Nicotera.
La situazione nella frazione Marina sulla questione acqua si fa sempre più
critica. Dai rubinetti dei cittadini sgorga un liquido che definire acqua
sarebbe un eufemismo. Le cose si complicano sempre di più, e il malcontento dei
cittadini, com’è facile immaginare, aumenta in modo esponenziale. Non si
contano le foto e i video sui social che ritraggono impietosamente il
disservizio che si consuma giornalmente. Allo stesso modo diventa sempre più
palpabile il loro sdegno, sentendosi privati di un servizio essenziale. E al
danno si unisce la beffa: sono infatti tenuti a pagare un oneroso balzello per
un diritto non goduto. Tutto nel silenzio delle istituzioni locali. Il divieto
di utilizzo a scopo idropotabile dell’acqua è stato decretato dal comune l’1
ottobre del 2014 con l’ordinanza numero 48. Il serbatoio Sorical sito in
località Santa Barbara eroga acqua non idonea al consumo umano. La decisione è
scaturita dopo le analisi effettuate dall’Arpacal il 10 settembre del 2014 e
che stabilivano che nell’acqua proveniente dal suddetto serbatoio si erano
riscontrati dei valori al di fuori delle norme previste dalla legge. Nella
fattispecie era stata rilevata una presenza di manganese superiore a quanto
consigliato dal decreto legislativo 31/2011. Da quel primo ottobre, poiché non
sono giunti contrordini da parte del comune, si presume che l’acqua non sia
ancora potabile. Anzi, la presunzione di non potabilità è confermata da un
rapporto dell’Accredia del 18 maggio del 2015. Tale esame è stato svolto per conto
del comune di Nicotera, esattamente otto mesi dopo dell’ordinanza di non
potabilità dell’acqua, emessa, come precisato, in seguito ai controlli
dell’Arpacal. Il verbale di campionamento di Accredia è decisamente più
drammatico di quello stilato dall’ente regionale per l’Ambiente. Infatti, oltre
al temibile manganese è stato riscontrato nelle acque che giungono nelle case
di Nicotera Marina la pseudomonas aeruginosa. Trattasi di un batterio che può
provocare infezioni serie nell’organismo umano.
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