lunedì 8 febbraio 2016

Federico Polito rivendica l'operato del suo assessorato (LLPP), ma sorvola sull'imminente arrivo della commissione di accesso agli atti.



Nicotera. «Continua inesorabilmente la strada del cambiamento della macchina amministrativa del Comune di Nicotera», così esordisce, in una lunghissima nota stampa, l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito. Nel documento redatto dal giovane politico nicoterese si mettono in evidenza i punti messi a segno dalla Giunta Pagano in questi oltre tre anni di attività amministrativa. Nessuna accenno, da parte dell’assessore, dell’imminente arrivo della Commissione di accesso agli atti, inviata dal neo prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona, per verificare se nel Comune vi siano infiltrazioni mafiose nella gestione della cosa pubblica.
Polito sorvola sull’evento che ha scosso la città nei primi giorni di febbraio, e passa immediatamente ad esporre i frutti del suo operato, definendosi “soddisfatto” per quanto realizzato.
«Ricordo come se fosse ieri- scrive- il giorno dell'insediamento della nostra amministrazione, varie erano le cose che non andavano e le pecche degli uffici comunali».
La cosa più grave, sottolinea, «era la mancanza di organizzazione e di una vera e propria programmazione dei vari settori».
«Con il nostro avvento- continua-  tutte le procedure passano attraverso wihte list della prefettura».
Polito tiene a sottolineare che prima dell’insediamento della giunta Pagano, a palazzo Convento regnava «un vero e proprio caos». Per i lavori venivano impegnate «cifre a casaccio, senza che i lavori avessero un controllore», ma, denuncia, «le ditte facevano da controllore e da controllati, i preventivi non venivano fatti dall'U.T.C. ma venivano forniti dalle imprese, cioè un vero e proprio caos».
La svolta radicale, è arrivata, secondo Polito, allorquando il sindaco Pagano gli ha concesso la delega ai Lavori Pubblici. «Come primo atto- precisa- ho preteso una mappatura dei lavori in itinere e di quelli da fare. Subito dopo l’amministrazione si è attivata affinchè tutti i servizi, che prima avvenivano a chiamata diretta, fossero regolamentati da appositi capitolati, e mandati in appalto». Stante alle stime del giovane assessore, oggi il comune di Nicotera «risparmia 200,000». Basti pensare, argomenta, «che la gestione dell'acquedotto e fognatura, che prima aveva una spesa storica di circa 100,000 euro annui, oggi è stata aggiudicata per 42.000 euro per due anni, e così per la gestione dei sollevamenti delle acque reflue e per il servizio di manutenzione dell'impianto elettrico».
Alla luce di quanto posto in essere, quella della giunta Pagano, rivendica Polito, è frutto di «una politica sana e seria».
Ma non è finita qui. Altre cose aspettano di essere realizzate, e l’amministrazione, assicura Polito, non si tirerà certo indietro.  In agenda vi è la programmazione degli interventi annuali e triennali, per «garantire a Nicotera la possibilità di  proiettarsi verso nuovi percorsi ancora sconosciuti».
Polito non dimentica neanche il problema dell’erosione costiera: «Ho provveduto a inoltrare- sottolinea- presso il Ministero della salute del mare un progetto relativo al ripascimento della costa ed alla realizzazione di barriere soffolte e di un braccio a mare a protezione dell'arenile».
Un altro progetto riguarderebbe il potenziamento del sistema fognario di Nicotera Marina.
«Nella prima decade del mese del 2016- fa sapere Polito- abbiamo redatto, ed inoltrato un nuovo progetto cantierabile, al ministero dell'Ambiente».
«Questo intendo- precisa- quando parlo di politica del fare e non del dire». A suo dire Nicotera non avrebbe mai avuto «una seria programmazione: mancavano i progetti, mancavano i rappresentanti. Il nostro territorio- prosegue- non era nemmeno conosciuto ai ministeri». E qui parte una filippica contro la politica, la quale, dal suo punti di vista, è responsabile dei problemi della città: «se ci fossero i partiti- argomenta- e le sezioni dove poter affrontare e discutere i problemi e dove poter dare voce ai problemi, Nicotera sarebbe rappresentata nelle sedi opportune come si deve».


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