Nicotera.
E’ un Franco Pagano decisamente entusiasta quello che abbiamo incontrato ieri a
Palazzo Convento. La conferenza stampa è stata indetta dall’amministrazione per
annunciare una novità “che potrebbe cambiare l’aspetto del territorio”. Con
queste parole il sindaco introduce il discorso sul porto turistico, un progetto
sontuoso che a breve sarà cantierabile. «Oggi possiamo affermare- comunica con
soddisfazione- che il porto turistico non è più un sogno ma una realtà.
Un traguardo, questo,
che egli si era prefissato già durante la campagna elettorale. «Il nostro impegno-
ha rimarcato- ha consentito di raggiungere un risultato straordinario, quasi
impensabile fino a qualche tempo fa. Quando sono stato eletto sindaco-
rammenta- avevamo due grandi progetti: realizzare il porto e ridare vita a una
struttura turistica che per noi rappresenta la Fiat torinese, cioè ridare al
territorio l’ex villaggio Valtur. Oggi questi due impegni- proclama- sono stati
raggiunti».
Certo, una serie di
concause positive ha dato vita al progetto, ma, tiene a precisare Pagano, «questi
due obiettivi sono stati raggiunti grazie solo all’impegno e alle
rassicurazioni che abbiamo dato agli investitori nazionali e internazioni, che
fino a qualche tempo fa guardavano al nostro territorio con occhi guardinghi».
Ma cerchiamo di capire
cos’è questo progetto. L’amministrazione comunale aveva pubblicato una
manifestazione di interesse rivolta agli intermediari finanziari. A rispondere
è stata l’Aspfinance, un advisor garantito dalla Banca d’Italia. Dopo un
proficuo incontro, è stata firmata una convenzione tra le parti. Il compito
dell’advisor sarà quello di supportare l’Ente nella finanza del progetto, di
cui ha già stilato un prospetto economico. La giunta comunale ha così potuto
varare il progetto preliminare della struttura che consterà ben 365 posti barca.
Il valore dell’opera è di venti milioni di euro, mentre la zona prescelta è
quella nei pressi del fosso San Giovanni.
Il progetto, assicura
Pagano, «è destinato a cambiare il volto della città». Ma un piano così
complesso necessita anche dell’intervento dei portatori di interesse:
commercianti, ristoratori, imprenditori. Quindi l’appello alla comunità
nicoterese di «attrezzarsi per cogliere l’opportunità che ci viene data.
Bisogna migliorare Nicotera sotto l’aspetto visivo, avere più cura del
patrimonio pubblico, mantenere pulita la nostra città». L’auspicio di Pagano è
che ci sia la collaborazione di tutti, che i cittadini si approprino della
città. Ma, sottolinea, affinchè il
territorio decolli è necessario che il progetto porto sia «abbinato al brand
della Dieta Mediterranea, perché tale enorme risorsa costituisce i soli
presupposti per poter migliorare le condizioni socio-economiche del nostro
paese». Il porto significa accoglienza di eventuali turisti, per questo il
territorio deve, in questo senso, munirsi di ristoranti, punti di ristoro,
alberghi, di quello cioè che il sindaco definisce “attività collaterali”.
Insomma, un progetto dall’effetto domino che appare molto più ambizioso di
quello che può sembrare. Nicotera, precisa inoltre Pagano, ha una grande dote
naturale che è la sua favorevole posizione geografica e strategica. «I lavori-
aggiunge- dovrebbero iniziare non più tardi della seconda metà del 2017, se non
ci sono ostacoli di natura tecnica o burocratica».
Ora urge la necessità
di studiare le modalità per coinvolgere i vari portatori di interesse.
«Organizzeremo degli
eventi per illustrare il progetto definitivo alla città- spiega Pagano- per
sensibilizzare gli operatori, la cittadinanza, affinchè si prenda coscienza che
sta cambiando il vento per Nicotera». Un’occasione imperdibile per la cittadina
costiera, aggiunge, «per le ricadute economiche ed occupazionali che essa
comporta».
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