Nicotera.
Il
sindaco Franco Pagano è stato, ieri mattina, letteralmente travolto dall’onda
anomala dei pescatori che, inferociti, si sono recati a Palazzo Convento per
manifestare tutta la loro amarezza, il disappunto per essersi sentiti soli e
ancora una volta privati da ogni tutela, cosa che li avrebbe fatti incorrere
nelle sanzioni delle forze dell’ordine. I cittadini di Nicotera Marina hanno
tradotto la loro rabbia in una eclatante protesta: hanno chiuso le porte del
municipio dall’interno, bloccando il cancello d’ingresso con un filo della luce
e il distributore delle bibite, opportunamente scardinato dalla sua posizione.
Allo stesso modo vi hanno posto altri suppellettili. Una protesta dettata dalla
disperazione del momento. Il sindaco ha provato a sedare gli animi. Impresa non
semplice. Le urla dei pescatori e delle loro mogli, madri e sorelle, hanno
rimbombato incessantemente per gli antichi corridoi di Palazzo Convento. Ma
alla fine, il sindaco è riuscito a interagire con i pescatori, i quali hanno fornito
la loro versione dei fatti, dichiarando di aver subito «percosse e immotivati
ammanettamenti da parte delle forze dell’ordine». Hanno inoltre chiesto al
sindaco di intervenire per ottenere il dissequestro delle reti.
«Io non posso sindacare
sull’attività delle forze dell’ordine,- ha detto Pagano- Ma esprimo tutto il
disappunto perché la problematica poteva essere affrontata diversamente. Per
quello che mi è stato riferito e per come è stata ricostruita la vicenda il
dispiegamento di forze che è stata posta in essere è fuori luogo, spropositato,
anche perché non si tratta di delinquenti».
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