Nicotera.
Si
è svolta ieri sera l’assemblea del Coordinamento pro 118. L’incontro si è
svolto all’interno della sala consiliare, e ha prodotto un importante
deliberazione: la creazione di un dettagliato documento, con tanto di dati e
numeri concernenti la situazione sanitaria del territorio nicoterese. Documento
che sarà recapitato, una volta approvato da tutti gli aderenti, al Commissario
ad acta per la sanità Saverio Cotticelli. Questo passo rappresenterebbe il
primo step verso l’obiettivo. Sempre nella serata di giovedì l’assemblea ha
deciso di allargare la base del coordinamento coinvolgendo il sindaco di
Joppolo, Carmelo Mazza, e il commissario prefettizio di Limbadi, Antonio
Reppucci. Delle deliberazioni del gruppo pro118 saranno inoltre resi edotti il
Prefetto e il Procuratore della Repubblica di Vibo. In questa battaglia di civiltà l’assemblea
non intende fare sconti all’Asp di Vibo Valentia, che, si è resa troppe volte
colpevole di grave negligenza nei confronti di un territorio, già di per sé
popoloso, che va triplicando i suoi abitanti durante il periodo estivo. A tal
riguardo è doveroso ricordare che nel corso di un dibattito nella sala
consiliare del Comune, nel luglio scorso, per dibattere della questione
sanitaria, erano presenti il vicedirigente dell’Asp, Michelangelo Miceli e il
dirigente del 118 dell’area centro Calabria. Gli stessi hanno promesso alla
cittadinanza che dal primo di agosto la cittadina medmea sarebbe stata munita
della tanta agognata postazione estiva Suem. Ma le parole se le sono portate
via il vento e il giovane padre di famiglia, il 22 di agosto, è rimasto
sull’asfalto un’ora e dieci minuti, prima che un’ambulanza lo prelevasse per
portarlo al campo sportivo dove l’attendeva l’elisoccorso. Era presente all’incontro
anche la Senatrice Silvia Vono del Movimento 5 Stelle. La Vono ha invece
mantenuto la sua promessa, in quanto, per come stabilito quella sera, si è recata
dal generale Cotticelli per sottoporgli la situazione in cui versa il
territorio della bassa vibonese. E così è stato. Altri incontri sarebbero dovuti
seguire se il terremoto politico che ha messo sottosopra l’esecutivo in carica
non avesse creato un caos paralizzante su molti settori. Ma ora che la calma
sembrerebbe essere ritornata e il Paese ha un nuovo governo, la senatrice
pentastellata promette di riprendere in mano la situazione. «La prossima
settimana sarò a Roma- ha detto la senatrice, raggiunta telefonicamente-
prevedo di incontrare il neo Ministro della Salute, Roberto Speranza, a cui spiegherò
la situazione sanitaria in Calabria, puntualizzando il disservizio vissuto dal
territorio nicoterese». «Spero che il Ministro- ha aggiunto- metta in agenda
una visita nella nostra regione, per poter prendere atto delle varie realtà
esistenti». Nel rientrare in Calabria, la Vono intende rivedere il generale
Cotticelli, «per riprendere il discorso da dove era stato interrotto: non
intendo abbandonare questo territorio al suo destino».
Nicotera.
Si
terrà il 19 settembre prossimo, alle 15.30, il consiglio comunale straordinario
aperto sull’emergenza perennemente attuale del 118. La pubblica assise è stata
indetta dal sindaco in seguito alla richiesta formulata, il 31 agosto scorso,
dal gruppo consiliare “Movivento”, capitanata dall’ingegnere Antonio D’Agostino.
Quel giorno si svolse un’assemblea tra le parti sociali e politiche ed il primo
cittadino. Fu proprio Pino Marasco a volere quell’incontro: in una
comunicazione ufficiale, attraverso la pagina Facebook dell’amministrazione,
invitò la politica e le associazioni locali a palazzo Convento al fine di
aprire un tavolo di discussione per affrontare e risolvere la questione del
decennale disservizio che attanaglia la città costiera. Nel corso del medesimo
incontro si costituì un coordinamento pro 118 a cui aderirono le parti in causa
presenti, eccezion fatta del gruppo consiliare Movivento, che non si associò al
comitato spontaneo in quanto non ne condivideva le modalità di azione e di
gestione della problematica. Il gruppo di minoranza chiese, invece, che la
risoluzione del disservizio passasse attraverso delle vie, per così dire,
ufficiali, cioè a dire: le strategie d’azione approvate dal consiglio comunale.
Benchè le determinazioni prese dal comitato non possano collidere con quanto
potrebbe decidere la civica assise (se non altro perchè l’obiettivo è uguale),
il sindaco ha accettato di accogliere la richiesta di D’Agostino. Si compie,
dunque, un altro passo verso la risoluzione di un problema non più
procrastinabile.
Nicotera.
L’Azienda
sanitaria locale chiederà al Commissario ad Acta per la sanità in Calabria, Generale
Saverio Cotticelli, di rimodulare le cinque postazioni di 118 sul territorio
vibonese. Questa, in parole povere, la determinazione che è emersa dal
consiglio comunale straordinario sul noto disservizio inerente l’assenza di una
postazione di emergenza urgenza nell’ampio territorio nicoterese. Alla civica
assise, indetta su proposta del gruppo di minoranza “Movivento”, capitanato
dall’ingegnere Antonio D’Agostino, era presente la dirigente dell’Asp
Elisabetta Tripodi, e il suo vice, Michelangelo Miceli. Presenti gli esponenti
del neonato Coordinamento pro 118, costituito da associazioni, gruppo politici
e semplici cittadini. Un gruppo variegato, politicamente trasversale, che è
riuscito ad intercettare l’attenzione di tutti i sodalizi presenti sul territorio,
uniti nell’unico scopo di veder rispettato un diritto fondamentale che è quello
alla salute. Il consiglio si è svolto in un clima di dialogo e confronto
serrato tra le varie parti su una tematica sempre in auge che non smette mai di
disturbare il sonno dei nicoteresi, perché vivere a trenta kilometri di
distanza dal primo ospedale, senza che vi sia un’ambulanza sul territorio, è
una cosa che desta continua preoccupazione. Ed è stata proprio la rievocazione del grave incidente accorso a Francesco Battaglia lo scorso 22
agosto ad aprire il dibattito. Il rappresentante del Coordinamento, Francesco
Tripaldi, nel prendere la parola, ha salutato il fratello del giovane padre di
famiglia, presente in sala, sottolineando che la mancanza di tale servizio salvavita
«comincia a generare allarme sociale, perché crea esasperazione tra i
cittadini, i quali, pur ottemperando i loro doveri nei confronti dello Stato
non godono dei diritti che gli spettano, come prevede il “contratto sociale”
che alla base della convivenza civile nella società». Il sindaco Giuseppe
Marasco, ha sottolineato come la rete di emergenza non funziona, ma non solo,
«è discriminatoria nei confronti di questa parte del territorio». «La zona
montana- ha aggiunto il primo cittadino- è sempre stata doverosamente servita
rispetto a questa parte della fascia costiera. Uno squilibrio netto che ci
induce a chiedere di rivedere i canoni di dislocazione delle ambulanze sul
territorio». Antonio D’Agostino, che ha annunciato di voler aderire al
Coordinamento, ha sottoposto all’attenzione dei vertici dell’Asp, le varie
spoliazioni che ha subito la cittadina costiera sul piano della sanità. Sulla
stessa linea d’onda la consigliera Maria Adele Buccafusca che ha elencato i
vari servizi e gli ambulatori che la struttura ospedaliera nicoterese ha perso
nel corso degli anni. Una serie infinita di disservizi dei quali, ha precisato
D’Agostino, l’assenza del 118 è un’emergenza costante: «I tempi d’intervento-
ha rimarcato- non sono garantiti, mettendo così a rischio la vita delle
persone». L’esponente di “Movivento” ha inoltre auspicato che la conferenza dei
sindaci ritorni ad avere il ruolo fondamentale per il territorio. La dirigente
dell’Asp, Elisabetta Tripodi, ha ascoltato i vari interventi e ha tenuto
mettere in evidenza che non intende fare delle promesse che l’Asp non può
mantenere: «L’Azienda- ha detto la dirigente- non ha il potere decisionale di
un tempo, quando, cioè, sono state fatte le dislocazioni attualmente vigenti
sul territorio. Preciso, inoltre, che è da escludere una sesta postazione. Il
mio impegno- ha concluso- sarà quello di chiedere al Commissario Cotticelli di
rimodulare le postazioni esistenti».
Nicotera.
Continua
la battaglia dei vertici del Partito Socialista provinciale per un presidio di
118 nel territorio del basso vibonese, che vede come suo epicentro Nicotera e
si irradia dal Comune di Joppolo a quello di Rombiolo. Gian Maria Lebrino
(segretario provinciale Psi) e Domenico Tomaselli (segretario provinciale della
Federazione giovanile socialisti) scrivono al ministro della Sanità, Giulia
Grillo. « Da tempo - scrivono i due esponenti politici rivolgendosi alla titolare
del dicastero in questione- portiamo avanti una battaglia per ottenere una
postazione fissa di 118 che serva una popolazione di circa 20mila abitanti
in una zona sprovvista e che presenta diverse criticità per raggiungere i nosocomi
di Vibo Valentia (attraversamento del monte Poro) e Tropea (Sp 23 chiusa da molto tempo)». La
necessità di rivolgersi al Ministro nasce, spiegano gli scriventi, in quanto
gli appelli finora rivolti al management dell’Azienda sanitaria provinciale, in
merito alla risoluzione del grave disservizio, sono rimasti inascoltati,
definendo tale condotta «vergognosa ed inaccettabile».
La salute dei cittadini che risiedono
nei comuni di Ricadi, Nicotera, Joppolo, Limbadi, Rombiolo e San Calogero «è
messa a repentaglio per l’incapacità di alcuni “manager” di rimediare del
personale e un mezzo sufficientemente attrezzato per prestare in tempi
ragionevoli i primi e vitali soccorsi».
L’auspicio rivolto alla Grillo è che «con
l’impegno dovuto si possano trovare uomini, mezzi e risorse per risolvere
l’annosa questione che limita il diritto alla salute e alla vita di migliaia di
persone».
In chiusura la ferma richiesta delle
dimissioni «di chi sta alla guida dell’Asp vibonese».
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