lunedì 21 ottobre 2019

La storia della scuola media “Dante Alighieri”, priva di sede, spesso sballottata da un posto all’altro.


Nicotera. L’anno scolastico 2019/20 per la scuola Media “dante Alighieri” inizierà lunedì prossimo. L’antefatto di questa partenza posticipata è stata ampiamente raccontata sulle pagine di questo giornale. Così come si è parlato del suo trasferimento in un bene confiscato alla mafia. Quella che invece adesso merita di essere narrata è l’incredibile storia di questa scuola. Lo merita perché la “Dante Alighieri”, pur essendo un percorso obbligatorio nella formazione scolastica, non ha mai trovato, negli anni, una sua stabilità a livello logistico, nel senso che ha subìto spostamenti e traslochi. L’auspicio collettivo è che adesso essa trovi finalmente la sua dimensione definitiva in quel di contrada Timpa, a Nicotera Marina, perché finora così non è stato. La storia comincia nel lontano 1953, anno in cui, in virtù di un decreto legge governativo, gli ultimi due anni del ginnasio inferiore furono uniti al percorso formativo delle scuole superiori. Da allora le scuole medie hanno una durata triennale. Fu così anche per la cittadina medmea. L’anno scolastico 1953/54 cominciò sotto la dirigenza di Caterina D’Agostino, donna volitiva ed emancipata, che, tra l’altro fu anche la prima e unica sindaca di Nicotera. La reggenza della D’Agostino durò un ventennio, fino al 1974. La scuola, all’epoca, era allocata in un antico edificio in corso Cavour, praticamente a pochi passi dal Liceo Classico. Nel 1964 fu posta la prima pietra dei due edifici scolastici in via San Francesco, che ospitano attualmente il Liceo Classico “Bruno Vinci” e l’Iti “Achille Russo”. Proprio quest’ultimo avrebbe dovuto essere la moderna scuola media di Nicotera. Ma così non fu, perché intanto un fatto nuovo turbò i progetti in campo: si pensò di ampliare l’offerta formativa, istituendo un percorso di studi tecnico-scientifico, accanto a quello classico. Per non perdere una così importante opportunità, concessa dalla Dc all’epoca assai generosa con la cittadina costiera, i militanti della causa dell’Iti occuparono l’edificio accanto al Classico, che avrebbe dovuto ospitare la scuola media. Un atto forzato anche in virtù del fatto che la questione dei locali giocava un punto a sfavore per Nicotera. La “Dante Alighieri” continuò a restare nel suo antico palazzo. Intanto, a metà degli anni 80 furono ultimati i lavori del moderno municipio. Poiché le condizioni della struttura ospitante la media si facevano sempre più precarie, l’amministrazione Di Bella decise di cedere il municipio ai ragazzi della “Dante Alighieri”; gli uffici comunali furono trasferiti nell’attuale sede di palazzo Convento. Tuttavia, la media incontrò subito una serie di problemi organizzativi e logistici nella sua nuova dimora, in quanto essa non era stata concepita come una scuola, bensì come un municipio: le stanze erano piccole perché dovevano essere degli uffici e non certo delle aule. In generale, la media, che ospitava fino a 300 ragazzi, era poco capiente. Si pensò allora di fabbricare un nuovo piano sui due già esistenti. Una costruzione posticcia che già da subito cominciò a dare problemi di stabilità. E poiché non c’è mai fine al peggio, il piano posticcio fu gravato di un tetto in ferro che peggiorò la tenuta statica della struttura, mentre le basilari norme antisismiche erano state allegramente ignorate. Perizie su perizie, le cose andarono sempre peggio. Nel 2015 le classi furono temporaneamente trasferite nel Liceo Classico affinchè si realizzassero dei lavori che a poco valsero. Intanto, dai meandri dell’ufficio tecnico emerse che la struttura manca di un importante certificato di agibilità. Insomma, andare avanti era impossibile. Il resto è storia contemporanea.

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