tuttavia già due anni fa l’associazione Nicotera Nostra si è strenuamente spesa per strappare dall’incuria un monumento della gloriosa storia antica della città. Ora toccherà al Comune prendersi cura della Cava Romana.
Palazzo Polito E’ un antico palazzo nobiliare sito in Piazza del Popolo, nell’antico quartiere Palmintieri. L’immobile è fatiscente e risente dei segni del tempo. Il Comune intende acquistare lo stabile, e grazie ai fondi  Pisl ristrutturarlo. Una volta messo in sicurezza e portato al suo splendore originario, Palazzo Polito dovrebbe accogliere il centro della cultura ebraica.
Il “no” dell’opposizione Sui Pisl i tre consiglieri di opposizione Pino Brosio, Enzo Campisi e Anna Maria Giofrè hanno espresso voto contrario.
Secondo la minoranza questo progetto nasconderebbe delle insidie che si anniderebbero tra le righe della stipula della convenzione. Ovvero: il progetto prevede che entro il 31 dicembre di quest’anno l’Ente dovrà avviare i bandi di gara, ed entro il 31 dicembre 2015 spendere tutte le risorse. Viste e considerate le lungaggini cui il progetto andrà incontro (siamo ancora nella fase cartacea), è probabile che si vada oltre i tempi previsti dalla convenzione . “In tal caso- ha sottolineato Pino Brosio con la solita chiarezza- qualora il Comune non riesca a sfruttare tutti i fondi entro la data prevista, perderà il finanziamento,  per cui tutte le spese saranno poi a carico dell’Ente: un rischio troppo grande, che il Comune di Nicotera, con i suoi noti problemi economici, non può permettersi di correre”.
Enza Dell’Acqua








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