lunedì 21 ottobre 2019

SETTEMBRE 2019: nasce il Coordinamento pro 118.


Nicotera. Si è svolta ieri sera l’assemblea del Coordinamento pro 118. L’incontro si è svolto all’interno della sala consiliare, e ha prodotto un importante deliberazione: la creazione di un dettagliato documento, con tanto di dati e numeri concernenti la situazione sanitaria del territorio nicoterese. Documento che sarà recapitato, una volta approvato da tutti gli aderenti, al Commissario ad acta per la sanità Saverio Cotticelli. Questo passo rappresenterebbe il primo step verso l’obiettivo. Sempre nella serata di giovedì l’assemblea ha deciso di allargare la base del coordinamento coinvolgendo il sindaco di Joppolo, Carmelo Mazza, e il commissario prefettizio di Limbadi, Antonio Reppucci. Delle deliberazioni del gruppo pro118 saranno inoltre resi edotti il Prefetto e il Procuratore della Repubblica di Vibo.  In questa battaglia di civiltà l’assemblea non intende fare sconti all’Asp di Vibo Valentia, che, si è resa troppe volte colpevole di grave negligenza nei confronti di un territorio, già di per sé popoloso, che va triplicando i suoi abitanti durante il periodo estivo. A tal riguardo è doveroso ricordare che nel corso di un dibattito nella sala consiliare del Comune, nel luglio scorso, per dibattere della questione sanitaria, erano presenti il vicedirigente dell’Asp, Michelangelo Miceli e il dirigente del 118 dell’area centro Calabria. Gli stessi hanno promesso alla cittadinanza che dal primo di agosto la cittadina medmea sarebbe stata munita della tanta agognata postazione estiva Suem. Ma le parole se le sono portate via il vento e il giovane padre di famiglia, il 22 di agosto, è rimasto sull’asfalto un’ora e dieci minuti, prima che un’ambulanza lo prelevasse per portarlo al campo sportivo dove l’attendeva l’elisoccorso. Era presente all’incontro anche la Senatrice Silvia Vono del Movimento 5 Stelle. La Vono ha invece mantenuto la sua promessa, in quanto, per come stabilito quella sera, si è recata dal generale Cotticelli per sottoporgli la situazione in cui versa il territorio della bassa vibonese. E così è stato. Altri incontri sarebbero dovuti seguire se il terremoto politico che ha messo sottosopra l’esecutivo in carica non avesse creato un caos paralizzante su molti settori. Ma ora che la calma sembrerebbe essere ritornata e il Paese ha un nuovo governo, la senatrice pentastellata promette di riprendere in mano la situazione. «La prossima settimana sarò a Roma- ha detto la senatrice, raggiunta telefonicamente- prevedo di incontrare il neo Ministro della Salute, Roberto Speranza, a cui spiegherò la situazione sanitaria in Calabria, puntualizzando il disservizio vissuto dal territorio nicoterese». «Spero che il Ministro- ha aggiunto- metta in agenda una visita nella nostra regione, per poter prendere atto delle varie realtà esistenti». Nel rientrare in Calabria, la Vono intende rivedere il generale Cotticelli, «per riprendere il discorso da dove era stato interrotto: non intendo abbandonare questo territorio al suo destino».
Nicotera. Si terrà il 19 settembre prossimo, alle 15.30, il consiglio comunale straordinario aperto sull’emergenza perennemente attuale del 118. La pubblica assise è stata indetta dal sindaco in seguito alla richiesta formulata, il 31 agosto scorso, dal gruppo consiliare “Movivento”, capitanata dall’ingegnere Antonio D’Agostino. Quel giorno si svolse un’assemblea tra le parti sociali e politiche ed il primo cittadino. Fu proprio Pino Marasco a volere quell’incontro: in una comunicazione ufficiale, attraverso la pagina Facebook dell’amministrazione, invitò la politica e le associazioni locali a palazzo Convento al fine di aprire un tavolo di discussione per affrontare e risolvere la questione del decennale disservizio che attanaglia la città costiera. Nel corso del medesimo incontro si costituì un coordinamento pro 118 a cui aderirono le parti in causa presenti, eccezion fatta del gruppo consiliare Movivento, che non si associò al comitato spontaneo in quanto non ne condivideva le modalità di azione e di gestione della problematica. Il gruppo di minoranza chiese, invece, che la risoluzione del disservizio passasse attraverso delle vie, per così dire, ufficiali, cioè a dire: le strategie d’azione approvate dal consiglio comunale. Benchè le determinazioni prese dal comitato non possano collidere con quanto potrebbe decidere la civica assise (se non altro perchè l’obiettivo è uguale), il sindaco ha accettato di accogliere la richiesta di D’Agostino. Si compie, dunque, un altro passo verso la risoluzione di un problema non più procrastinabile.
Nicotera. L’Azienda sanitaria locale chiederà al Commissario ad Acta per la sanità in Calabria, Generale Saverio Cotticelli, di rimodulare le cinque postazioni di 118 sul territorio vibonese. Questa, in parole povere, la determinazione che è emersa dal consiglio comunale straordinario sul noto disservizio inerente l’assenza di una postazione di emergenza urgenza nell’ampio territorio nicoterese. Alla civica assise, indetta su proposta del gruppo di minoranza “Movivento”, capitanato dall’ingegnere Antonio D’Agostino, era presente la dirigente dell’Asp Elisabetta Tripodi, e il suo vice, Michelangelo Miceli. Presenti gli esponenti del neonato Coordinamento pro 118, costituito da associazioni, gruppo politici e semplici cittadini. Un gruppo variegato, politicamente trasversale, che è riuscito ad intercettare l’attenzione di tutti i sodalizi presenti sul territorio, uniti nell’unico scopo di veder rispettato un diritto fondamentale che è quello alla salute. Il consiglio si è svolto in un clima di dialogo e confronto serrato tra le varie parti su una tematica sempre in auge che non smette mai di disturbare il sonno dei nicoteresi, perché vivere a trenta kilometri di distanza dal primo ospedale, senza che vi sia un’ambulanza sul territorio, è una cosa che desta continua preoccupazione. Ed è stata proprio la  rievocazione del grave incidente  accorso a Francesco Battaglia lo scorso 22 agosto ad aprire il dibattito. Il rappresentante del Coordinamento, Francesco Tripaldi, nel prendere la parola, ha salutato il fratello del giovane padre di famiglia, presente in sala, sottolineando che la mancanza di tale servizio salvavita «comincia a generare allarme sociale, perché crea esasperazione tra i cittadini, i quali, pur ottemperando i loro doveri nei confronti dello Stato non godono dei diritti che gli spettano, come prevede il “contratto sociale” che alla base della convivenza civile nella società». Il sindaco Giuseppe Marasco, ha sottolineato come la rete di emergenza non funziona, ma non solo, «è discriminatoria nei confronti di questa parte del territorio». «La zona montana- ha aggiunto il primo cittadino- è sempre stata doverosamente servita rispetto a questa parte della fascia costiera. Uno squilibrio netto che ci induce a chiedere di rivedere i canoni di dislocazione delle ambulanze sul territorio». Antonio D’Agostino, che ha annunciato di voler aderire al Coordinamento, ha sottoposto all’attenzione dei vertici dell’Asp, le varie spoliazioni che ha subito la cittadina costiera sul piano della sanità. Sulla stessa linea d’onda la consigliera Maria Adele Buccafusca che ha elencato i vari servizi e gli ambulatori che la struttura ospedaliera nicoterese ha perso nel corso degli anni. Una serie infinita di disservizi dei quali, ha precisato D’Agostino, l’assenza del 118 è un’emergenza costante: «I tempi d’intervento- ha rimarcato- non sono garantiti, mettendo così a rischio la vita delle persone». L’esponente di “Movivento” ha inoltre auspicato che la conferenza dei sindaci ritorni ad avere il ruolo fondamentale per il territorio. La dirigente dell’Asp, Elisabetta Tripodi, ha ascoltato i vari interventi e ha tenuto mettere in evidenza che non intende fare delle promesse che l’Asp non può mantenere: «L’Azienda- ha detto la dirigente- non ha il potere decisionale di un tempo, quando, cioè, sono state fatte le dislocazioni attualmente vigenti sul territorio. Preciso, inoltre, che è da escludere una sesta postazione. Il mio impegno- ha concluso- sarà quello di chiedere al Commissario Cotticelli di rimodulare le postazioni esistenti».

Nicotera. Continua la battaglia dei vertici del Partito Socialista provinciale per un presidio di 118 nel territorio del basso vibonese, che vede come suo epicentro Nicotera e si irradia dal Comune di Joppolo a quello di Rombiolo. Gian Maria Lebrino (segretario provinciale Psi) e Domenico Tomaselli (segretario provinciale della Federazione giovanile socialisti) scrivono al ministro della Sanità, Giulia Grillo. « Da tempo - scrivono i due esponenti politici rivolgendosi alla titolare del dicastero in questione- portiamo avanti una battaglia per ottenere una postazione fissa di 118 che serva una popolazione di circa 20mila abitanti in una zona sprovvista e che presenta diverse criticità per raggiungere i nosocomi di Vibo Valentia (attraversamento del monte Poro) e Tropea (Sp 23 chiusa da molto tempo)». La necessità di rivolgersi al Ministro nasce, spiegano gli scriventi, in quanto gli appelli finora rivolti al management dell’Azienda sanitaria provinciale, in merito alla risoluzione del grave disservizio, sono rimasti inascoltati, definendo tale condotta «vergognosa ed inaccettabile».
La salute dei cittadini che risiedono nei comuni di Ricadi, Nicotera, Joppolo, Limbadi, Rombiolo e San Calogero «è messa a repentaglio per l’incapacità di alcuni “manager” di rimediare del personale e un mezzo sufficientemente attrezzato per prestare in tempi ragionevoli i primi e vitali soccorsi».
L’auspicio rivolto alla Grillo è che «con l’impegno dovuto si possano trovare uomini, mezzi e risorse per risolvere l’annosa questione che limita il diritto alla salute e alla vita di migliaia di persone».
In chiusura la ferma richiesta delle dimissioni «di chi sta alla guida dell’Asp vibonese».
 

 


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