Nicotera. In febbrile attività la preparazione delle liste elettorali
nella città medmea. Entro il 21 settembre i candidati dovranno aver pronta la
squadra con cui si presenteranno davanti all’elettorato. Ma ecco che nel bel
mezzo di questo lavoro di orditura prorompe inaspettato il nome di un nuovo
candidato a sindaco. Si tratta del professore in pensione, nonché giornalista,
Antonio Ricottili.
Classe 1947, Ricottilli non può certo definirsi un politico
di primo pelo. Anzi. Fin da giovane militava nella Democrazia Cristiana e sotto
tale egida politica nell’85 divenne sindaco di Nicotera.
A caldeggiare, dopo trentatrè anni, la sua candidatura,
“Fronte Comune per Nicotera”, gruppo politico che ha il suo leader in Enzo
Comerci, uno dei più noti rappresentanti della destra cittadina più volte
candidatosi a sindaco senza mai, però, riuscire ad espugnare palazzo Convento.
Comerci usa Facebook per annunciare il nome dell’uomo individuato dal suo
gruppo per ricoprire la carica di primo cittadino. «Il 21 ottobre si vota per
eleggere il Consiglio Comunale- scrive l’attivista politico- Stante la situazione particolarmente difficile
del nostro Comune abbiamo deciso, insieme a tanti altri amici, di sostenere per
la carica di sindaco il prof. Antonio Ricottilli convinti come siano che la sua
esperienza, le sue qualità possano essere di grande aiuto a risollevare la
nostra Comunità». Tanto l’entusiasmo, ma c’è da scommettere che per Ricottili
la campagna elettorale non sarà una passeggiata: dovrà vedersela con un’altra
vecchia volpe, il forzista Pino Marasco, anch’egli in corsa per lo scranno di
sindaco e in questi giorni comprensibilmente oberato di lavoro per la scelta
dei candidati, anche se, come egli stesso ha fatto trapelare, il suo gruppo è
già pronto. Il professore dovrà confrontarsi anche con altri due giovani
virgulti della politica cittadina: Gian Maria Lebrino, del Psi, e un esponente,
dal nome ancora ignoto, del Pd. Come precisato, Antonio Ricottilli è stato
sindaco di Nicotera nei favolosi anni Ottanta, quando, cioè, il denaro girava ancora
allegramente ed era inimmaginabile l’austerity che attendeva dietro l’angolo le pubbliche amministrazioni. Eppure,
nonostante fossero altri tempi, il Comune di Nicotera, allora come ora,
continuava a piangere miseria. E proprio a causa delle tristi condizioni delle
casse comunali, la giunta guidata da Ricottilli balzò agli onori della cronaca
nazionale per essersi affidata alla fortuna nel tentativo uscire da una
situazione di stallo: il Comune comprò dei biglietti della Lotteria Italia
nella speranza di vincere qualche milioncino e sanare così i debiti. Era il
novembre del 1987. L’idea saltò in mente all’allora assessore al Bilancio Pino
D’Ambrosio. La trovata venne addirittura contemplata in una delibera (la numero
433/87), adottata all'unanimità. La “delibera della speranza” come fu definita
allora, finì nei tg nazionali, così come il volto gioviale del sindaco
Ricottilli: «Che altro possiamo fare se nessuno è in grado di risolvere i
nostri problemi finanziari, se nessuno sembra aver voglia di ascoltarci?», dichiarava
alla stampa il professore. «Quale promozione turistica-economica possiamo fare
in queste condizioni?», gli faceva eco il vicesindaco. Insomma, una situazione
disastrosa, ma forse niente a confronto di quella attuale, con il dissesto economico
in atto, zero trasferimenti statali, debitori che bussano alla porta dell’ente
e il recupero dei tributi che è un’impresa titanica, mentre la dea bendata
ormai da tempo gira ostinatamente le spalle alla città Medmea. Che Ricottilli
tenterà ancora di farle cambiare idea?
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