Nicotera.
Scuolabus
sospeso dalla giornata di ieri. L’interruzione del sevizio è stata comunicata
dal comune alla scuola nella giornata di martedì. Saranno quindi i genitori ad
accompagnare i figli a scuola. Tornano dunque a manifestarsi i disagi intorno al
servizio scuolabus che fin dall’inizio dell’anno scolastico ha fatto parlare di
sé per una serie di problemi che ne intaccavano la normale fruibilità da parte
della nutrita utenza. Ora l’interruzione è legata a una causa del tutto
inusuale rispetto ai problemi di sempre, e cioè il comune non ha i soldi per il
gasolio. Casse vuote, talmente vuote che non è possibile garantire nemmeno
l’ordinario. A pagare maggiormente le spese di questa incredibile penuria di
risorse sono, come sempre, i cittadini e, nel caso in specie, i bambini e i
ragazzi della scuola materna, elementare e media. Nicotera superiore, Nicotera
Marina e Comerconi, questi i tre centri interessati.
Solo tre giorni fa
avevamo raccontato sulle pagine di questo giornale di un altro disagio, quello
vissuto dai dipendenti comunali privi dello stipendio di gennaio. La mancanza
di denaro per acquistare il carburante che mette in moto un servizio essenziale
denuncia a chiare lettere quanto la situazione dell’ente sia pericolosamente
critica. Alla luce della situazione attuale appaiono dunque sterili le proteste
delle mamme, che già all’inizio dell’anno scolastico avevano protestato per il
mal funzionamento del servizio dello Scuolabus. La protesta era partita dalle
mamme di Comerconi. Erano sul piede di guerra perché il servizio procedeva a
singhiozzo. C’erano giorni in cui il pulmino non passava per niente, senza
preavviso alle famiglie, e i ragazzini con i loro zaini in spalla restavano
sull’uscio di casa ad attenderlo a vuoto. I continui guasti meccanici
costringevano il mezzo in autofficina. In effetti gli scuolabus in uso al
comune sono assai datati, svolgono incessante la loro funzione da 18 anni circa
e i segni dell’età cominciano a farsi sentire. I genitori si recarono in comune
e chiesero un servizio più efficiente: un pulmino più spazioso, in quanto i
piccoli studenti sono costretti a viaggiare in piedi in quanto non ci sono
posti a sedere per tutti. Non solo: non vi era, e non vi è, nemmeno un
assistente a bordo che sorvegli i bambini durante il tragitto.
Ma alla luce di quanto
sta accadendo adesso e della mancanza di denaro da parte dell’ente è pura
utopia chiedere di più, in quanto non ci sono i soldi nemmeno per pagare i
fornitori del gasolio. Eppure i genitori hanno preventivamente pagato il
servizio. A questa incredibile situazione fa da contraltare l’enorme
piattaforma di cemento armato costruita nell’incantevole lido Medameo. Costo
28.715,80. Lo scuolabus, per altro già pagato dalle mamme, costa molto
meno.
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