Nicotera. Che le casse del comune di Nicotera
non fossero fiorenti è cosa nota, dopo la vicenda giudiziaria della Sogefil. Il
sindaco Franco Pagano ha spesso ribadito che il “sacco” della società di
riscossione tributi ha messo l’ente in ginocchio. Anche in questa ottica
possono leggersi i frequenti ricorsi all’anticipazione di cassa effettuati
dall’ente. Ma gli interessi e le spese accessorie dovute al tesoriere
potrebbero far peggiorare una situazione già deficitaria. E a rivelarlo è la
Corte dei Conti, sezione Autonomie: tra le principali e più ricorrenti
situazioni di squilibrio, e conseguente dissesto finanziario, cui può trovarsi
un ente, vi è proprio il ripetuto ricorso all’anticipazione di tesoreria.
L’anticipazione
di tesoreria è prevista dal Tuel e, in effetti, può essere richiesta anche più
volte l’anno. In pratica vi si ricorre quando si configura una “incongruenza”
temporale tra le uscite e le entrate economiche. E’ dunque un prestito, che
dovrebbe risolversi in tempi brevi: va infatti restituito man mano che le
entrate vengono riscosse. Tuttavia, può essere una pratica che può avere
ripercussioni, a breve e a lungo
termine.
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