venerdì 15 novembre 2013

Comune: solo 28 euro in cassa.



Nicotera. 28 euro. Questa la somma che si trova attualmente nelle casse comunali. Una cifra irrisoria e un Comune di più 6 mila abitanti (e oberato di problematiche d’ogni genere) appaiono un duetto assai sproporzionato, un po’ in bilico tra il drammatico e il comico. Con 28 euro, com’è facilmente intuibile, si può ben fare ben poco per il Comune di Nicotera, che avrebbe bisogno di lauti stanziamenti e approvvigionamenti statali per essere salvata dalle molte criticità.
Il Comune attende fiducioso di poter incamerare nuove risorse dai contribuenti, e qualcosa dai trasferimenti statali, anche se il governo centrale ha decurtato, obbedendo ai dettami della spending-review, le prebende annualmente erogate di 163 mila euro.
L’ente sta cercando di mettere in atto delle strategie economiche atte a salvare le finanze comunali da uno sfacelo senza presedenti. Sulla casa municipale pende la spada di Damocle del dissesto finanziario. Quando sarà chiaro che la Sogefil, quella calamità che ha saccheggiato le casse comunali, al pari del passaggio delle locuste del deserto, non potrà in alcun modo risarcire l’ente, il Comune di Nicotera dovrà dichiarare dissesto, e allora a pagare saranno, come sempre, i cittadini.
Il Comune intanto  ha dato atto di indirizzo agli uffici competenti per la redazione di capitolati e relative gare per i seguenti servizi: manutenzione rete idrica e fognaria, raccolta ingombranti, gestione pompe di sollevamento a Nicotera Marina; altri capitolati in itinere sono: la manutenzione della pubblica illuminazione, gestione e manutenzione del depuratore di  Comerconi.  Il ricorso agli appalti dovrebbe assicurare, secondo gli amministratori, un risparmio notevole rispetto alla consueta modalità di affidamento di ditte scelte a discrezione del comune.


Nessun commento:

Posta un commento