venerdì 13 febbraio 2015

Servizio scuolabus sospeso: il Comune non ha i soldi per il gasolio.



Nicotera. Scuolabus sospeso dalla giornata di ieri. L’interruzione del sevizio è stata comunicata dal comune alla scuola nella giornata di martedì. Saranno quindi i genitori ad accompagnare i figli a scuola. Tornano dunque a manifestarsi i disagi intorno al servizio scuolabus che fin dall’inizio dell’anno scolastico ha fatto parlare di sé per una serie di problemi che ne intaccavano la normale fruibilità da parte della nutrita utenza. Ora l’interruzione è legata a una causa del tutto inusuale rispetto ai problemi di sempre, e cioè il comune non ha i soldi per il gasolio. Casse vuote, talmente vuote che non è possibile garantire nemmeno l’ordinario. A pagare maggiormente le spese di questa incredibile penuria di risorse sono, come sempre, i cittadini e, nel caso in specie, i bambini e i ragazzi della scuola materna, elementare e media. Nicotera superiore, Nicotera Marina e Comerconi, questi i tre centri interessati.
Solo tre giorni fa avevamo raccontato sulle pagine di questo giornale di un altro disagio, quello vissuto dai dipendenti comunali privi dello stipendio di gennaio. La mancanza di denaro per acquistare il carburante che mette in moto un servizio essenziale denuncia a chiare lettere quanto la situazione dell’ente sia pericolosamente critica. Alla luce della situazione attuale appaiono dunque sterili le proteste delle mamme, che già all’inizio dell’anno scolastico avevano protestato per il mal funzionamento del servizio dello Scuolabus. La protesta era partita dalle mamme di Comerconi. Erano sul piede di guerra perché il servizio procedeva a singhiozzo. C’erano giorni in cui il pulmino non passava per niente, senza preavviso alle famiglie, e i ragazzini con i loro zaini in spalla restavano sull’uscio di casa ad attenderlo a vuoto. I continui guasti meccanici costringevano il mezzo in autofficina. In effetti gli scuolabus in uso al comune sono assai datati, svolgono incessante la loro funzione da 18 anni circa e i segni dell’età cominciano a farsi sentire. I genitori si recarono in comune e chiesero un servizio più efficiente: un pulmino più spazioso, in quanto i piccoli studenti sono costretti a viaggiare in piedi in quanto non ci sono posti a sedere per tutti. Non solo: non vi era, e non vi è, nemmeno un assistente a bordo che sorvegli i bambini durante il tragitto.
Ma alla luce di quanto sta accadendo adesso e della mancanza di denaro da parte dell’ente è pura utopia chiedere di più, in quanto non ci sono i soldi nemmeno per pagare i fornitori del gasolio. Eppure i genitori hanno preventivamente pagato il servizio. A questa incredibile situazione fa da contraltare l’enorme piattaforma di cemento armato costruita nell’incantevole lido Medameo. Costo 28.715,80. Lo scuolabus, per altro già pagato dalle mamme, costa molto meno. 

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