Nicotera. «Continua
inesorabilmente la strada del cambiamento della macchina amministrativa del
Comune di Nicotera», così esordisce, in una lunghissima nota stampa,
l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito. Nel documento redatto dal
giovane politico nicoterese si mettono in evidenza i punti messi a segno dalla
Giunta Pagano in questi oltre tre anni di attività amministrativa. Nessuna
accenno, da parte dell’assessore, dell’imminente arrivo della Commissione di
accesso agli atti, inviata dal neo prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona,
per verificare se nel Comune vi siano infiltrazioni mafiose nella gestione
della cosa pubblica.
Polito sorvola sull’evento che ha scosso
la città nei primi giorni di febbraio, e passa immediatamente ad esporre i
frutti del suo operato, definendosi “soddisfatto” per quanto realizzato.
«Ricordo come se fosse ieri- scrive- il
giorno dell'insediamento della nostra amministrazione, varie erano le cose che
non andavano e le pecche degli uffici comunali».
La cosa più grave, sottolinea, «era
la mancanza di organizzazione e di una vera e propria programmazione dei vari
settori».
«Con il nostro avvento- continua- tutte le procedure passano attraverso wihte
list della prefettura».
Polito tiene a sottolineare che prima
dell’insediamento della giunta Pagano, a palazzo Convento regnava «un vero e
proprio caos». Per i lavori venivano impegnate «cifre a casaccio, senza che i
lavori avessero un controllore», ma, denuncia, «le ditte facevano da
controllore e da controllati, i preventivi non venivano fatti dall'U.T.C. ma
venivano forniti dalle imprese, cioè un vero e proprio caos».
La svolta radicale, è arrivata,
secondo Polito, allorquando il sindaco Pagano gli ha concesso la delega ai
Lavori Pubblici. «Come primo atto- precisa- ho preteso una mappatura dei lavori
in itinere e di quelli da fare. Subito dopo l’amministrazione si è attivata
affinchè tutti i servizi, che prima avvenivano a chiamata diretta, fossero
regolamentati da appositi capitolati, e mandati in appalto». Stante alle stime
del giovane assessore, oggi il comune di Nicotera «risparmia 200,000». Basti
pensare, argomenta, «che la gestione dell'acquedotto e fognatura, che prima
aveva una spesa storica di circa 100,000 euro annui, oggi è stata aggiudicata
per 42.000 euro per due anni, e così per la gestione dei sollevamenti delle
acque reflue e per il servizio di manutenzione dell'impianto elettrico».
Alla luce di quanto posto in essere,
quella della giunta Pagano, rivendica Polito, è frutto di «una politica sana e
seria».
Ma non è finita qui. Altre cose
aspettano di essere realizzate, e l’amministrazione, assicura Polito, non si
tirerà certo indietro. In agenda vi è la
programmazione degli interventi annuali e triennali, per «garantire a Nicotera
la possibilità di proiettarsi verso
nuovi percorsi ancora sconosciuti».
Polito non dimentica neanche il
problema dell’erosione costiera: «Ho provveduto a inoltrare- sottolinea- presso
il Ministero della salute del mare un progetto relativo al ripascimento della
costa ed alla realizzazione di barriere soffolte e di un braccio a mare a
protezione dell'arenile».
Un altro progetto riguarderebbe il potenziamento
del sistema fognario di Nicotera Marina.
«Nella prima decade del mese del 2016-
fa sapere Polito- abbiamo redatto, ed inoltrato un nuovo progetto cantierabile,
al ministero dell'Ambiente».
«Questo intendo- precisa- quando
parlo di politica del fare e non del dire». A suo dire Nicotera non avrebbe mai
avuto «una seria programmazione: mancavano i progetti, mancavano i
rappresentanti. Il nostro territorio- prosegue- non era nemmeno conosciuto ai
ministeri». E qui parte una filippica contro la politica, la quale, dal suo
punti di vista, è responsabile dei problemi della città: «se ci fossero i
partiti- argomenta- e le sezioni dove poter affrontare e discutere i problemi e
dove poter dare voce ai problemi, Nicotera sarebbe rappresentata nelle sedi
opportune come si deve».
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