Nicotera-
Nel
consiglio comunale di sabato il terzo punto ha riguardato i Pisl.
Pisl
Il
14 marzo scorso presso Palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia l’assessore al
bilancio Giacomo Mancini ha siglato l’accordo di programmazione negoziata con i
comuni capofila del Pisl (progetto integrato di sviluppo locale). Il progetto è
destinato ai cosiddetti “borghi di eccellenza”. Anche il comune di Nicotera
potrà beneficiare delle prebende regionali: circa 455 mila euro. Entro il 31
dicembre di quest’anno l’Ente dovrà avviare i bandi di gara, ed entro il 31
dicembre 2015 spendere tutte le risorse. Nel corso dell’ultimo consesso civico
l’assessore Polito ha delineato il progetto relativo ai “borghi di eccellenza”,
e come il Comune intende sfruttare l’approvvigionamento regionale. Fermo
restando che la convenzione tra Regione ed Ente è ancora nella fase cartacea e
che l’iter che conduce alla messa in opera del progetto prevede ancora nuove
peripezie burocratiche.
Nel corso della seduta
consiliare Polito ha esposto quali
saranno i punti focali della città che beneficeranno dei Pisl.
Castello
Ruffo E’ previsto un intervento su una delle tre torri
dello storico maniero. I lavori di ristrutturazione sono finalizzati alla
creazione di una pinacoteca. Mauro Francini, l’architetto dei Pisl, dovrebbe a
scegliere l’area che dovrà essere rimessa a nuovo.
Il castello di Nicotera si può comunque dire
che non gode di buone condizioni di salute, e scegliere quale parte sistemare,
a scapito di altre, non è certo una decisione semplice. Inoltre non si può non tener
conto che l’antica fortezza è di proprietà della famiglia Murmura, e quindi
facilmente intuibile che condizione imprescindibile per poter beneficiare dei
fondi dei Pisl è che il Comune debba avere una convenzione con i possessori
dello stabile, ovvero di essere, anche se temporaneamente, grazie ad una
stipula che garantisce un usufrutto temporaneo, proprietario dell’immobile. Questa
infatti la “conditio sine qua non” che soggiace ai Pisl.
La
cava romana Trattasi di un antico “laboratorio” dove
si lavorava il granito e dove venivano costruite le mastodontiche colonne che
impreziosivano i templi delle capitali del mondo antico. Siamo nell’epoca in
cui Nicotera si chiamava Medma ed era una splendida città della Magna Grecia.
Purtroppo il terreno in cui si ergono le granitiche vestigia,, sfidando le
ingiurie del tempo, non è del comune di Nicotera, ma per esso, proprio come per
il castello, deve essere messa in conto la stipula di una convenzione con un
privato. I finanziamenti dei Pisl sulla cava romana prevedono una sua messa in
sicurezza.
Tuttavia già due anni
fa l’associazione Nicotera Nostra si è strenuamente spesa per strappare dall’incuria
un monumento della gloriosa storia antica della città. Ora toccherà al Comune
prendersi cura della Cava Romana.
Palazzo
Polito E’ un antico palazzo nobiliare sito in Piazza del
Popolo, nell’antico quartiere Palmintieri. L’immobile è fatiscente e risente
dei segni del tempo. Il Comune intende acquistare lo stabile, e grazie ai
fondi Pisl ristrutturarlo. Una volta
messo in sicurezza e portato al suo splendore originario, Palazzo Polito dovrebbe
accogliere il centro della cultura ebraica.
Il
“no” dell’opposizione Sui Pisl i tre consiglieri di
opposizione Pino Brosio, Enzo Campisi e Anna Maria Giofrè hanno espresso voto
contrario.
Secondo la minoranza
questo progetto nasconderebbe delle insidie che si anniderebbero tra le righe della
stipula della convenzione. Ovvero: il progetto prevede che entro il 31 dicembre
di quest’anno l’Ente dovrà avviare i bandi di gara, ed entro il 31 dicembre
2015 spendere tutte le risorse. Viste e considerate le lungaggini cui il
progetto andrà incontro (siamo ancora nella fase cartacea), è probabile che si
vada oltre i tempi previsti dalla convenzione . “In tal caso- ha sottolineato
Pino Brosio con la solita chiarezza- qualora il Comune non riesca a sfruttare
tutti i fondi entro la data prevista, perderà il finanziamento, per cui tutte le spese saranno poi a carico
dell’Ente: un rischio troppo grande, che il Comune di Nicotera, con i suoi noti
problemi economici, non può permettersi di correre”.
Enza Dell’Acqua
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