martedì 16 febbraio 2016

Banca Carime Nicotera. Ad aprile la chiusura. L'intervento di Enzo Comerci.



Nicotera. Si fa sempre più veritiera la voce, che circola in paese da circa un mesetto, secondo la quale lo sportello nicoterese della Banca Carime dovrebbe chiudere. La cosa non ha lasciato indifferente la folta utenza della storica sede della cittadina costiera, preoccupata per l’inaspettata contingenza che di certo cagionerà seri disagi. Uno dei primi politici ad interessarsi della cosa è Enzo Comerci, ex candidato a sindaco nella lista Fronte comune e vice presidente del movimento politico “Azione democratica per il Vibonese”. Nella nota che segue espone il suo disappunto e le sue perplessità.
Questa chiusura si configura, per l’esponente del movimento Azione democratica come l’ennesima “spoliazione” ai danni della città medmea. «L’anno scorso- rammenta- si è volatilizzata  la Brigata della Guardia di Finanza, che da quasi un secolo costituiva un importante presidio di legalità». Allo stesso modo, rimarca Comerci, «ha chiuso i battenti l’ufficio del Giudice di Pace, il quale amministrava giustizia di prossimità e costituiva l’ultimo baluardo dello Stato a carattere intercomunale in città».
Per l’estensore della nota, la chiusura dello sportello bancario è una conseguenza “della politica fallimentare”, che da molti anni imperversa su Nicotera, e che avrebbe comportato il collasso delle poche attività presenti sul territorio ed impedito, o meglio, non avrebbe creato le condizioni per uno sviluppo sostenibile, nonostante le enormi possibilità offerte del territorio. «La negligenza, il pressapochismo e la scarsa capacità politica della classe dirigente della città Medmea,- scrive l’esponente politico nicoterese- non solo è stata deleteria per i propri cittadini ma ha danneggiato, paradossalmente,  anche l’intero territorio in quanto, sin dai tempi più remoti, le popolazioni dei comuni circostanti guardavano Nicotera come città di riferimento per uffici e servizi». Avviandosi alla conclusione Comerci rivolge un invito ai vertici aziendali dell’Istituto di Credito affinchè «tergiversino nella chiusura perché Nicotera non può e non deve morire. I cittadini migliori- auspica- la prendano per mano per farla rinascere».
Come si ricorderà, oltre allo sportello di Nicotera, sarebbero destinati alla chiusura anche quelli di Arena e Soriano. 

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