domenica 27 ottobre 2019

Il consigliere Andrea Albanese prende le distanze dalla "strada dello zio".


Nicotera. La vicenda portata alla ribalta dal Quotidiano in merito a “contrada Vasia”, invasa nel degrado, nonché teatro della famosa strada tirata a lucido che conduce al garage di uno zio dell’assessore ai Lavori Pubblici Marco Vecchio, ha creato un boatos che continua ad echeggiare, in specie nelle antiche stanze di palazzo Convento, mentre non è escluso che potrebbe avere importanti risvolti politici. Sono infatti esplosi dei malumori, forse antichi risentimenti che la delicatissima vicenda ha fatto emergere in tutta la loro virulenza. Nel corso di una infuocata riunione tenutasi nell’ufficio del sindaco sono volate parole grosse tra il consigliere Andrea Albanese, con delega allo Sport e alle Politiche giovanili, e l’assessore Vecchio. In pratica, Albanese ha lasciato intendere di voler prendere le distanze dalla gestione dei lavori in contrada Vasia; lavori fatti “senza grazia di Dio”. Lavori che hanno fatto e fanno discutere, come documentato ieri dal Quotidiano, e che ha lasciato scontenti tanti, troppi residenti; ma non solo: c’è anche la questione della strada “ad uso parentale” che getta nell’imbarazzo l’intero esecutivo. Un imbarazzo che Albanese vuole scrollarsi di dosso. Il suo nervosismo è palpabile, si dice “scontento” dell’andazzo amministrativo perchè, osserva, «le cose andrebbero decise insieme, collegialmente, così come era stato pattuito all’inizio del nostro percorso a palazzo Convento». Pare che il sindaco abbia «conferito un potere eccessivo all’assessore Vecchio, delegandogli troppe mansioni». Albanese non ci sta. Ritiene che, pur nel rispetto dei ruoli, i componenti dell’esecutivo Marasco dovrebbero confrontarsi prima di mettere mano ad opere di una certa rilevanza, tipo quelle di contrada Vasia, in specie se vi sono conseguenze che meritano di essere esaminate con grande attenzione, come la famosa “strada dello zio”. E così ieri pomeriggio il consigliere ha rotto gli argini. Le sue parole, proferite con voce ferma e venata di sdegno, si potevano udire da fuori. «Adesso pretendo che venga sistemata contrada Vasia», ha tuonato Albanese, «altrimenti d’ora in poi voterò contro nei consigli comunali». Un ultimatum, quello del volitivo amministratore, che non lascia spazio ad interpretazioni. «Quei lavori vanno eseguiti come Dio comanda», ha urlato. Un atteggiamento che esprime innanzitutto totale disapprovazione con quanto finora realizzato e, soprattutto, l’avvertimento di un mancato sostegno all’esecutivo; una determinazione, quindi, che se messa in pratica, lo porrebbe di fatti nel ruolo di consigliere indipendente. Qualcuno ha cercato inutilmente di calmare gli animi, anche in vista della riunione tra le parti a cui ha partecipato anche l’immancabile Giovanni Durante, energico assistente del sindaco e del suo esecutivo. Cosa il gruppo si sia detto all’interno della stanza del primo cittadino non è dato sapere, ma pare che sia stata stilata una nota stampa che contemplerebbe la lista degli appalti felicemente esperiti dall’amministrazione. Intanto ieri mattina l’assessore ai Lavori Pubblici si è recato nella contrada della discordia per effettuare delle foto. Anche Maria Adele Buccafusca, rappresentante del gruppo di minoranza “Movivento” ha voluto prendere atto dei problemi strutturali e idrogeologici della zona, recandosi sul posto. La faccenda, quindi, non è certa conclusa qui, promette, anzi, nuovi avvincenti episodi.

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