giovedì 7 aprile 2016

Enzo Comerci sull'attuale amministrazione della Provincia.



Nicotera. Enzo Comerci, vice presidente del movimento politico “Fronte comune per il Vibonese”, per scrivere questa nota deve aver attinto la penna nel vetriolo, tanto pungenti sono le sue osservazioni intorno alla questione ente Provincia. Il punto focale del suo intervento è, sicuramente, l’invito che egli rivolge agli amministratori dell’ente più dissestato della Calabria di rassegnare le dimissioni, viste e considerate l’impossibilità di poterla amministrare. Ma andiamo con ordine. Comerci inizia il suo pamphlet elencando tutti i mali che affiggono l’ente: «La provincia di Vibo Valentia- esordisce- è nata sotto una cattiva stella se è vero, come è vero, che sin dalla sua istituzione ha avuto difficoltà di ogni genere a tal punto che, negli ultimi anni non riesce nemmeno ad assicurare lo stipendio ai propri dipendenti». Di seguito, la lunga lista delle segnalazioni delle criticità che l’ente non riesce a fronteggiare: «Le scuole degli istituti superiori cadono a pezzi ed in molti plessi oltre allo squallore manifesto dei locali è messa in dubbio l’incolumità degli studenti e del personale scolastico. Le strade provinciali, un po’ dappertutto, sono un colabrodo che assomigliano sempre di più ad un percorso di guerra».  In questa situazione disperata, nella quale l’Ente versa in un dissesto economico finanziario spaventoso, osserva Comerci, «gli amministratori è bene che ne prendano atto e fare l’unica cosa loro possibile, ovvero:”rassegnare le dimissioni”, perché- precisa- in questa nostra nazione, sempre più repubblica delle banane, bisogna arrivare ad azioni eclatanti per far si che il sordo Governo di Roma ne prenda atto ed adotti misure straordinarie per far uscire, una volte per sempre, l’Ente intermedio dallo stato comatoso in cui l’hanno cacciato». Per l’esponente politico nicoterese è giunta l’ora di far parlare i fatti. Solo così, chiosa, «si può sbloccare una situazione insostenibile che vada a normalizzare l’Ente per assicurare ai cittadini i servizi di competenza ed ai dipendente le spettanze stipendiali».

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