Nicotera.
L’estate
si avvia alla conclusione, quale il momento migliore per fare dei bilanci sulla
stagione appena trascorsa? Federico Polito, assessore all’ambiente, evidenzia
con orgoglio quanto fatto dalla giunta Pagano. «Noi siamo l’amministrazione del
fare- ha ribadito ancora una volta Polito- e ciò che facciamo per Nicotera, lo
facciamo senza clamore, lavoriamo in sordina, senza farci troppa pubblicità,
quello che ci interessa è avere la simpatia e la stima dei cittadini». Per
l’amministratore, mentre tutti intorno si sprecano in fiumi di parole, la
giunta Pagano lavora sodo, e lo fa con i pochi soldi che ha in cassa. Polito
ritiene di aver poco tempo per polemizzare: il dover programmare una nuova
giornata piena di incombenze da affrontare, gli lasciano poco tempo per
discutere, anzi, preferisce impiegare le sue energie in qualcosa di costruttivo
per una cittadina complessa come Nicotera. Adesso però ha trovato il tempo per
rispondere alle varie associazioni che nel corso dell’estate hanno rivolto
critiche all’amministrazione in merito alla gestione della cosa pubblica, e le
sue risposte sono fatte di atti, delibere e documenti che comprovano l’industriosità
della giunta Pagano. «Ben 41 persone lavorano con dei voucher dedicati a
sopperire al disagio della popolazione- ha sottolineato Polito- uomini e donne,
cittadini con basso reddito sono stati impegnati, a rotazione, a svolgere
lavori che gli consentono di guadagnare qualcosa. Piuttosto che pagare una
ditta preferiamo investire il denaro retribuendo le persone più bisognose. Ma questa cosa, finora non è
mai state detta». Polito evidenzia ancora l’avvio della differenziata nelle
frazioni di Marina e Badia, l’avere puntato sull’arredo urbano, la pulizia
delle strade, il tutto mentre le casse comunali sono quasi vacanti.
L’amministrazione opera in un contesto di grande disagio economico, essendo il
comune di Nicotera teoricamente in dissesto, a causa della nota questione
Sogefil. Ma a Polito sta a cuore mettere in rilievo un'altra questione, già
anticipata qualche giorno fa sulle pagine di questo giornale e ovvero al
frammentazione politica e la proverbiale divisione che vi è fra i nicoteresi.
L’assessore tiene a precisare che la cittadina costiera è spesso teatro di vari
incontri o adunanze popolari nelle quali il sindaco non viene invitato; si
parla di turismo, di mare, di rifiuti, e si discute come se Nicotera non avesse
un primo cittadino con il quale confrontarsi per trovare le giuste strategie
per uscire dalle criticità. «Questa divisione- osserva il giovane assessore-
non è certo positiva per la città che semmai avrebbe bisogno di unità di intenti».
Sembra quasi che a
Nicotera ognuno parli un proprio linguaggio, una sorta di Torre di Babele in
cui comunicare diventa complicato, anzi, un po’ come i galli di Renzo, ci si
becca in continuazione, pur condividendo lo stesso destino. «Siamo disponibile
al confronto e al dialogo- ha precisato Polito- i problemi vanno discussi con
l’amministrazione».
La
chiesa Nel parlare di divisioni e scarso dialogo, Federico
Polito, per la prima volta nella storia del comune di Nicotera, punta il dito
contro la Chiesa, perché proprio la massima autorità religiosa dovrebbe garantire
il dialogo, e invece, a detta di Polito, qui a Nicotera fomenta divisioni.
Divisioni nel momento in cui «invece di occuparsi della salvezza delle anime
organizza liste politiche». Per l’amministratore, il fatto che «nella sagrestia
si tengano riunioni, senza tra l’altro invitare il sindaco, è indice che
qualcosa non va per il verso giusto». Per Polito, è necessario «essere uniti, e
la Chiesa, dovrebbe garantire confronto e unità; essa rappresenta l’autorità
morale e spirituale, non deve certo organizzare incontri per discutere di mare,
turismo o rifiuti, e semmai discetta di cose del genere è bene che inviti il
primo cittadino, perché- ha aggiunto ancora- la soluzione di queste problematiche
è appannaggio dell’amministrazione, e non certo della Chiesa, che dovrebbe
occuparsi dei disagi spirituali dei fedeli».
Enza Dell’Acqua
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