giovedì 12 settembre 2013

Le Fiamme Gialle saranno trasferite presso l'ufficio del Giudice di Pace.



Nicotera. Finalmente la Guardia di Finanza avrebbe trovato la sua nuova sede. Si tratterebbe dell’ufficio del Giudice di Pace, edificio attiguo alla caserma dei Carabinieri della stazione di Nicotera.
 Il Giudice di Pace attende quindi adesso una nuova collocazione, ma secondo alcune indiscrezioni, il magistrato onorario potrebbe essere trasferito presso Palazzo Convento.
La notizia della ricollocazione delle Fiamme Gialle è stata accolta favorevolmente in città. Infatti, la tenacia e l’operosità dell’intero consiglio comunale sono state decisive nello scongiurare l’accorpamento della Brigata di Nicotera Marina alla Tenenza di Tropea. Il 31 agosto scorso i finanzieri avrebbero dovuto abbandonare la storica sede della frazione marittima. Sede che ospitava la polizia tributaria da oltre novant’anni. 
Le motivazioni ufficiali di quello che veniva letto come un nuovo depauperamento ai danni di Nicotera, erano collegate al fatto che la struttura che ospitava i finanzieri era ormai fatiscente e che problemi di budget impedivano una sua ristrutturazione e messa in sicurezza. A causa del solito clima di austerity non era semplice reperire dal governo aiuti economici per effettuare i lavori strutturali, per cui si profilava all’orizzonte la necessità di cancellare l’importante baluardo di legalità da Nicotera Marina.
La cosa, ovviamente, fu accolta malissimo da cittadini comuni, amministratori e associazioni. Il Comitato pro Marina sollevò immediatamente il caso, allertando, tramite la stampa, le varie istituzioni e esponenti politici capaci di impedire una così grave spoliazione. Dal canto suo l’amministrazione comunale, di concerto con l’opposizione, mise in moto una poderosa macchina di salvataggio della Brigata delle Fiamme Gialle di Nicotera Marina. Il sindaco Franco Pagano indisse un consiglio comunale straordinario, nel quale assunse un “impegno solenne”, quello di impedire l’ennesima erosione ai danni della cittadina costiera.
Maggioranza e opposizione stabilirono le strategie da attuare. Si inviarono delle missive al Comando generale della Guardia di Finanza, all’allora prefetto Michele di Bari e al Ministro dell’Interno. A tali istituzioni si faceva presente che non era accettabile privare una cittadina come Nicotera, stretta nella morsa della criminalità (dato che si trova in una terra di mezzo tra due note consorterie mafiose), da un avamposto di legalità, un simbolo della legge e dello Stato.
E’ cominciata dunque una azione tenace, senza indugi o tentennamenti che ha portato, se non a vincere una guerra, quanto meno ad incassare una battaglia. Infatti la Guardia di Finanza resterà a Nicotera fino al 31 agosto 2014. Il prossimo anno, dovrà dunque ricominciare una nuova impresa, affinché la polizia tributaria della cittadina costiera non venga fagocitata dalla Tenenza di Tropea.
Attualmente la brigata di Nicotera dispone di dieci unità più il comandante Francesco Mangari.
Enza Dell’Acqua

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