domenica 27 ottobre 2019

Cimitero. Una salma viene estumulata per la traslazione ma vi sono delle irregolarità.


Nicotera. Qualche giorno fa abbiamo scritto che il cimitero è sguarnito di vigilanza perché il custode è in una fase di prepensionamento: non presta, quindi, più servizio presso il luogo sacro, e anche le chiavi in suo possesso sono da buttare via perché il Comune ha già provveduto a sostituire i lucchetti dei cancelli. Tutte le ore del giorno, quindi, non vi è un custode a sorvegliare l’area sacra e  ad esplicare eventuali incombenze (vi è un addetto comunale che si limita ad aprire e chiudere i cancelli), e sarà così fin quando l’amministrazione non avrà esternalizzato i servizi cimiteriali. Ma, com’era prevedibile, questa situazione al limite della negligenza comincia a creare qualche complicazione. Nella giornata di martedì, intorno alle 15, è stata effettuata l’estumulazione di una salma che doveva essere traslata in un altro cimitero. Tutto sembrava essere in regola: c’era la ditta funebre, la ditta specializzata addetta all’estumulo, e il medico dell’Asp responsabile della pubblica Igiene. Mancava, però, una presenza che non può e non deve mancare in questi casi, e cioè proprio il custode cimiteriale. La salma, già inserita in un contenitore di zinco, era pronta per abbandonare il camposanto nicoterese, alla presenza anche dei familiari della defunta. E qui è sorto un problema. Senza la firma del custode l’operazione rischiava di non poter essere conclusa. Il resto della vicenda lo racconta l’ex custode. «Sono stato chiamato dalle persone interessate alla traslazione, le quali non sapevano che il cimitero era privo di custode, scoprendolo solo dopo, a traslazione avvenuta. Mi hanno pregato di recarmi sul posto per apporre una firma, ma io- continua l’ex dipendente comunale- ho precisato di non essere più custode, di non possedere nemmeno più le chiavi del luogo sacro. Tuttavia- precisa D’Amico- per spirito di compassione ho firmato su quel foglio dell’Asp». Una situazione di difficoltà per D’Amico, “costretto”, suo malgrado, a una forzatura. Intanto, al Comune nessuno sembra essere a conoscenza di ciò che è accaduto martedì pomeriggio: il sindaco non ne sa nulla; è caduto dal pero anche il dirigente dell’Ufficio tecnico che, raggiunto telefonicamente, ci invita a contattare l’ufficio anagrafe che, a parer suo, si occuperebbe anche di traslazioni di salme. Un altro giallo riguarda la sostituzione del lucchetto dei cancelli. Il sindaco, ancora una volta, dichiara di ignorare chi l’abbia predisposta, e non lo sa nemmeno l’ufficio tecnico. Sta di fatto che il custode non le ha più, ma è costretto a comportarsi, suo malgrado, come se fosse in servizio. Ma il Comune non lo sa. Chissà se sa che stamattina di traslazione ne verrà effettuata un’altra. E sul famoso “foglio di via” chi firmerà stavolta?

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