Nicotera.
Esattamente un anno fa- era il 6 maggio del 2015- proprio sulle pagine di
questo uscì un articolo nel quale si snocciolavano tutte le iniziative che la
neo assessora aveva in cantiere. Progetti importanti, i quali, non è azzardato
dire, sono rimasti tali.
Ecco un breve excursus
di quanto avrebbe dovuto realizzarsi, nelle intenzioni dell’assessora:
1) La
creazione di un Sistema museale cittadino.
2) L’attivazione, presso la Casa della
Cultura, di un centro di promozione di politiche giovanili e centro studi sulla
storia e sul patrimonio culturale cittadino.
3) L’attivazione, presso palazzo
Polito, del Centro studi ebraici, agendo in cooperazione con l’Ucei (unione
comunità ebraiche italiane), e la valorizzazione delle istituzioni culturali
diocesane.
4) La cura dell’arredo urbano e l’istallazione dei pannelli illustrativi
dei monumenti storici.
5) Il recupero della fruizione delle fosse granarie del
quartiere Giudecca e il restyling delle antiche fontane. 6) Il rilancio della immagine
turistica del territorio attraverso una politica di ampio respiro: una guida
turistica della città, la nascita di un portale internet, nonché l’apertura di
un ufficio Iat (centro di informazione ed accoglienza turistica).
7) La
valorizzazione delle ricorrenze storiche della cittadina.
8) Rievocazione storiche
in sinergia con le istituzioni scolastiche e le associazioni delle città
garibaldine e murattiane, nonché i consolati stranieri in Italia.
9) Recupero,
inoltre, delle tradizioni religiose locali inserendo la città negli itinerari
mariani e paolani del turismo religioso e partecipazione dell’amministrazione
alla borsa del turismo religioso. 10) Costituzione di un consorzio delle città
calabresi che hanno feste con processioni di statue della Madonna che si svolgono
in mare.
11) La valorizzazione di
Mastro Adamo il calabrese, opera di Alexandre Dumas, ambientata a Nicotera, da
acquistare e donare alla scuole cittadine, agendo in collaborazione con
l’Institute française di Roma.
12) E, dulcis in fundo, realizzazione presso il bene
confiscato alla mafia della frazione Marina, di un centro di documentazione sul
fenomeno delle mafie, da aprirsi in cooperazione con il centro siciliano di
documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo.