Sulla questione Poste in Marina si è spesso interessato il
segretario provinciale del Psi, Gian Maria Lebrino, che nella nota che segue fa
una analisi della situazione.
«Spero che il servizio mobile di Poste
Italiane inviato nella frazione Marina sia solo temporaneo e che torni presto
un servizio degno, sicuro e adeguato ai giorni nostri», auspica il segretario.
E' inammissibile, aggiunge, «procurare
cosi tanti disagi agli utenti: una frazione cosi popolosa e turistica merita da
parte del colosso delle Poste maggiore
attenzione».
L'esperienza negativa del passato in vari
settori del pubblico servizio, argomenta ancora Lebrino, «ci ha insegnato che
il disservizio temporaneo può tramutarsi nella soppressione totale, per questo
bisogna tenere alta la guardia e pressare quotidianamente chi di dovere».
La preoccupazione del giovane socialista è
che il territorio possa venire ulteriormente depauperato da servizi essenziali
e indispensabili la cui assenza sul territorio va a penalizzare soprattutto la
fascia più debole della popolazione, in primis gli anziani o chi ha difficoltà
a spostarsi in automobile.
Nella fattispecie, la carenza del servizio
postale riguarda in vari modi l'intero comune Nicoterese, di fatti, osserva
Lebrino, «sono aperti al pubblico solo tre postazioni ubicate in uno stabile
non adeguato».
Nicotera- prosegue l’esponente del Psi- «nel
corso degli ultimi decenni, è stata sottoposta ad un continuo
saccheggio di servizi pubblici: è giunta l'ora di porre fine».
«Il nostro territorio, duramente colpito
dalla crisi e dalla miopia dello Stato, ha vitale bisogno di servizi e
attenzioni costanti».
Il progresso di uno Stato, per il giovane
politico, «si misura anche e sopratutto in base a ciò che riesce ad offrire ai
propri contribuenti».
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