Nicotera.
«Vi
ordino di attivare a Nicotera un presidio di 118», questa la perentoria
direttiva che il prefetto Giovanni Bruno ha imposto ai due dirigenti dell’Asp,
Carlo Truscello e Antonio Talesa mercoledì sera, nel corso dell’incontro
avvenuto in prefettura con il Comitato pro 118 e, ovviamente, il consigliere
regionale Vincenzo Pasqua che ha preso a cuore la causa nicoterese, profondendo
impegno e passione per la rapida soluzione del disservizio che mette a
repentaglio la vita dei cittadini.
La seduta è cominciata
con un semplice interrogativo che il prefetto Giovanni Bruno ha rivolto al
direttore sanitario Carlo Truscello: «Se una persona a Nicotera è colpita da
infarto, che si deve fare? Quanto impiega da Tropea a Nicotera e da Nicotera a
Tropea?». Visibile, nel corso del dibattimento, la difficoltà umana e professionale
di un uomo che tentava di motivare l’assenza dell’importante presidio a
Nicotera in un arduo tentativo di arrampicarsi sugli specchi. Le cause dell’assenza
di un sevizio essenziale e le “colpe” della grave carenza, spaziavano, nel
verboso discorso di Truscello, in lungo e in largo: alla questione dei numeri e
delle finanze sempre a corto, alle risorse umane assai scarse, alla Regione,
all’Agenas, alla mappatura del personale ancora in corso d’opera, all’intricata
vicenda dei cosiddetti “imboscati” da individuare.
Tutto un armamentario
di spiegazioni perfettamente sposate dal dottor Antonio Talesa, responsabile
del servizio di emergenza/urgenza, giunto con notevole ritardo.
Un confronto serrato
tra le parti: la divergenza si è consumata tra il Comitato che chiedeva la tutela
di un diritto basilare e i dirigenti dell’Asp, che snocciolavano le loro
ragioni, pescate nel mare magnum di decreti, numeri e dati, che andrebbero tutti
al di là della loro volontà.
Ma al prefetto le
parole dei vertici Asp non sono sembrate convincenti e ha preteso che
spiegassero dettagliatamente com’è la situazione attuale, in tutto il Vibonese,
in tema di emergenza/urgenza.
Delle cinque postazioni
previste (due a Vibo, Tropea, Serra e Soriano), nessuna è destinata al basso
Vibonese. Caso strano, a Soriano, a soli dieci Kilometri di distanza da Serra
San Bruno, c'è una delle postazioni, ed è anche quella che, per ammissione
degli stessi dirigenti Asp, attua, tra le cinque, meno interventi. Ma le postazioni, ha tenuto a precisare Truscello, «così sono state previste dalle Regione».
Il capo dell’ufficio governativo ha però raggelato il direttore sanitario. «La
programmazione non è fatta in modo corretto,- ha obiettato il rappresentate
territoriale del Governo- e lei non se la può scaricare con la Regione. Se non ci
sono le risorse, lei deve dimettersi, e ammettere di non essere in grado: perché
i cittadini vibonesi devono essere trattati come gli altri cittadini. I
cittadini di alcune aree del Vibonese rischiano la vita, ed è grave. E’
possibile- ha aggiunto- che non ci siano nella sanità vibonese quattro infermieri
già pagati dall’Asp? Devo metterci le mani io?».
Un dibattito insomma a
360 gradi, nel quale ha fatto, inevitabilmente, il suo ingresso anche la longa
manus della politica. «Le dislocazioni del 118 nel territorio- ha tenuto a
sottolineare Talesa- non sono state dettate da Nazareno Salerno».
Alla fine i dirigenti
Asp hanno preso atto dell’ordine impartitogli dal prefetto. «Se Sua Eccellenza
ha decretato così- ha detto Truscello- con enorme difficoltà e sofferenza ci
attiveremo per aprire a Nicotera un servizio di 118».
Grande la soddisfazione
del Comitato. Una serata memorabile per Nicotera in cui le sue esigenze, da
decenni trascurate, sembrano avviarsi a soluzione. In cui un giovane politico
dotato di cuore e cervello, Vincenzo Pasqua, prende sotto la sua ala protettiva
le istanze di una città politicamente trasparente. «Chi è nemico di Nicotera è
amico mio», ha ribadito Pasqua. Intanto il giovane consigliere ha promesso di
attivarsi presso la Regione affinchè il nuovo piano sanitario da redigere abbia
una natura più equanime tra i vari territori.
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