mercoledì 15 agosto 2018

Brutta avventura per una turista tedesca, cade lungo il percorso della “Gnuni” e riporta la frattura del femore.


Nicotera. Brutta avventura per una turista tedesca, venerdì pomeriggio, mentre percorreva la stradina denominata “Gnuni” che dalla stazione ferroviaria conduce a Nicotera Marina. Proprio a causa delle difficili condizioni del percorso, la turista teutonica è scivolata riportando la frattura del femore. La donna, 73 anni, si trovava insieme ad un gruppo di amici. Un allegro e volitivo gruppo di quindici anziani turisti che da Tropea, dove alloggiano, si sono diretti a Nicotera per raggiungere la Marina. Scesi alla stazione, come altri intrepidi visitatori, si sono avventurati nell’impervio e suggestivo percorso, definito in gergo dialettale “Gnuni”, ma che sulle mappe dell’ufficio tecnico è Santa Maria dell’Agnone. La strada conduce dritto nella frazione Marina, proprio dietro la chiesa dell’Immacolata. La signora è verosimilmente inciampata su una delle tante pietre che lastricano il versante, o forse l’erba incolta le ha impedito di vedere dove metteva i piedi, sta di fatto che la 73enne si è resa protagonista di una tremenda caduta. Nell’immediatezza del fatto si trovavano fortunatamente a passare da là due persone residenti a Nicotera Marina che hanno allertato un medico. Il dottore Ubaldo La Rosa, recatosi prontamente sul posto, ha capito che le conseguenze della caduta erano piuttosto severe, ed è stato lui stesso ad allertare il 118 che è arrivato dopo un’ora dalla chiamata. Sessanta interminabili minuti in cui la povera infortunata è rimasta sdraiata a terra in un letto di sterpaglie, trafitta da dolori lancinanti. La turista è stata quindi trasportata all’ospedale di Vibo, dov’è attualmente ricoverata.
L’incresciosa vicenda vissuta dalla signora tedesca, punta ancora una volta i riflettori sulle terribili condizioni della “Gnuni”. Un tema di cui questo giornale si è occupato spesso, essendo questo percorso battuto abitualmente da moltissime persone, e d’estate da centinaia di turisti. Un’area incredibilmente suggestiva, in bilico tra il fascino selvaggio di antichi percorsi da fiaba e un panorama spalancato su tutta la Piana. Ma sono anche notevolissime le criticità che lo attanagliano. L’area dell’Agnone è ramificata da una serie di canaloni e ruscelli che durante i periodi di pioggia battente trascinano a valle detriti e fanghiglia, a pochissimi metri del centro abitato. La criticità dell’area è sottolineata dal Pai (organismo che ha il compito di individuare le aree a rischio idrogeologico) che l’ha contrassegnata con la sigla R4, ciò significa che la zona ha una classe di rischio molto elevato, in quanto è interessata da fenomeni franosi. Mancato monitoraggio dell’area, incuria, degrado e una colpevole negligenza hanno trasformato negli anni la “Gnuni” in un percorso pericoloso e sempre più impraticabile, quando invece era, e avrebbe potuto ancora essere, un punto di attrazione per i tanti turisti che scesi dalla stazione si avventurano a Nicotera Marina. Con un finanziamento regionale, la giunta Pagano aveva messo in sicurezza la prima parte del percorso, lasciando inspiegabilmente nell’abbandono la seconda parte, quella più frequentata.

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