Nicotera.
L’anno scolastico 2019/20 per la scuola Media “dante Alighieri” inizierà lunedì
prossimo. L’antefatto di questa partenza posticipata è stata ampiamente
raccontata sulle pagine di questo giornale. Così come si è parlato del suo
trasferimento in un bene confiscato alla mafia. Quella che invece adesso merita
di essere narrata è l’incredibile storia di questa scuola. Lo merita perché la
“Dante Alighieri”, pur essendo un percorso obbligatorio nella formazione
scolastica, non ha mai trovato, negli anni, una sua stabilità a livello logistico,
nel senso che ha subìto spostamenti e traslochi. L’auspicio collettivo è che
adesso essa trovi finalmente la sua dimensione definitiva in quel di contrada
Timpa, a Nicotera Marina, perché finora così non è stato. La storia comincia
nel lontano 1953, anno in cui, in virtù di un decreto legge governativo, gli
ultimi due anni del ginnasio inferiore furono uniti al percorso formativo delle
scuole superiori. Da allora le scuole medie hanno una durata triennale. Fu così
anche per la cittadina medmea. L’anno scolastico 1953/54 cominciò sotto la
dirigenza di Caterina D’Agostino, donna volitiva ed emancipata, che, tra
l’altro fu anche la prima e unica sindaca di Nicotera. La reggenza della
D’Agostino durò un ventennio, fino al 1974. La scuola, all’epoca, era allocata
in un antico edificio in corso Cavour, praticamente a pochi passi dal Liceo
Classico. Nel 1964 fu posta la prima pietra dei due edifici scolastici in via
San Francesco, che ospitano attualmente il Liceo Classico “Bruno Vinci” e l’Iti
“Achille Russo”. Proprio quest’ultimo avrebbe dovuto essere la moderna scuola
media di Nicotera. Ma così non fu, perché intanto un fatto nuovo turbò i
progetti in campo: si pensò di ampliare l’offerta formativa, istituendo un
percorso di studi tecnico-scientifico, accanto a quello classico. Per non
perdere una così importante opportunità, concessa dalla Dc all’epoca assai
generosa con la cittadina costiera, i militanti della causa dell’Iti occuparono
l’edificio accanto al Classico, che avrebbe dovuto ospitare la scuola media. Un
atto forzato anche in virtù del fatto che la questione dei locali giocava un
punto a sfavore per Nicotera. La “Dante Alighieri” continuò a restare nel suo
antico palazzo. Intanto, a metà degli anni 80 furono ultimati i lavori del
moderno municipio. Poiché le condizioni della struttura ospitante la media si
facevano sempre più precarie, l’amministrazione Di Bella decise di cedere il
municipio ai ragazzi della “Dante Alighieri”; gli uffici comunali furono
trasferiti nell’attuale sede di palazzo Convento. Tuttavia, la media incontrò
subito una serie di problemi organizzativi e logistici nella sua nuova dimora,
in quanto essa non era stata concepita come una scuola, bensì come un
municipio: le stanze erano piccole perché dovevano essere degli uffici e non
certo delle aule. In generale, la media, che ospitava fino a 300 ragazzi, era
poco capiente. Si pensò allora di fabbricare un nuovo piano sui due già
esistenti. Una costruzione posticcia che già da subito cominciò a dare problemi
di stabilità. E poiché non c’è mai fine al peggio, il piano posticcio fu
gravato di un tetto in ferro che peggiorò la tenuta statica della struttura,
mentre le basilari norme antisismiche erano state allegramente ignorate.
Perizie su perizie, le cose andarono sempre peggio. Nel 2015 le classi furono
temporaneamente trasferite nel Liceo Classico affinchè si realizzassero dei
lavori che a poco valsero. Intanto, dai meandri dell’ufficio tecnico emerse che
la struttura manca di un importante certificato di agibilità. Insomma, andare
avanti era impossibile. Il resto è storia contemporanea.
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