Nicotera.
Sorte
a metà degli anni ’80, i complessi abitativi delle case cooperative e popolari
si trovano orientativamente alle spalle della frazione Preitoni. L’abitato
ospita ben 70 famiglie e di per sé il quartiere, per numero di abitanti,
rappresenta una piccola frazione. Sono tre i fabbricati: il primo, edificato da
una cooperativa di costruttori, consta di 36 appartamenti; il secondo, definito
“cooperativa la Concordia”, ne ha 24. Più in là si trovano le case popolari.
Tutti e tre i fabbricati sono stati costruiti grazie alla legge 167, che
introdusse
in Italia i cosiddetti "Piani di Edilizia Economica Popolare" (Peep).
Tale legge venne emanata con lo scopo fondamentale di fornire all'ente pubblico
gli strumenti concreti per programmare gli interventi nel settore della casa, e
per incidere tramite questi sull'assetto del territorio urbano, contrastando la
speculazione fondiaria.
Il comune individuò
agli inizi degli anni ’80 cinque “zone 167” (aree destinate all’edilizia
residenziale popolare dal piano regolatore di un comune, in virtù della legge 167). Di queste cinque
aree solo tre divennero complessi residenziali. Gli altri due avrebbero dovuto
sorgere, uno in Marina e un altro a fianco di quelli che, vincendo tutte le
pastoie burocratiche, sono stati edificati. Il quartiere case cooperative e
popolari avrebbe dovuto quindi diventare un’estesa zona residenziale. Infatti,
nelle intenzioni degli amministratori, tutta la vasta area che circonda il
quartiere doveva essere “riempita” da altri complessi abitativi. Era anche
prevista la costruzione di complessi Peep per le forze dell’ordine e di
impiegati statali. Tuttavia, a causa di lungaggini e di una serie di
impedimenti di natura burocratica, non se ne è fatto più niente.
Il
Palazzetto dello Sport Tra i progetti evaporati, c’è anche
il Palazzetto dello Sport. All’incirca cinque anni fa, sembrava tutto pronto
per far partire i lavori della struttura sportiva. Era giunta persino la ditta
vincitrice dell’appalto che aveva cantierato la zona. Tuttavia, a causa di una
imprevista mancanza di fondi, i lavori non iniziarono nemmeno e si chiuse così
la speranza di veder sorgere un’opera pubblica di interesse collettivo.
L’area che doveva
accogliere il Palazzetto dello Sport è adesso una vasta estensione di
sterpaglie, in balìa della crescita incontrollata di erbacce arse dal sole. Di
certo lo spiazzo non sembra un giardino inglese, anzi conferisce al quartiere
una nota di degrado che sarebbe semplice cancellare se solo si provvedesse al
decespugliamento del terreno.
Pulizia
dei marciapiedi I marciapiedi sono quasi completamente
invasi da erbacce. I residenti dichiarano di attrezzarsi autonomamente, di
tanto in tanto, per la pulizia degli stessi, in quanto raramente fa la sua
comparsa un addetto comunale per tagliare l’erba.
Nel corso dell’incontro
con una piccola delegazione del quartiere, la cronista ha potuto raccogliere
non solo le lamentele ma anche le proposte degli abitanti. Poiché non è più
possibile pensare di ripristinare il progetto del Palazzetto dello Sport, data
la brutta aria che tira per l’ente Provincia, i residenti propongono quanto
meno la realizzazione di una semplice area verde per i bambini.
Toponomastica
Come
per tutta la città di Nicotera, anche presso le case cooperative c’è un bel
problema con la toponomastica. Infatti non è chiaro che tipo di indirizzo abbia
questo quartiere. Alcuni abitanti scrivono sulle missive “quartiere la
Concordia”, altri via Madonna della Scala (quest’ultima scelta completamente
arbitraria), mentre su Google Map si legge “zona Peep”.
L’isola
ecologica A poche
centinaia di metri dalle case, si trova l’isola ecologica, nella sede dell’ex
mattatoio. I rifiuti differenziati vengono portati in questa sede in attesa di
essere condotti presso le relative aree di smaltimento. Talvolta però i cassoni
scarrabili a cielo aperto stazionano un po’ di più nella piattaforma, ad
esempio quando, come in questi giorni, si sono verificati disservizi nell’ambito
della raccolta dei rifiuti. Recentemente il comune ha provveduto a costruire
una strada che, dall’area antistante il complesso la Concordia, conduce
all’isola ecologica. I lavori per la realizzazione della strada hanno avuto un
costo di 50 mila euro. Essi erano ormai inderogabili, per due motivazioni: uno
perché tale percorso conduce agevolmente gli autocompattatori alla piattaforma,
ma soprattutto perché fa da contenimento al terreno argilloso delle campagne
sovrastanti. Infatti in caso di pioggia lo spiazzo antistante la cooperativa la
Concordia si ritrovava invaso da una strato di fanghiglia che rendeva
impraticabile l’intera area. La strada è munita di grate che vengono coperte
spesso, nei periodi di pioggia, da detriti e fango, per cui è necessario di
volta in volta procedere alla pulizia delle grate.
La
case popolari Le case popolari sono sorte nella “zona
167” ancora prima del quartiere
cooperative. La loro costruzione è sembrata a molti una specie di ghetto,
lontano dalla città, dove le famiglie meno abbienti sono state sistemate. In
effetti, i residenti delle case popolari si sono sempre sentiti un po’ tagliati
fuori dal contesto sociale. La chiesa, nella persona del parroco di Nicotera
don Francesco Vardè, si attiva e opera affinché queste persone si sentano parte
integrante del tessuto sociale nicoterese. Ogni giovedì, don Francesco celebra
la messa in un atrio adibito per la funzione sacra e organizza altresì incontri
di formazione e di catechesi.
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