Nicotera.
Le
foto che qui proponiamo mostrano cosa succede a Nicotera Marina, nei pressi del
camping Sayonara, ogni volta che piove. Tutta l’area viene completamente invasa
dai liquami che saltano fuori dai tombini. Trattasi dunque di fognatura che si diluisce
con l’acqua piovana. Bastano poche ore di pioggia e l’intero tratto diventa un
fiume melmoso che emana un miasma insopportabile. Una situazione assai
disagevole con cui, ormai da anni, sono costretti a convivere i cittadini di
Nicotera Marina. La strada va percorsa in automobile, transitarvi a piedi è
pressochè impossibile, e non solo perché l’acqua arriva quasi al polpaccio, ma
anche perché norme igieniche vieterebbero di affondare i piedi nei liquami
fognari.
Eppure c’è chi è
costretto a percorrere quel lago di fogna a piedi, perché ha la casa in fondo
al sentiero e, non avendo un’automobile,
deve avventurarsi in quella strada ridotta a una latrina. Come ad esempio la
signora V.G. Ci mostra gli effetti nefasti della camminata nel fiume maleodorante,
benchè cercasse di portarsi ai margini della strada, l’acqua ha invaso l’intero
percorso, le si è infilata nelle scarpe, oltre i calzini, lambendo
completamente i piedi. Dopo due ore V.G. aveva la pelle, dalle caviglie in giù,
ricoperta di pustole. Ci fa vedere la condizione dei suoi piedi. Al momento sta
facendo una cura di antibiotici e cortisone ma, denuncia, questo è un pericolo
a cui lei, come altre persone prive di automobile, costrette a percorrere la
strada, sono esposte.
Ma quale può essere la causa
dell’allagamento? Sembrerebbe che la foce perennemente ostruita del fosso San
Giovanni, impedendo alle acque piovane in mare di confluire in mare, come in una specie di sistema di vasi
comunicanti, indurrebbe l’acqua a cercare una via d’uscita verso i tanti
tombini che puntellano la zona in questione, i quali, a causa della pressione
della piena, salterebbero come tappi. In tal modo si depotenzia la portata
delle acque, ma le strade nei pressi di località Sayonara risultano allagate
irrimediabilmente. Ma c’è di più. Il fenomeno è correlato alla fatiscenza del
sistema fognario. La commistione di acque bianche e acque nere è un’altra
criticità che attende una rapida soluzione. Intervenire sul sistema fognario è
sempre stata una priorità nelle agende di sindaci e commissioni prefettizie
succedutisi a Palazzo Convento. Un impegno che però è rimasto confinato nelle
agende degli amministratori, e mai, finora, sono stati approntati dei progetti
che, nell’ambito delle opere pubbliche, potessero essere presentati alla
Regione o presso i Ministeri preposti per chiedere i dovuti finanziamenti. Allo
stato, esiste solo un progetto approntato dall’ufficio tecnico nicoterese
studiato per riqualificare il sistema di depurazione. Un vero e proprio studio di
fattibilità redatto per rimodernare gli impianti di trasferimento delle acque
reflue presso la piattaforma della Iam. Il progetto è stato presentato alla
Regione Calabria nello stesso anno della sua redazione. Costo un milione di euro.
Ma del progetto da ormai due anni non si hanno più notizie. Delle alluvioni di
fognatura, invece, si hanno notizie, ogni volta che piove.
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