venerdì 20 febbraio 2015

Lo Scardamaglia-Longo, si dimette Maria D'Ambrosio: cda monco e assenza di una graduatoria.




Nicotera. Consiglio di amministrazione dell’asilo Scardamaglia-Longo depauperato di due consiglieri su un totale di cinque. Le dimissioni della professoressa Maria D’Ambrosio sono state date poco più di un mese fa. L’altro componente che, pur essendo ancora presente in consiglio di amministrazione, non ha poteri decisionali in sede di riunione, è Giuseppe Arfuso, in quanto, essendo succeduto per surroga, al consigliere di maggioranza Pina Lapa- dimessosi lo scorso anno- non può per incompatibilità, secondo le regole dello Statuto dello Scardamaglia-Longo, continuare a far parte dello cda.
Oltre ai cinque consiglieri, vi è il presidente, si tratta di don Nunzio Maccarrone, eletto all’unanimità dai cinque consiglieri. Il problema dell’ente morale è che il suo direttivo è adesso incompleto, mancando due consiglieri. Nello stesso tempo, non si è provveduto, da parte del consiglio comunale, di eleggere i due tasselli mancanti, ai fini di una corretta gestione dell’asilo.
Le motivazione delle dimissioni di Maria D’Ambrosio sono, come la stessa ha tenuto a precisare, di tipo personale. E’ doveroso precisare che la D’Ambrosio in poco meno di un anno e mezzo di attività come componente del consiglio di amministrazione, non si è mai risparmiata e ha lavorato indefessamente per la buona gestione dell’asilo infantile. Allo stato attuale il cda, non essendo al completo, non favorisce la soluzione di alcune questioni datate, ad esempio la creazione di una graduatoria per l’inserimento degli insegnanti- e del personale- per eventuali supplenze. Infatti, le supplenze sono decise dallo stesso cda in base ai “titoli” presentati dagli aspiranti maestri, e valutati, in sede di riunione del direttivo, a discrezione degli stessi consiglieri. La situazione è dunque rimasta irrisolta e la creazione di una graduatoria, come sistema di salvaguardia della correttezza nella scelta degli insegnanti, attende una soluzione.
Intanto, ciò che merita, nell’immediato, un intervento è il ricompattamento del cda.
L’ente morale Scardamaglia-Longo è, da circa un secolo, punto di riferimento per tante famiglie nicoteresi. L’asilo, che vede ogni anno l’iscrizione di molti bambini, è sinonimo di affidabilità per i genitori che qui iscrivono i loro figli. A livello economico si autogestisce, con i proventi delle rette, ma riceverebbe anche delle sovvenzioni da parte del Ministero dell’Istruzione.
Lo scorso anno, intorno alla scelta dei consiglieri, è deflagrata una polemica infinita, poiché il modus eligendi non piacque all’opposizione, in primis al consigliere Pino Brosio, che non approvò che il sindaco, contravvenendo ai dettami dello statuto, avesse eletto, motu proprio,  quattro dei cinque consiglieri, mentre all’opposizione fu consentito di scegliere il quinto. Secondo le regole della storica opera pia, i componenti del direttivo andavano scelti, concordemente, da tutto il consiglio comunale. Ecco i nomi dei consiglieri, oltre alla già citata Maria D’Ambrosio, Maria Beatrice La Torre, Maria Mercuri, Carmelo Tripaldi, Giuseppe Arfuso. Presidente don Nunzio Maccarrone.
Ma ora si attende che il consiglio riempia i vuoti creatisi dalla defezione della D’Ambrosio e dalla incompatibilità di Giuseppe Arfuso.

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