lunedì 25 novembre 2013

Quartiere Cooperative- Gli alloggi popolari.










Nicotera. Sorte a metà degli anni ’80, i complessi abitativi delle case cooperative e popolari si trovano orientativamente alle spalle della frazione Preitoni. L’abitato ospita ben 70 famiglie e di per sé il quartiere, per numero di abitanti, rappresenta una piccola frazione. Sono tre i fabbricati: il primo, edificato da una cooperativa di costruttori, consta di 36 appartamenti; il secondo, definito “cooperativa la Concordia”, ne ha 24. Più in là si trovano le case popolari. Tutti e tre i fabbricati sono stati costruiti grazie alla legge 167, che introdusse in Italia i cosiddetti "Piani di Edilizia Economica Popolare" (Peep). Tale legge venne emanata con lo scopo fondamentale di fornire all'ente pubblico gli strumenti concreti per programmare gli interventi nel settore della casa, e per incidere tramite questi sull'assetto del territorio urbano, contrastando la speculazione fondiaria.
Il comune individuò agli inizi degli anni ’80 cinque “zone 167” (aree destinate all’edilizia residenziale popolare dal piano regolatore di un comune,  in virtù della legge 167). Di queste cinque aree solo tre divennero complessi residenziali. Gli altri due avrebbero dovuto sorgere, uno in Marina e un altro a fianco di quelli che, vincendo tutte le pastoie burocratiche, sono stati edificati. Il quartiere case cooperative e popolari avrebbe dovuto quindi diventare un’estesa zona residenziale. Infatti, nelle intenzioni degli amministratori, tutta la vasta area che circonda il quartiere doveva essere “riempita” da altri complessi abitativi. Era anche prevista la costruzione di complessi Peep per le forze dell’ordine e di impiegati statali. Tuttavia, a causa di lungaggini e di una serie di impedimenti di natura burocratica, non se ne è fatto più niente.
Il Palazzetto dello Sport Tra i progetti evaporati, c’è anche il Palazzetto dello Sport. All’incirca cinque anni fa, sembrava tutto pronto per far partire i lavori della struttura sportiva. Era giunta persino la ditta vincitrice dell’appalto che aveva cantierato la zona. Tuttavia, a causa di una imprevista mancanza di fondi, i lavori non iniziarono nemmeno e si chiuse così la speranza di veder sorgere un’opera pubblica di interesse collettivo.
L’area che doveva accogliere il Palazzetto dello Sport è adesso una vasta estensione di sterpaglie, in balìa della crescita incontrollata di erbacce arse dal sole. Di certo lo spiazzo non sembra un giardino inglese, anzi conferisce al quartiere una nota di degrado che sarebbe semplice cancellare se solo si provvedesse al decespugliamento del terreno.
Pulizia dei marciapiedi I marciapiedi sono quasi completamente invasi da erbacce. I residenti dichiarano di attrezzarsi autonomamente, di tanto in tanto, per la pulizia degli stessi, in quanto raramente fa la sua comparsa un addetto comunale per tagliare l’erba.
Nel corso dell’incontro con una piccola delegazione del quartiere, la cronista ha potuto raccogliere non solo le lamentele ma anche le proposte degli abitanti. Poiché non è più possibile pensare di ripristinare il progetto del Palazzetto dello Sport, data la brutta aria che tira per l’ente Provincia, i residenti propongono quanto meno la realizzazione di una semplice area verde per i bambini.
Toponomastica Come per tutta la città di Nicotera, anche presso le case cooperative c’è un bel problema con la toponomastica. Infatti non è chiaro che tipo di indirizzo abbia questo quartiere. Alcuni abitanti scrivono sulle missive “quartiere la Concordia”, altri via Madonna della Scala (quest’ultima scelta completamente arbitraria), mentre su Google Map si legge “zona Peep”.
L’isola ecologica  A poche centinaia di metri dalle case, si trova l’isola ecologica, nella sede dell’ex mattatoio. I rifiuti differenziati vengono portati in questa sede in attesa di essere condotti presso le relative aree di smaltimento. Talvolta però i cassoni scarrabili a cielo aperto stazionano un po’ di più nella piattaforma, ad esempio quando, come in questi giorni, si sono verificati disservizi nell’ambito della raccolta dei rifiuti. Recentemente il comune ha provveduto a costruire una strada che, dall’area antistante il complesso la Concordia, conduce all’isola ecologica. I lavori per la realizzazione della strada hanno avuto un costo di 50 mila euro. Essi erano ormai inderogabili, per due motivazioni: uno perché tale percorso conduce agevolmente gli autocompattatori alla piattaforma, ma soprattutto perché fa da contenimento al terreno argilloso delle campagne sovrastanti. Infatti in caso di pioggia lo spiazzo antistante la cooperativa la Concordia si ritrovava invaso da una strato di fanghiglia che rendeva impraticabile l’intera area. La strada è munita di grate che vengono coperte spesso, nei periodi di pioggia, da detriti e fango, per cui è necessario di volta in volta procedere alla pulizia delle grate.
La case popolari Le case popolari sono sorte nella “zona 167”  ancora prima del quartiere cooperative. La loro costruzione è sembrata a molti una specie di ghetto, lontano dalla città, dove le famiglie meno abbienti sono state sistemate. In effetti, i residenti delle case popolari si sono sempre sentiti un po’ tagliati fuori dal contesto sociale. La chiesa, nella persona del parroco di Nicotera don Francesco Vardè, si attiva e opera affinché queste persone si sentano parte integrante del tessuto sociale nicoterese. Ogni giovedì, don Francesco celebra la messa in un atrio adibito per la funzione sacra e organizza altresì incontri di formazione e di catechesi.




Nessun commento:

Posta un commento