venerdì 5 febbraio 2016

Commissione di accesso: riflettori puntati sui consiglieri Arfuso e Campisi



Nicotera. La notizia dell’imminente arrivo della Commisione di accesso al comune ha sortito subito i suoi effetti. A ventiquattrore esatte dalla notifica ricevuta dal sindaco, il consigliere di opposizione Pino Brosio, leader della lista civica “Nicotera Mediterranea”, ha rassegnato le dimissioni da consigliere. Un congedo assai amaro, quello di Brosio, che ha dichiarato, senza tanti giri di parole, che i tre commissariamenti, nell’arco di dieci anni,  testimoniano il fallimento dello Stato, che, a suo dire, non avrebbe raggiunto il suo intento di epurare il comune da infiltrazioni mafiose
Anna Maria Giofrè, della lista Nicotera Futura, aveva invece abbandonato lo scranno da consigliere quasi due anni fa, nel maggio del 2014.
Riflettori puntati adesso su altri due consiglieri: Giuseppe Arfuso, arrivato per surroga allo scranno consiliare di maggioranza, dopo le dimissioni dell’assessora Pina Lapa. Da membro della maggioranza, Arfuso si dichiarò indipendente. Per il momento non rilascia dichiarazioni alla stampa.
Per il consigliere di opposizione di Fronte Comune, Vincenzo Campisi, una presa di posizione dovrebbe arrivare presto. Ieri sera infatti i componenti della lista civica, che aveva come leader Enzo Comerci, si sono incontrati per decidere il da farsi.
A indebolire politicamente la giunta Pagano, che comunque, così pare, non mostra segni di cedimento, è, paradossalmente, la defezione di Brosio. E ciò, perché, com’è noto, egli ha interpretato in maniera costruttiva il suo ruolo di oppositore collaborando spesso con la maggioranza. E ciò, probabilmente, nella convinzione di operare per il bene della comunità. Sta di fatto che la defezione della consigliera Giofrè prima, e poi l’allineamento di Brosio alla giunta Pagano, dopo, hanno invalidato quel salutare contradditorio democratico che un consiglio comunale dovrebbe avere come presupposto, contradditorio che ha come logico corollario la vigilanza sugli atti posti in essere dall’amministrazione. L’unica attività di sorveglianza è affidata, giocoforza,  al consigliere Vincenzo Campisi che, nell’ambito delle civiche assisi, si è conformato al suo ruolo. Per il resto Nicotera è diventata, in questi ultimi due anni di giunta Pagano, un vero e proprio “unicum”: un paese pieno di risorse e contraddizioni, caratterizzato da un consiglio comunale in cui maggioranza e opposizione erano livellate su un unico piano. Ma questa unicità di pensiero è andata trasbordando oltre le mura di Palazzo Convento. Una piccola rete di sostenitori ha avallato le iniziative della giunta Pagano, finendo per trascurare i problemi reali della città: ad esempio, clamoroso quel convegno sulla Dieta mediterranea, la scorsa estate, a scapito del problema mare, che raggiungeva livelli di emergenza sanitaria importanti. L’episodio evidenziò come e quanto il consiglio sembrasse marciare in modo ostinato e contrario rispetto alle aspettative dei cittadini. Un aspetto, questo, comprovato dalla totale assenza della cittadinanza nel corso delle pubbliche assisi. Misura del distacco di una comunità disamorata dalla politica e indifferente alle dinamiche di palazzo Convento.
Sullo sfondo un paese via via privato di ogni servizio, senza che mai, finora, si siano poste in campo, da parte degli amministratori, strategie per salvare il salvabile. Nelle opere cementizie di certo l’amministrazione Pagano ha dato il meglio di sé. Poste in essere opere pubbliche ereditate dalle passate amministrazioni o gestioni di terne commissariali. Ma i veri grandi drammi di una cittadina dalle grandi ambizioni turistiche rimangono sullo sfondo: ambiente, sanità e sicurezza.

Nessun commento:

Posta un commento