Nicotera.
Consiglio
di amministrazione dell’asilo Scardamaglia-Longo depauperato di due consiglieri
su un totale di cinque. Le dimissioni della professoressa Maria D’Ambrosio sono
state date poco più di un mese fa. L’altro componente che, pur essendo ancora
presente in consiglio di amministrazione, non ha poteri decisionali in sede di
riunione, è Giuseppe Arfuso, in quanto, essendo succeduto per surroga, al
consigliere di maggioranza Pina Lapa- dimessosi lo scorso anno- non può per
incompatibilità, secondo le regole dello Statuto dello Scardamaglia-Longo,
continuare a far parte dello cda.
Oltre ai cinque
consiglieri, vi è il presidente, si tratta di don Nunzio Maccarrone, eletto
all’unanimità dai cinque consiglieri. Il problema dell’ente morale è che il suo
direttivo è adesso incompleto, mancando due consiglieri. Nello stesso tempo,
non si è provveduto, da parte del consiglio comunale, di eleggere i due
tasselli mancanti, ai fini di una corretta gestione dell’asilo.
Le motivazione delle
dimissioni di Maria D’Ambrosio sono, come la stessa ha tenuto a precisare, di
tipo personale. E’ doveroso precisare che la D’Ambrosio in poco meno di un anno
e mezzo di attività come componente del consiglio di amministrazione, non si è
mai risparmiata e ha lavorato indefessamente per la buona gestione dell’asilo
infantile. Allo stato attuale il cda, non essendo al completo, non favorisce la
soluzione di alcune questioni datate, ad esempio la creazione di una graduatoria
per l’inserimento degli insegnanti- e del personale- per eventuali supplenze. Infatti,
le supplenze sono decise dallo stesso cda in base ai “titoli” presentati dagli
aspiranti maestri, e valutati, in sede di riunione del direttivo, a discrezione
degli stessi consiglieri. La situazione è dunque rimasta irrisolta e la
creazione di una graduatoria, come sistema di salvaguardia della correttezza
nella scelta degli insegnanti, attende una soluzione.
Intanto, ciò che
merita, nell’immediato, un intervento è il ricompattamento del cda.
L’ente morale
Scardamaglia-Longo è, da circa un secolo, punto di riferimento per tante
famiglie nicoteresi. L’asilo, che vede ogni anno l’iscrizione di molti bambini,
è sinonimo di affidabilità per i genitori che qui iscrivono i loro figli. A
livello economico si autogestisce, con i proventi delle rette, ma riceverebbe
anche delle sovvenzioni da parte del Ministero dell’Istruzione.
Lo scorso anno, intorno
alla scelta dei consiglieri, è deflagrata una polemica infinita, poiché il
modus eligendi non piacque all’opposizione, in primis al consigliere Pino
Brosio, che non approvò che il sindaco, contravvenendo ai dettami dello statuto,
avesse eletto, motu proprio, quattro dei
cinque consiglieri, mentre all’opposizione fu consentito di scegliere il
quinto. Secondo le regole della storica opera pia, i componenti del direttivo
andavano scelti, concordemente, da tutto il consiglio comunale. Ecco i nomi dei
consiglieri, oltre alla già citata Maria
D’Ambrosio, Maria Beatrice La Torre, Maria Mercuri, Carmelo Tripaldi, Giuseppe
Arfuso. Presidente don Nunzio Maccarrone.
Ma ora si attende che
il consiglio riempia i vuoti creatisi dalla defezione della D’Ambrosio e dalla
incompatibilità di Giuseppe Arfuso.
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