lunedì 25 aprile 2016

Continua l'emergenza acqua a Nicotera Marina.



Nicotera. La foto che correda questo articolo mostra la condizione dell’acqua che sgorga dai rubinetti delle case di Nicotera Marina. E questa non è che una delle tante testimonianze fornite dai cittadini sulla grave criticità vissuta. Ormai da troppo tempo i cittadini reclamano un servizio migliore, perché, così come stanno le cose, il disservizio si è già trasformato in emergenza sanitaria: l’acqua è vistosamente piena di materiale terroso, ma non solo. Vi sono anche dei componenti non visibili ad occhio nudo ma assai temibili per la salute umana: si tratta del manganese e della pseudomonas aeriginosa. E fu proprio a causa della rilevazione del manganese che nell’ottobre del 2014 il sindaco di Nicotera, Franco Pagano, diramò un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua. Il decreto scaturì dopo che l’Arpacal, nel settembre dello stesso anno, aveva rilevato nei campioni analizzati del manganese. La pseudomonas invece fu invece individuata dall’Accredia, l’Ente italiano di accreditamento, nel maggio del 2015, quando analizzò l’acqua di Marina per conto del Comune di Nicotera.
Dunque, dato che da parte del Comune non sono stati diramati altri avvisi alla popolazione, se ne deduce che resta valida l’ordinanza di un anno e mezzo fa.
I cittadini intanto si sono coalizzati nell’ennesimo Comitato, nato a Nicotera, per tutelare il proprio diritto ad avere un servizio decente ma anche di tutelare la propria salute. Non si contano le lettere scritte e protocollate dal gruppo civico in cui si pregava il Comune di porre in essere massicci interventi per risolvere il problema. Altre lettere sono state indirizzate alla Regione, dipartimento Ambiente, all’Arpacal, al prefetto, all’ufficio Igiene dell’Asp. Ma niente di fatto.
I cittadini si sono così rivolti al Codacons. Tramite il suo rappresentante, l’avvocato Claudio Cricenti, la nota associazione in difesa dei consumatori ha annunciato che avrebbe avviato una propria attività di indagine nei confronti del Comune di Nicotera, presentando istanza di accesso agli atti.
Nel contempo aveva chiesto all’ente di fornire precise indicazioni circa il reale stato di salute dell’acqua che arriva nelle case di Nicotera Marina. Aveva chiesto altresì di individuare fonti alternative di approvvigionamento idrico, e di preparare campagne informative per i cittadini e per i turisti.
Allo stato dei fatti, allo scadere dei trenta giorni della lettera del Codacons il Comune non ha risposto. Solo dopo un sollecito di Cricenti c’è stata, da parte dell’ente, la concessione di accesso agli atti. Ora si attendono eventuali sviluppi.  

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