giovedì 25 febbraio 2016

Gian Maria Lebrino, segretario provinciale del Psi, sulla questione poste in Marina.



Sulla questione Poste in Marina si è spesso interessato il segretario provinciale del Psi, Gian Maria Lebrino, che nella nota che segue fa una analisi della situazione.
«Spero che il servizio mobile di Poste Italiane inviato nella frazione Marina sia solo temporaneo e che torni presto un servizio degno, sicuro e adeguato ai giorni nostri», auspica il segretario.
E' inammissibile, aggiunge, «procurare cosi tanti disagi agli utenti: una frazione cosi popolosa e turistica merita da parte del colosso delle Poste  maggiore attenzione».
L'esperienza negativa del passato in vari settori del pubblico servizio, argomenta ancora Lebrino, «ci ha insegnato che il disservizio temporaneo può tramutarsi nella soppressione totale, per questo bisogna tenere alta la guardia e pressare quotidianamente chi di dovere».
La preoccupazione del giovane socialista è che il territorio possa venire ulteriormente depauperato da servizi essenziali e indispensabili la cui assenza sul territorio va a penalizzare soprattutto la fascia più debole della popolazione, in primis gli anziani o chi ha difficoltà a spostarsi in automobile.
Nella fattispecie, la carenza del servizio postale riguarda in vari modi l'intero comune Nicoterese, di fatti, osserva Lebrino, «sono aperti al pubblico solo tre postazioni ubicate in uno stabile non adeguato».
Nicotera- prosegue l’esponente del Psi- «nel corso degli ultimi decenni,  è  stata sottoposta ad un continuo saccheggio di servizi pubblici: è  giunta l'ora di porre fine».
«Il nostro territorio, duramente colpito dalla crisi e dalla miopia dello Stato, ha vitale bisogno di servizi e attenzioni costanti».
Il progresso di uno Stato, per il giovane politico, «si misura anche e sopratutto in base a ciò che riesce ad offrire ai propri contribuenti».

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