Nicotera.
Il
clima vissuto ieri pomeriggio a Nicotera era un po’ surreale e un po’ da
emergenza terroristica. La notizia degli spari esplosi da un “pazzo” che si
aggirava tra Limbadi e Nicotera si è diffusa nella manciata di pochi minuti,
veicolata anche dal social network Facebook, in cui comparivano messaggi
allarmanti di una situazione di grave pericolo a cui chiunque era potenzialmente
esposto. Non era chiaro infatti chi fossero, e perché, le vittime predestinate
dall’assalitore. Di lui si sapeva solo che era armato e pericolosissimo. Ma la
paura è diventata terrore quando si è appreso che il ragazzo armato di fucile,
aveva ucciso due persone, e ne aveva ferite altre tre. Una donna di 80 anni e
un uomo di 67. Li aveva sorpresi entrambi all’interno delle loro case, nel
luogo che probabilmente ritenevano più sicuro al mondo e certamente ignari del
fatto che era la morte a bussare alle loro porte, in un accaldato pomeriggio di
primavera. Tra le due abitazioni delle vittime, a poche centinaia di metri
l’una dall’altra, c’è il Liceo Classico di Nicotera, a quell’ora ancora pieno
di studenti per le ore di studio pomeridiano. La preside ha ordinato, resa
edotta dei gravi fatti accorsi, che nessun ragazzo uscisse dall’istituto finchè
la situazione non fosse apparsa più tranquilla, cosa che sembrava assai
improbabile in quel via vai di mezzi delle Forze dell’ordine, il bombire degli
elicotteri sui tetti delle case e la terribile certezza che c’era un uomo
armato di fucile e senza scrupoli pronto a sparare. I genitori si sono precipati
a scuola a recuperare i propri figli, stravolti dalla preoccupazione e dalla
paura. Il paese d’un tratto si è velato di sconcerto e di terrore. Si sapeva
solo che era in atto una caccia all’uomo, che l’assassino poteva trovarsi
ovunque, dappertutto, che sfuggiva alle Forze dell’ordine e che chiunque poteva
ritrovarselo armato davanti. Nicotera, ancora una volta al centro di gravi
fatti di cronaca, ancora una volta è stata colta impreparata dal terrore e da
fatti sanguinosi. Il potenziamento della Caserma di Carabinieri, l’apertura di
un Commissariato di Polizia e la tanto agognata video sorveglianza sono
progetti che sono rimasti tali, mentre si susseguono fatti sanguinosi, nella
colpevole indifferenza politico-istituzionale.
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