domenica 17 aprile 2016

Il porto turistico. Parla il sindaco Franco Pagano.



Nicotera. E’ un Franco Pagano decisamente entusiasta quello che abbiamo incontrato ieri a Palazzo Convento. La conferenza stampa è stata indetta dall’amministrazione per annunciare una novità “che potrebbe cambiare l’aspetto del territorio”. Con queste parole il sindaco introduce il discorso sul porto turistico, un progetto sontuoso che a breve sarà cantierabile. «Oggi possiamo affermare- comunica con soddisfazione- che il porto turistico non è più un sogno ma una realtà.
Un traguardo, questo, che egli si era prefissato già durante la campagna elettorale. «Il nostro impegno- ha rimarcato- ha consentito di raggiungere un risultato straordinario, quasi impensabile fino a qualche tempo fa. Quando sono stato eletto sindaco- rammenta- avevamo due grandi progetti: realizzare il porto e ridare vita a una struttura turistica che per noi rappresenta la Fiat torinese, cioè ridare al territorio l’ex villaggio Valtur. Oggi questi due impegni- proclama- sono stati raggiunti».
Certo, una serie di concause positive ha dato vita al progetto, ma, tiene a precisare Pagano, «questi due obiettivi sono stati raggiunti grazie solo all’impegno e alle rassicurazioni che abbiamo dato agli investitori nazionali e internazioni, che fino a qualche tempo fa guardavano al nostro territorio con occhi guardinghi».
Ma cerchiamo di capire cos’è questo progetto. L’amministrazione comunale aveva pubblicato una manifestazione di interesse rivolta agli intermediari finanziari. A rispondere è stata l’Aspfinance, un advisor garantito dalla Banca d’Italia. Dopo un proficuo incontro, è stata firmata una convenzione tra le parti. Il compito dell’advisor sarà quello di supportare l’Ente nella finanza del progetto, di cui ha già stilato un prospetto economico. La giunta comunale ha così potuto varare il progetto preliminare della struttura che consterà ben 365 posti barca. Il valore dell’opera è di venti milioni di euro, mentre la zona prescelta è quella nei pressi del fosso San Giovanni.
Il progetto, assicura Pagano, «è destinato a cambiare il volto della città». Ma un piano così complesso necessita anche dell’intervento dei portatori di interesse: commercianti, ristoratori, imprenditori. Quindi l’appello alla comunità nicoterese di «attrezzarsi per cogliere l’opportunità che ci viene data. Bisogna migliorare Nicotera sotto l’aspetto visivo, avere più cura del patrimonio pubblico, mantenere pulita la nostra città». L’auspicio di Pagano è che ci sia la collaborazione di tutti, che i cittadini si approprino della città.  Ma, sottolinea, affinchè il territorio decolli è necessario che il progetto porto sia «abbinato al brand della Dieta Mediterranea, perché tale enorme risorsa costituisce i soli presupposti per poter migliorare le condizioni socio-economiche del nostro paese». Il porto significa accoglienza di eventuali turisti, per questo il territorio deve, in questo senso, munirsi di ristoranti, punti di ristoro, alberghi, di quello cioè che il sindaco definisce “attività collaterali”. Insomma, un progetto dall’effetto domino che appare molto più ambizioso di quello che può sembrare. Nicotera, precisa inoltre Pagano, ha una grande dote naturale che è la sua favorevole posizione geografica e strategica. «I lavori- aggiunge- dovrebbero iniziare non più tardi della seconda metà del 2017, se non ci sono ostacoli di natura tecnica o burocratica».
Ora urge la necessità di studiare le modalità per coinvolgere i vari portatori di interesse.
«Organizzeremo degli eventi per illustrare il progetto definitivo alla città- spiega Pagano- per sensibilizzare gli operatori, la cittadinanza, affinchè si prenda coscienza che sta cambiando il vento per Nicotera». Un’occasione imperdibile per la cittadina costiera, aggiunge, «per le ricadute economiche ed occupazionali che essa comporta».

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