Nicotera. Brutta avventura per una
turista tedesca, venerdì pomeriggio, mentre percorreva la stradina denominata “Gnuni”
che dalla stazione ferroviaria conduce a Nicotera Marina. Proprio a causa delle
difficili condizioni del percorso, la turista teutonica è scivolata riportando
la frattura del femore. La donna, 73 anni, si trovava insieme ad un gruppo di
amici. Un allegro e volitivo gruppo di quindici anziani turisti che da Tropea,
dove alloggiano, si sono diretti a Nicotera per raggiungere la Marina. Scesi
alla stazione, come altri intrepidi visitatori, si sono avventurati nell’impervio
e suggestivo percorso, definito in gergo dialettale “Gnuni”, ma che sulle mappe
dell’ufficio tecnico è Santa Maria dell’Agnone. La strada conduce dritto nella
frazione Marina, proprio dietro la chiesa dell’Immacolata. La signora è
verosimilmente inciampata su una delle tante pietre che lastricano il versante,
o forse l’erba incolta le ha impedito di vedere dove metteva i piedi, sta di
fatto che la 73enne si è resa protagonista di una tremenda caduta. Nell’immediatezza
del fatto si trovavano fortunatamente a passare da là due persone residenti a
Nicotera Marina che hanno allertato un medico. Il dottore Ubaldo La Rosa,
recatosi prontamente sul posto, ha capito che le conseguenze della caduta erano
piuttosto severe, ed è stato lui stesso ad allertare il 118 che è arrivato dopo
un’ora dalla chiamata. Sessanta interminabili minuti in cui la povera
infortunata è rimasta sdraiata a terra in un letto di sterpaglie, trafitta da
dolori lancinanti. La turista è stata quindi trasportata all’ospedale di Vibo,
dov’è attualmente ricoverata.
L’incresciosa
vicenda vissuta dalla signora tedesca, punta ancora una volta i riflettori
sulle terribili condizioni della “Gnuni”. Un tema di cui questo giornale si è
occupato spesso, essendo questo percorso battuto abitualmente da moltissime
persone, e d’estate da centinaia di turisti. Un’area incredibilmente
suggestiva, in bilico tra il fascino selvaggio di antichi percorsi da fiaba e
un panorama spalancato su tutta la Piana. Ma sono anche notevolissime le
criticità che lo attanagliano. L’area dell’Agnone è ramificata da una serie di
canaloni e ruscelli che durante i periodi di pioggia battente trascinano a
valle detriti e fanghiglia, a pochissimi metri del centro abitato. La criticità
dell’area è sottolineata dal Pai (organismo che ha il compito di individuare le
aree a rischio idrogeologico) che l’ha contrassegnata con la sigla R4, ciò
significa che la zona ha una classe di rischio molto elevato, in quanto è
interessata da fenomeni franosi. Mancato
monitoraggio dell’area, incuria, degrado e una colpevole negligenza hanno
trasformato negli anni la “Gnuni” in un percorso pericoloso e sempre più
impraticabile, quando invece era, e avrebbe potuto ancora essere, un punto di
attrazione per i tanti turisti che scesi dalla stazione si avventurano a
Nicotera Marina. Con un finanziamento regionale, la giunta Pagano aveva messo
in sicurezza la prima parte del percorso, lasciando inspiegabilmente nell’abbandono
la seconda parte, quella più frequentata.
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